Due fratelli giovanissimi, Hannes in sala e Werner in cucina, gestiscono da poco tempo il tradizionale locale di famiglia. Werner è appena rientrato dopo aver passato anni in cucina importanti all’estero e quindi ha un bagaglio notevole. Quello che colpisce nell’ottimo pranzo che abbiamo fatto nella veranda con vista sulla vallata è l’eleganza e la leggerezza della sua mano. Una cucina apparentemente semplice, che è poi invece fatta di ottimi spunti tecnici e che lascia all’ingrediente principale raccontare la sua qualità accompagnandolo con piccoli e centrati aggiustamenti di gusto. Il locale è ancora, potremmo dire, una semplice trattoria, ma Werner secondo noi ha la stoffa per fare cose anche importanti, staremo a vedere.
Ristorazione&Ospitalità
Bella la grande showroom di Agnelli e chi ama la ristorazione non può non rimanere incantato dalla sequenza dei tanti rami, o pentole in alluminio o molto altro ancora. Orginale è anche il ristorante (aperto agli esterni) al primo piano. Minimalismo maniacale, pochi e spaziati tavoli per dare spazio alla cucina di Marco Stagi, grande esperienza in giro, in particolare con Perbellini, per approdare in questo spazio un pò sui generis che di certo non ti aspetti sopra una galleria espositiva e dentro un capannone. Per un piccolo gruppo di invitati (ringraziamo quindi dell’invito) è stata servita una cena molto curata nel servizio e nell’ambientazione. Prima una serie di fingers serviti nella showroom, per poi passare alla cena placèe dove lo chef ha dato sfogo alle sue indubbie qualità tecniche. Pur essendo un menù prestabilito per tutti i tempi sono saltati, (un segno che la brigata ancora non è ben oliata), ma i piatti sono usciti bene e di buona fattura cercando di coniugare il territorio con il presente con la lattuga che merita la copertina per concezione ed equilibrio. Altra lode per gli abbinamenti, tutti piacevoli e calibrati, scelti e presentati con grande cura da Federico Bovarini, indubbiamente ottimo conoscitore di vini che non disdegna un approccio originale.
Conosciamo ed apprezziamo da tempo la famiglia Perathoner che gestisce lo storico Gran Baita a Selva di val Gardena. Questa volta l’abbiamo trovato completamente rifatto con un gourmet tutto nuovo, moderno e aperto con una grande vetrata verso l’esterno. In cucina è Andrea Moccia che si può ora esprimere ad un livello più in linea con le sue giuste ambizioni e dobbiamo dire che alcune cose sono state assolutamente notevoli: il gran plateau del pane, gli amouse bouche iniziale, la variazione di wagyu e il delicato brodo di astice. Ma accanto ai tanti “hits” anche qualche caduta come il guazzetto di capesante, gli spaghetti ed il filetto, piatti non certo in linea con l’eleganza degli altri citati. Il saliscendi termina comunque bene con il dessert, anche questo gradevole ed elegante (in pasticceria Anita Vicchio). Da segnalare anche il buon servizio di sala di Simone Dose e Marco Trotti, ed infine un plauso alla terza generazione che si sta mettendo in prima linea.
Tornare all’anna Stube, cha abbiamo visto nascere tanti anni fa, è un pò come tornare in famiglia. Il piccolo ed elegante locale accoglie sempre in modo cortese e accattivante l’ospite. Franz Lageder ora si è concentrato sul bar (dove potrete trovare una selezione straordinaria di distillati), ed al suo posto da qualche tempo è il giovane e bravo Egon Perathoner. Da qualche tempo si è stabilizzata anche la cucina grazie a Reimund Brunner uno chef solido ed esperto che assicura esperienza e continuità. La cena scorre quindi senza intoppi con una serie di piatti gradevoli dedicati al territorio. Il piatto migliore ci è sembrato il salmerino, elegante ed equilibrato, meno convincente il dessert di gusto, ma fin troppo semplice a questi livelli.
