Sa Domu da zia Ernesta, come dire a casa di zia Ernesta, che non conosciamo, ma fa parte di una delle case collegate a Casa Puddu di Roberto Petza. Tre camere semplici ma curate, una colazione che più buona non si può, un paesino intorno che è sereno come la casa. Peccato solo che poi si parte, speriamo solo di ritornarci presto.
Varie
La gastronomia Beltrami a Cartoceto non è un locale qualsiasi, ma una raccolta di memorie, sapori, etichette perdute e recenti, testimonianze di palati illustri, e anche, ovviamente, offerta di grandi prodotti. Vittorio ha iniziato quasi 40 anni fa, un pionere. A lui si deve in grande parte il merito della valorizzazione dell’ottimo olio locale e la ripartenza dei formaggi a quel tempo quasi abbandonati. La riscoperta ed il successo delle fosse dei formaggi ha ridato slancio a tutto il settore, e così oggi abbiamo varietà di forme di caprini, vaccini e pecorini opera di numerosi casari. Con Vittorio portammo avanti tanti anni fa il progetto Coldimarca che mirava, in largo (troppo?) anticipo con i tempi alla sinergia del territorio. Oggi entrare in questo luogo così particolare è per noi fonte di emozione ad ogni sguardo, ma anche a chi entra per la prima volta suggeriamo una meditazione lunga e profonda scaffale per scaffale.
Una dozzina di altalene con sacchi di juta neri sospesi ed indifferenti sopra altrettante lenzuola immacolate che nascondono ingombri (in questo caso reperti industriali). Quante volte abbiamo visto scene come queste, protagonisti migranti o vittime del terrorismo? E a fianco nella chiesa del Suffragio il cerchio della vita, e anche qui è un cammino triste che ricomincia ad ogni giro e che non porta da nessuna parte. Sono due capolavori di Kounellis, e ringraziamo Daniele Vimini, assessore della cultura di Pesaro, di averceli mostrati.
Abbinare le eccellenze d’Italia è cosa sicuramente giusta e conveniente, finora però poco poi applicata. Ben vengano esempi come questo di Cartoceto dove si cerca sinergia tra la bontà del suo famoso olio con altri arti. Abbiamo partecipato all’incontro con la musica, in uno scenario di grande serenità in un tramonto dal cielo contrastato. Il prossimo sarà con l’arte.
COOKING FOR ART Chef e Pizza Chef Emergente FINALISSIMA 2016-ROMA
OFFICINE FARNETO 22-23-24 ottobre, Via dei Monti della Farnesina 77
Chi sarà il miglior Chef Emergente del 2016? Chi sarà il miglior giovane pizzaiolo d’Italia dell’anno? Lo scopriremo presto, nei tre giorni della Finalissima che è l’evento emblematico di Cooking for Art, rassegna di cuochi, vini e prodotti che si svolgerà anche quest’anno alle Officine Farneto.
Come ogni anno la maratona nazionale organizzata da Witaly e Luigi Cremona è arrivata alla sua tappa conclusiva. Un anno fatto di gare e selezioni che hanno visto impegnati tanti giovani talenti nelle gare parallele di cucina e di pizza.
A contendersi il premio per la gara Chef saranno: per il Nord-Ovest: Marcello Tiboni – Locanda Walser Shtuba; per il Nord-Est: Francesco Brutto – Undicesimo Vineria; per il Centro, grazie all’ex-aequo: Ciro Scamardella – Metamorfosi e Giuseppe Lo Iudice – Retrobottega; Per il Sud: Isabella Benedetta Potì – Bros.
A contendersi il premio per la gara Pizza Chef saranno: per il Nord-Est: Indrit Haraciu – O’Fiore Mio; per il Nord-Ovest: Matteo Moretti- Ristorante Pizzeria Lo Scalo; per il Centro, grazie all’ex-equo, Pier Daniele Seu – Gazometro 38 e Pierluigi Madeo – Pizza Man; Per il Sud, Ex-equo anche qui, Angelo Rumolo – Grotto Pizzeria Castello e Francesco Vitiello – Casa Vitiello.
Come ogni anno tante altre novità arricchiranno questi tre giorni di cucina e alta gastronomia!
