A un hcilometro dal casello di Benevento un’Azienda (e anche una bottega) di grande qualità. L’Irpinia ha una tradizione poco conosciuta (perchè molto limitata all’ambito familiare) di prosciutti e salumi. La Famiglia Ciarcia da anni ha rilanciato la produzione e ha realizzato anche uno stabilimento modello al quale negli ultimi tempi hanno anche aggiunto una bellissima bottega piena di ricercatezze oltre a quelle di propria produzione con anche la possibilità di assaggiarle. E’ ancora poco comunicata e conosciuta, ma ne vale la pena.
Varie
Polignano è un incantevole borgo marino, ovviamente frequentatissimo. Oltre a Grotta Palazzese, al quale dedicheremo un post, ha molti altri locali, alcuni di rilievo. La curiosità che due tra i migliori sono proprio uno di fronte all’altro: Donna Gina, sempre diretta dai fratelli Sgarra, con una corretta cucina di pesce, e Puro un ristorante fusion diretto da Leo Benedetti che si avvale di due brasiliani di origine asiatica per proporre una cucina fusion di alto livello.
Mancavamo da venti anni, ed è un piacere ritornare a trovare il grande Gianni Capovilla, il migliore dei nostri distillatori, tra i migliori del mondo. Non ha mai tradito le sue idee e radici: solo frutta, quella più vera e migliore, meglio se di tipologie antiche, solo uva e vino, solo i migliori ingredienti di base per fare grandi distillati e rum. Il suo nome è forse più conosciuto all’estero che in Italia e si pone accanto, se non sopra, a quel manipolo di distillatori austriaci e tedeschi che rappresentano l’elite mondiale del settore. Abbiasmo iniziato la giornata al mattino con un brindisi di distillato al lampone, non ci poteva essere modo migliore. Grande Capovilla!
Da anni Berto’s è un nostro sponsor e si è creata una stima reciproca con Marco Lebiu, direttore commerciale. Negli ultimi anni l’azienda è molto cresciuta ed oggi, accanto alla tradizionale cucina a segmenti componibili si è affiancata una interessante linea di monoblocchi che rappresentano quasi sempre il sogno di ogni chef.
All’angolo di una trafficata via, ci fermiamo casualmente per una breve pausa, e scopriamo un posto che è una vera delizia: grande selezione di ogni ben di Dio, dalle birre ai vini, dai distillati ai liquori, con scaffalature piene di prodotti alimentari e un banco dove regnano i formaggi. Inoltre è attiva la gastronomia con una serie di preparazioni tipiche, tra le quali non mancano i nostri amati friarielli.
Siamo agli inizi ma ne sentiremo parlare di questo Podere Santa Lucia, per chè ogni cosa è stata fatta senza risparmio, pensando al benessere degli animali e quindi al nostro. Un piccolo allevamento di carni, vacche e animali da cortile, con anche qualche maiale. La produzione di insaccati e prosciutti è avviata, per ora i numeri sono piccoli, speriamo che , passo dopo passo, crescano mantenendo l’attuale qualità. Ci sembra che le premesse ci siano tutte.
Siamo nella campagna di Tolentino invitati da Giovanni Bernardini di Copagri per la loro Festa che si svolge nell’area che circonda il complesso dell’Abbadia di Fiastra, con accanto il chiostro cistercense e il palazzo Giustiniiani Bandini. E’ una delle tante meraviglie poco note d’Italia che da sola merita non solo la visita ma anche il viaggio. E per gli appassionati e amanti, non solo dell’arte ma del vino, è un piacere visitare le cantine ben restaurate e aperte ai visitatori con molta cura e attenzione per descrivere i vari passaggi della vinificazione di quei tempi. Rivediamone le immagini.
Franco Roi, con il figlio Paolo, ci dimostra ogni volta che quando c’è la creatività e ci sono le idee, si riesce a smuovere qualsiasi cosa, anche mercati consolidati e apparentemente statici come quello dell’olio d’oliva. Con altri amici si sono inventati per l’appunto il gin alle olive taggiasche. Non deve essere stato facile, ma alla fine, dopo alcuni tentativi ecco un nuovo e ottimo distillato, ben bilanciato nella sua entrata classica al ginepro con un retrogusto finale dove appare in perfetto equilibrio la nota dell’oliva taggiasca. Non è solo uno sfizio, ma la chiave per entrare in nuovi mercati, per allargare l’interesse e la curiosità del pubblico verso l’oliva taggiasca. Complimenti a Franco e al suo figlio Paolo che in prima persona è coinvolto.
Il complesso del Convento di San Domenico a Taggia che ospita l’evento colpisce per la serena bellezza ed armonia delle varie strutture, la sagoma del campanile che domina il bel chiostro, e la qualità degli spazi che gravitano intorno. Dentro la chiesa il ciclo pittorico dei quadri e affreschi è tra i più importanti di tutta la costa ligure nizzarda. Insomma è un piccolo (nemmeno tanto) capolavoro che ci ha allietato nei giorni dell’evento.
Lac Tuedà in Alta Savoia, una bella passeggiata a 1800m in alto su Mèribel, e poi grazie al Piccolo San Bernardo scendiamo in Vald’Aosta, a Cogne per un’ altra bella passeggiata in Valnontey, grazie all’invito di Laura e Piero Roullet nella loro bellissima baita. Sembra di stare in Paradiso, ed in effetti ci siamo: un Gran Paradiso, davvero.