Una bella e roamntica piazzetta in un piccolo borgo e un locale altrettanto bello e ben arredato. Già basterebbe questo per giustificare la deviazione e la salita fin quassù, ma le soprese non sono finite. Frosch (le rane in tedesco) è un locale tutto al femminile in sala ed in cucina. La chef vanta una vasta e solida esperienza internazionale ed i piatti infatti si traducono in un confort food fatto per appagare il facile gusto senza frontiere, con piatti carichi di sapori, colori e calorie. La cosa migliore? un fritto che è veramente fatto nel migliore dei modi.
Castelrotto è un piccolo borgo di indubbio fascino e proprio nel centro storico è lo storico Hotel Lamm che tempo fa è stato completamente rinnovato ed ora è uno degli alberghi migliori del pur ricco territorio. Sulla piazza è il bistrò sul retro in posizione non proprio ideale la nuova sala gourmet di pochi tavoli, un pò sacrificata ma crediamo che presto si sarà un restyling. E’ il regno di Marc Oberhofer, chef modesto e capace, grande appassionato di materie prime e dobbiamo dire che ce la mette tutta. Il suo menù sfoggia tecnica, precisione, tanto lavoro di cesello ed il risultato è per i commensali è sicuramente gratificante. Una serie di assaggi eleganti, che mischiano allegramente prodotti nobili e ingredienti più poveri, che vogliono alla fine presentare una sintesi gastronomica di alto livello. Secondo noi sono centrati gli stuzzichini, tutta la linea della carne con il wagyu al vertice per come è presentato, ed il pollo di Bresse per la tecnica profusa. Qualche punto in meno per il pane non proprio eccezionale (rispetto a quanto si vede in giro) e un pò troppo intingolo sui tortelli e sul rombo. Ci piacerebbe, prendendo spunto dal wagyu, qualche altro piatto più semplificato nel lungo percorso proposto. Ad aiutare Marc il giovane Luigi Iadicicco in cucina e in sala l’esperto Gianluca Rovai. Dirige il tutto la braa Verena Gabrielli, compagna di Marc e, ultimo plauso, alla prima colazione, tra le migliori trovate in giro (e non mancano in Alto Adige prime colazioni importanti).
Foodexp è ormai un evento consolidato grazie alla tenacia di Giovanni Pizzolante che è riuscito a mantenerlo anche durante la pandemia. Questa speriamo sia l’edizione della ripartenza e cade al termine di una stagione che ha premiato il Salento con un’affluenza record.
Si parla un pò di tutto, ma con un omaggio alle categorie che più hanno sofferto e a coloro che si sono distinti per come hanno saputo reagire al blocco e all’emergenza. A seguire una conversazione con Alessandro Pipero, sempre acuto osservatore della ristorazione e dei suoi problemi. Infine una cena di gala, al tavolo con due ex emergenti di eccezione: Paolo Griffa e Francesco Brutto, e anche con due grandi professionisti del Geranium di Copenaghen: Virginia Anne Newton e Mattia Spedicato.
Reggia di Colorno, sabato 9 e domenica 10 ottobre 2021
Per la prima volta una gara del noto premio EMERGENTE ideato ed organizzato da Luigi Cremona e Lorenza Vitali ha avuto luogo in quella che è la più autorevole ed importante Scuola di Cucina italiana a livello internazionale. ALMA.
La Reggia di Colorno, nella bassa parmense, ha infatti ha ospitato la Selezione Nord delle due competizioni Emergente Chef ed Emergente Pizza sabato 9 e domenica 10 ottobre, in campo i migliori giovani talenti della ristorazione del nord d’Italia, rigorosamente under 30.
Tre sono state le batterie per gli Chef (due il sabato e una la domenica) per un totale di 16 concorrenti che hanno preparato due ricette a tema di fronte ad una giuria di grande valenza tecnica, tra loro anche Chef resident, oltre al direttore didattico di ALMA, Matteo Berti.