Quest’anno a contribuire alla realizzazione dell’evento sarà il prestigioso “Istituto Alberghiero Pellegrino Artusi” di Roma.
Ripubblichiamo questo post fatto esattamente un anno fa in occasione della nostra visita ad Amatrice. Oggi sarebbe iniziata la cinquantesima edizione della festa…. che dolore e che peccato! Speriamo che quanto prima la vita possa riprendere la sua quotidiana serenità ma ci vorrà tanto tempo e tanta solidarietà da parte di tutti. Importante è che ognuno, con poco o con tanto, sia loro vicino.
Post pubblicato il 30 agosto 2015..
Oggi ci sarà l’invasione, anche grazie al bel tempo, di 20-30000 persone che faranno fuori una tonnellata (si presume) di spaghetti tutti rigorosamente conditi con la famosa salsa amatriciana. Siamo passati ieri pomeriggio per Amatrice, trascinati dall’amico Giosuè (ex presidente di provincia, un politico che si fa rimpiangere). Prima sosta al Piccolo Lago, non quello famoso di Verbania, ma con affaccio sul lago Scandarello della diga sul Tronto poco prima di Amatrice. Un posto piacevolissimo, con mangiare basico e birre locali. Eccoci poi per la prima volta ad Amatrice, una bella cittadina sotto i monti della Laga, più vicina (e di molto) all’Adriatico essendo sul versante del Tronto. La Sagra è al via, ne vediamo i preparativi, ma andiamo via all’inaugurazione per non essere sommersi dal diluvio di pasta e di gente.
Un salto veloce a Budapest ed eccoci nuovamente al Pomo d’Oro. Sembra quasi di ritornare a casa. Ma questa volta andiamo a cena fuori, al St Andrea, wine e goumet, un bel locale non privo di ambizioni che è gestito dall’omonima cantina ungherese. Ed in effetti c’è uno sfoggio di vini e di decanter ad ogni ricetta. La cucina è affidata al giovane Barba Adam, uno chef ungherese che ha avuto buone esperienze all’estero fino a conquistarsi l’eccellenza (16) con la Gault&Millau in Austria. E’ ora tornato a Budapest e ci presenta una cucina dove si vede il professionista, i piatti sono curati, ma mancano spesso gli equilibri in genere a sfavore dell’ingrediente di riferimento. Comunque una bella serata con una bella compagnia di amici.
La più assurda e triste delle notizie è arrivata ieri sera. E’ morto Davide Oltolini, a soli 48 anni! Lui pieno di vita e di saggezza, sempre in forma attivo e presente, ecco che improvvisamente non c’è più. Non possiamo credere che il destino sia così malevolo e si sia accanito con uno dei migliori talenti e assaggiatori in circolazione. Lo ricordiamo quando ai primi anni novanta, giovanissimo, ci cercò: era attirato dall’enogastronomia e mi chiese se mi poteva aiutare. In quei giorni avevo una gatta da pelare: l’Enciclopedia dei Distillati e dei Liquori da portare a termine. Un lavoro rognoso, non c’era allora internet e si dovevano fare schede su liquori e distillati semisconosciuti di mezzo mondo. Lui mi aiutò dimostrando non solo talento, ma coscienza, meticolosità e puntualità. Insomma le doti del vero professionista. Da allora spesso ci siamo incontrati e poi con le gare di Emergente Pizza mi è sempre stato vicino confermando la sua amicizia e le sue qualità di comunicatore. Davide: un caro amico e un ottimo narratore di storie del cibo, è proprio vero che il Cielo chiama vicino a sè prima i migliori.
Bella festa quella organizzata in cantine Bellavista per festaggiare i 70anni di Enzo Vizzari, una vera icona della critica gastronomica, un personaggio a tutto tondo che da oltre 30 anni è uno dei pilastri di questo misconoscuto mestiere. Una serata dove tutto è stato eccellente: la rosa degli invitati, ben calibrata su un numero giusto, il buon (anzi ottimo) bere grazie all’immensa disponibilità della cantina privata di Enzo, la sfiziosità delle ricette preparate per l’occasione da chef di calibro consolidato. Insomma siamo stati più che bene, grazie Enzo!!!