Origini lontane, ma ormai romani per adozione e convinzione: Alba e Michel, dopo la bella esperienza di Marzapane, eccoli qui, in pieno centro storico a due passi da Campo de Fiori, in un antico laboratorio convertito alla ristorazione e rinnovato con grande professionalità e ottimo gusto. Accoglie al centro la cucina a vista con in prima linea la brace, a destra una suggestiva saletta lunga, a sinistra la sala con il banco bar e la cantina. (nel tutto c’è anche un bel prosciutto iberico a taglio). Alba ha avuto eccellente esperienza formativa dai Roca e si dimostra capace di affrontare qualsiasi ingrediente con ottima mano. La sua è quindi una carta varia che spazia attraverso vari generi: precise le cotture della lingua e della capesanta, profondi di sapore gli agnolotti, semplice ma di classe il cervo con il suo purè perfettamente a punto. Qualche imprecisione nelle linguine troppo ammassate e poco acide, e in qualche nota sapida in eccesso. Il piatto migliore? siamo indecisi tra le originali rape variegate con aceto leggere e ben manipolate e presentate, e il dessert finale elegante e suadente (ci ricorda Jordi Roca).