Prima batteria 9 ottobre : Anatolij Franzese di Aethos Milan a Milano, Andrea Zazzara di Motelombroso a Milano, Jacopo Dedori di Langosteria a Milano, Fabio Riserbato di Villa Necchi al Portalupa a Molino D’Isella di Gambolò , Danilo Massa del Ristorante del Santo Bevitore dell’albergo della Corona a Novi Ligure e Davide Marzullo di Villa Crespi** ad Orto San Giulio.
Vincitore della prima batteria Davide Marzullo, già Villa Crespi e pronto a iniziare una nuova esperienza di cui presto avremo notizie. Ha passato la selezione con Semi di Annurca di Gragnano, Parmigiano Reggiano Fermentato e mela per la prima ricetta e Seppia, ventricina e salsa al beurre blanc per la seconda.
Seconda batteria 9 ottobre : Matia Pecis del ristorante Cracco Portofino a Portofino, Simone Bottaro di Cantine Cattaneo a Sestri Levante, Gianmarco Bisceglia di Lord Byron presso l’Excelsior Palace Hotel a Rapallo, Nicolò Salvagnin dell’Hotel Cré Forné a Champoluc.
Mattia Pecis di Craccoo Portofino conquista la Giuria, con la sua esperienza e tecnica. Sapore di mare, sapore di sale : spaghettone con brodo di Parmigiano alla brace, granella soffiata e bottarga di pesto alla portofinese. Passeggiando con la Lella nel Tigullio : risotto al prebuggiun, triglia laccata ai funghi e salsa prescinseua.
Terza batteria 10 ottobre : Mattia Pasti di Locanda Pincelli a Moinella, Mattia Terenzi di Onda Blu a San Mauro a Mare, Riccardo Statella di Villa Abbondanzi Resort a Faenza, Giulia Sutto di I Droghieri a Treviso, Nicola Crestani di Impronta Ristorante a Bassano del Grappa e Stefano Zanini di Mos a Desenzano.
E’ proprio l’ultimo a diventare il primo, Stefano Zanini infatti passa il turno con Aspic di Spaghetto sporco (spaghetto in aspic di consommè di parmigiano, fegatini e olio allo zafferano) e foie gras alla Veneziana in jus di frutta autunnal-estiva.
I tre vincitori della selezione nord per EmergenteChef ,si aggiungeranno ai tre appena designati dalla Selezione Centrosud, svoltasi nel mese scorso a Vinofòrum di Roma : Francesco Lorusso di Bramea, Matteo Morbini di Olio su Tavola e Sara Scarsella di Sintesi.
La Finale si svolgerà a inizio 2022.
I giovani pizzaioli invece hanno sostenuto due prove: il sabato una pizza a tema libero, la domenica una pizza Contemporanea con l’impasto fatto il giorno precedente, rigorosamente a mano, con le farine scelte tra l’ampia gamma di Agugiaro&Figna. Partner dell’evento. I nomi: Benjamin Villani di Pizzeria Ristorante Alla Grotta a Torri del Benaco, Daniele Bassini di Pizzeria la Bufala a Maranello , Italo Barsanti di Bioesserì a Milano, Luigi Borraccino di 081 Pizzeria a Melegnano, Marco Gatto di Enosteria Lipen a Canonica, Matteo Tronci di Gianni – Noloso Pizza a Milano, Rosario Giannattasio di Acqua e Farina a Vicenza, Simone Ballarini di Tatanka Pizza d’asporto a Solferino, Tymur Isaev di Quore Italiano a Milano, Valentina La Porta di Al Posto Giusto di Castelli Calepio, Eugenio Prosperi di Berberè a Bologna.
