E’ Debora Vella della Locanda Dolce di Perbellini a Verona la vincitrice di Emergente Pastry, svoltasi all’Irca Academy alcuni giorni fa. Era stato annunciato il podio dei primi tre classificati, oggi in diretta Debora ha ricevuta la bella notizia di aver vinto. A Lei va anche il premio di 1000 euro. Grande la sua gioia e molto soddisfatto anche Giancarlo Perbellini il suo maestro. Si chiude così l’ultimo dei nostri eventi 2021. Brindiamo alla bravura di questa ragazza siciliana che dalla Sicilia a Verona ha già fatto tanta strada, non solo contandoi chilometri. Siamo molto contenti del successo di questo evento e ringraziamo tutti gli altri concorrenti per la professionalità dimostrata. In collegamento anche Ilario Vinciguerra, che ha ospitato a suo tempo la premiazione e che ha sempre seguito da vicino questo evento.
Porzioni Cremona
E’ inusuale a Roma poter assaggiare ben 5 Freisa, vitigno sicuramente non molto diffuso e conosciuto. Eppure un tempo non era così e nel tempo è comunque cambiata anche la Freisa che, complice anche il cambiamento climatico, si sta evolvendo. Esiste sempre nelle due versioni, mossa e ferma, ma qui a Roma i produttori hanno optato per la ferma, forse per sottolineare le potenzialità e le ambizioni di un vino largamente sottovalutato. Assaggiamo le piacevoli etichette in un contesto particolare come il Beef Bazar, un enorme locale che propone forse la più ampia selezione di carne (per origine, taglio e frollatura) disponibile nella Capitale.
Uno accanto all’altro troverete due tra i più interessanti locali di Teramo. Il primo è un sushi (ma fatto bene), il secondo è questo Spoon. Piccolissimo, con una dozzina di coperti al massimo, Annamaria Michini in sala e in due nella micro cucina (di più non potrebbero forse nemmeno entrare): Marco Cozzi chef con a fianco Valerio Novi. Marco ha da poco superato i trentanni, buona esperienza alle spalle, compreso Niko Romito. Con volontà e coraggio cerca di fare e di dare qualità. Ci riesce con una cucina attenta, di ottime materie prime, minimale senza avventure. Ottimo il petto di faraona cucinato in osmosi, buona la tartara, non ci sono piaciuti molto i raviolini poco consistenti e dominati dal brodo.
Ennesima gara sui panettoni, questa volta a Roma nello spazio Boscolo dedicato al dolce. In parallelo la giuria assaggia i panettoni in concorso ed il pubblica assaggia i panettoni esposti nei vari stand mentre c’è uno spazio anche per presentazioni e dibattiti curato da Sara De Bellis. La formula ha successo, il pubblico fa la fila e si fa fatica a conciliare la voglia del panettone con il distanziamento sociale. Vince la Pasticceria Patrizi di Fiumicino nella categoria panettone al cioccolato, mentre un ex aequo premia la Pasticceria Barberini e la pasticceria Cattive Compagnie nella categoria panettone tradizionale. Da notare che in questa categoria i tre quarti dei panettoni in gara avevano la glassa
Pomeriggio dedicato a Paolo Sacchetti della pascticceria Nuovo Mondo di Prato, una delle più famose d’Italia. Occasione per i presenti di conoscere da vicino non solo una grande Maestro Pasticciere, ma una persona umana e di grande cultura, appassionata della propria professione. Paolo ha presentato il suo panettone, le famose pesche dolci di Prato e i ricciarelli della tradizione. Ciro Chiummo ha affiancato la sua pasticcieria, poi insieme hanno firmato un dolce a 4 mani: il savarin al piatto. Si replica lunedì 6 con Denis Dianin, e il 13 dicembre con Luca Montersino.
Bella gente nonostante la pioggia battente è convenuta al Mediterraneo, il bel ristorante del Maxxi per la presentazione dei vini dell’azienda di Guido Fendi in Maremma. Un’azienda per ora piccola,ma con un potenziale di vendita anche per i nuovi vigneti che saranno presto attivati. Varie le etichette, due vini spumanti con il marchio Trentodoc, due vermentini molto diversi tra di loro e soprattutto i due rossi sui quali punta l’Azienda, Burattini e il nuovo Fendente di maggiori ambizioni. Ci è piaciuto più il primo, piacevole ed equilibrato, del secondo, uscito forse un pò troppo presto, ma che probabilmente essendo la vigna molto giovane, ha un potenziale da non sottovalutare.