Tre sono i giovani emergenti pizzaioli a passare il turno per la finale 2021. Dopo gli chef del centro sud, anche la pizza si colora in rosa con Valentina La Porta di Al Posto Giusto di Castelli Calepio, Italo Barsanti di Bioesserì a Milano e Rosario Giannattasio di Acqua e Farina a Vicenza.
L’evento si è concluso con la premiazione nell’Aula Magna di Alma dove sono stati assegnati alcuni premi speciali alle strutture del nord (Alberghi e Ristoranti) presenti nella della guida Alberghi & Ristoranti 2021 del Touring Club Italiano.
Quali saranno i giovani Emergenti Chef e Pizza d’Italia 2021? Lo sapremo presto, auspicabilmente nel corso del primo trimestre del 2022.
LE RIFLESSIONI DEGLI ORGANIZZATORI
WITALY è una casa editrice ed organizzazione di eventi nata 20 anni fa dalle esperienze professionali di Luigi cremona e Lorenza Vitali https://www.porzionicremona.it/chi-siamo/
EMERGENTE è una serie di gare dedicati ai vari settori della ristorazione ed ospitalità e comprende oltre ad Emergente Chef, Emergente Pizza, anche Emergente Sala, Emergente Pastry, Emergente Ricevimento.
“L’occasione di portare il nostro storico format di competizione dedicata esclusivamente ai giovani chef di brigata e pizzaioli, a confrontarsi tra di loro, ma con il plus di una cornice prestigiosa ed autorevole come la Scuola più importante d’Italia, Alma, è senza dubbio un orgoglio per noi e occasione di scambio e sinergia declinate su più fronti e, se possiamo aggiungere, un piacere personale tornare a collaborare con una relatà che almeno io, Luigi Cremona, ho visto nascere e sento moralmente un po’ anche mia”
LUIGI CREMONA e LORENZA VITALI, EDITORI DI WITALY ED ORGANIZZATORI DI EMERGENTE
ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana è riconosciuta come il più autorevole centro di formazione professionale dedicata all’ospitalità e alla ristorazione Italiana a livello internazionale. ALMA forma non solo cuochi e pasticceri ma anche bakery chef, professionisti di sala, sommelier, manager della ristorazione, gelatieri e pizzaioli.
“Emergente Chef e Pizza è stata l’occasione per aprire ALMA a tanti professionisti. Noi siamo da sempre la Scuola dell’Ospitalità italiana e dunque accogliervi qui oggi è parte della nostra missione. Ci teniamo ad essere riferimento e supporto per la ristorazione quindi e anche per questo che ringrazio Luigi Cremona per averci scelto. In questo mi faccio portavoce di un intero territorio, quello di Parma, che è stato protagonista qui oggi e che sempre e da sempre accoglie con entusiasmo gli operatori della ristorazione. Faccio i complimenti ai concorrenti, perché il livello di preparazione era veramente alto e perché tanta è stata la loro emozione durante la gara.”.”
Direttore Generale ALMA Andrea Sinigaglia.
Dopo la selezione centrosud ecco la selezione nord: 3 batterie, due nella giornata di sabato e una domenica. Nella prima batteria in gara Andrea Zazzera di Montelombroso a Milano, Jacopo Dedori di Langosteria Milano, Fabio Riserbato di Villa Necchi in provincia di Pavia, Danilo Massa del Santo Bevitore a Novi ligure, e Davide Marzullo ex Villa Crespi in procinto di aprire la sua trattoria contemporanea sul lago di Como. Vince appunto Davide Marzullo con due piatti buoni e anche molto eleganti. Nella seconda batteria abbiamo Mattia Pecis di Cracco a Portofino, Simone Bottero di Cantine Cattaneo a Sestri, Gianmarco Bisceglia di Lord Byron a Rapallo, Nicolò Salvagnin di Baita Belvedere a Champoluc, Anatolij Franzese del The Yard dell’Aethos Hotel a Milano. Vince il bravissimo 25 enne Mattia Pecis di Cracco a Portofino.

Mattia Pecis vincitore seconda batteria