A questi livelli si guarda al dettaglio, e alla fine della cena ci domandiamo degli eventuali piccoli errori. Ma facciamo anche fatica a trovarli. L’ambiente ha classe e prestigio a livello internazionale, la ristorazione e la sala si appoggiano sull’esperienza collaudata del F&B Manuel Tempesta coadiuvato da Mauro Scialfa e Andrea Loi che non fanno rimpiangere i loro precedessori (Alberto Tasinato, Ilario Perrot e Luis Diaz). In cucina Antonio Guida dirige ben 33 persone, (13 per il solo ristroante Seta), tra le quali sono da citare il fedele souschef Federico Dell’Omarino, Luigi Oliviero e Marco Pinna, quest’ultimo in pasticceria. Antonio Guida è tra gli chef che più stimiamo, sia per il suo stile di cucina, sia per la grande professionalità e in ultimo per il suo ottimo carattere. Pur essendo nella nicchia ristretta che identifica il vertice della ristorazione italiana è rimasto con i piedi per terra, sa ascoltare, ed è sempre pronto a dare una mano. Non per niente è benvoluto da tutti e dalla sua brigata. La lunga serie degli assaggi ci ha lasciato una quantità di bei ricordi che è quasi difficile elencare. Le cose migliori sono state secondo noi i due pesci (morone e anguilla) serviti come antipasti (ai quali aggiungiamo la perfetta tempura dello scampo) e le due carni, il pollo ed il piccione di grandissima fattura. A trovare il pelo nell’uovo, le conchiglie di pasta un pò troppo appesantite dall’intingolo e la pasticceria buona, ma la vorremmo un tantino più vivace e brillante. Ma come dicevamo prima, è giusto per la voglia di criticare una cena che alla critica offre pochi appigli.
Lorenzo Sirabella (ex vincitore di Emergente Pizza) si conferma come uno dei nostri migliori giovani pizzaioli. Non solo per la bontà delle sue pizze (sia nella verisone focaccia iniziale che in quelle più di stile napoletano) ma anche sapiente manager. Il suo ruolo è sempre più quello di sovraintendere e coordinare il lavoro di squadra dei tanti collaboratori per far fronte ai tantissimi coperti che regolarmente frequentano il ristorante. Mettiamo in copertina il bel (e anche buono) lattughino, a testimoniare l’attenzione che viene data anche al lato vegetale della cena, e potremmo aggiungere anche ai gelati che hanno un intero banco a disposizione. Tra le pizze, tutte buone, dalle delicata (forse troppo) pizza alle zucchine a quella più saporita con la provola.
Festa all’EUR con i vini per tutte le tasche selezionati da Daniele Cernilli ed il suo team. Con molte etichette interessanti e convenienti da assaggiare e qualche buon prodotto come i grandi parmigiani reggiani d’annata del Malandrone. Un’occasione per salutare colleghie produttori venuti di persona a presentare i loro vini nella Capitale.
First dolce è un orginale boutique hotel di lusso dedicato al dolce con una pasticceria di alta classe firmata da Ciro Chiummo, campione del mondo nel 2019. Ieri è stata presentata la Velo Pastry Season, un’iniziativa che vuol fare di questo posto una vetrina dei migliori Maestri della Pasticceria italiana (e non solo) attraverso una serie di attività che saranno realizzate lungo il 2022. Iniziamo con il panettone e con 4 importanti Mestri Pasticcieri: Salvatore De Riso, Paolo Sacchetti, Denis Dianin e Luca Montersino. Ieri c’erano tutti (salvo Luca Montersino per precedenti impegni) e sono stati accolti con grande interesse da parte degli invitati presenti. Torneranno poi ognuno per poter presentare la propria produzione di dolci, mentre il panettone sarà in assaggio e vendita fino ai primi di gennaio. Queste le prossime date dei vari incontri (tutti nel pomeriggio, orientativamente dalle 16 alle 18): Paolo Sacchetti il 3 dicembre, Denis Dianin il 6 dicembre, Luca Montersino il 13 dicembre, mentre Salvatore De Riso ha presentato ieri alcune sue creazioni.