Ed eccoci all’attesa cena nel convento del chiostro. Un posto magico, reso ancora più suggestivo dal bel gioco di colori. Oltre 100 coperti per una raccolta di beneficenza curata dal Centro Culturale Tabiese a favore delle Confraternite di Taggia con il compito di portare avanti il restauro dei due preziosi organi antichi della città. Cena che ha avuto un altro momento ufficiale e direi istituzionale: l’accettazione da parte dell’Associazione Borghi più belli d’Italia della candidatura di Taggia. Presenti per l’Associazione il Direttore Umberto Forte e il vice presidente Pier Achille Lanfranchi che hanno consegnato a Mario Conio, e a Espedito Longobardi, rispettivamente Sindaco e Assessore al Comune, l’attestato e lo stendardo dell’Associazione. Un riconoscimento di prestigio che ha contribuito a creare un’atmosfera di indubbia allegria e festosità. Venendo alla parte gastronomica la cena, presentata e organizzata da Witaly, ha coinvolto 4 chef: Marcello Trentini del Magorabin di Torino che ha aperto con il suo coniglio ligure piemontese, poi Luca Collami che presto ritornerà a Genova con un suo nuovo progetto ha presentato il primo, plin di taggiasche con salsa di zucchine trombetta. Poi il piatto di Simone Perata de A Spurcacciuna di Savona con il pesce di fondale in crosta di taggiasche e salse colorate di bietoline ed infine Dennis Cesco Resia di Villa d’Amelia ha chiuso con il dessert anguria in osmosi con mousse al cioccolato bianco e frutto della passione. Le olive taggiasche e l’olio erano quelle dei produttori locali, il vino dei produttori dell’Associazione del Moscatello di Taggia serviti dai sommelier dell’AIS, il servizio del catering coordinato dal bravo ed esperto Matteo Calabrese. Una serata all’insegna del buono e del bello, che è volata via perchè dalla cornice del chiostro alla qualità dei piatti, tutto è andato per il meglio.
Eventi Passati
Meditaggiasca inizia presto al mattino con lo sport: la run nordic walking, poi è il momento del Convegno organizzato da Marcello Scoccia, con Roberto De Andreis, Andrea Giomo. Un convegno di pochi relatori, ma un messaggio preciso dal minicorso di Scoccia sull’olio d’oliva che riesce in pochi minuti a chiarire molte cose, all’appello di De Andreis a legare in modo sicuro il nome della taggiasca a questo territorio, e la via della dop sembra la più certa.
Meditaggiasca è anche, ovviamente, la festa dei produttori della famosa oliva e di altri prodotti tipici correlati, e per l’appunto la giornata della domenica sarà a loro dedicata. L’appuntamento è alle 10 nel Chiostro del Convento di San Domenico e, mentre nel Refettorio si alterneranno i vari chef per il cooking show, nel chiostro ci saranno fino a sera in esposizione e vendita gli eccellenti prodotti del territorio, con in primo piano ovviamente le olive taggiasche e l’olio extravergine di oliva. Hanno dato conferma di partecipazione: IL CONSORZIO VALLE ARGENTINA; IL POGGIO DI MARO’ DI CARDONE BARBARA; AZ. AGR. DA PARODI SONIA; LIBRERIA ATENE; BIRRIFICIO NADIR; AZ.AGR. DI IARIA ANTONINO – IL FORMAGGIO DI NINO E DENISE; ANTICA DISTILLERIA CUGGE; OLIO ROI; OLIO di Boeri Giuseppe; CASA OLEARIA TAGGIASCA SRL; A RESTA SOC. COOPERATIVA – SLOW FOOD PRESIDIO AGLIO DI VESSALICO; IL PROFUMO DELL’ULIVO DI SABATINI VALENTINO; AZ. AGR. CASTELLARONE DORIANA; AZIENDA AGRICOLA GARINO VINCENZO E PASTORINO MADDALENA; ARMATO CRISTINA; CAVIGLIA MASSIMO E ORENGO GIOVANNA; DONZELLA ELENA; ASSOCIAZIONE ORO DI TAGGIA; ASSOCIAZIONE PRODUTTORI DEL MOSCATELLO DI TAGGIA; ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER, come dire l’eccellenza gastronomica del territorio. In sintesi un parterre di chef famosi con accanto i migliori produttori del territorio in una location d’eccezione. Meditaggiasca celebra così al meglio la sua sesta edizione.
Domenica 2 settembre saremo nuovamente al Convento di San Domenico a Taggia per la giornata tradizionale di Meditaggiasca: la mostra dei piccoli produttori di olio e di olive taggiasche e il cooking show degli chef. Dei produttori parleremo domani, ecco invece gli chef della domenica. Al mattino si ripresenteranno gli chef della serata del sabato di beneficenza: Marcello Trentini, Luca Collami, Simone Perata e Dennis Cesco Resia. Riproporranno la ricetta della sera prima e accanto un’altra ricetta pensata per l’occasione. A seguire un gruppo di giovani chef particolarmente interessanti: Jumpei Kuroda dei Buoi Rossi di Alessandria, è uno dei pochissimi chef giapponesi stellati d’Italia (gli altri due sono a Milano). Ormai naturalizzato conserva nel suo stile i ricordi del paese di origine che conferiscono una nota intrigante ai suoi piatti. Enrico Marmo ha raccolto la pesante eredità di un ristorante celebre come i Balzi Rossi di Ventimiglia che sta riportando con la sua cucina al successo di una volta. Unisce con sapienza estro e tecnica per realizzare ricette che sposano il mare della Liguria con i sapori del retroterra. Christian Milone de i Zappatori di Pinerolo è chef a noi assai caro. Dotato di grande creatività ed istinto sicuro, riesce a volte a sorprendere con delle soluzioni apparantemente semplici, e la stella Michelin ha giustamente premiato le sue capacità. Gabriele Boffa è un altro giovane chef di sicuro avvenire, già si è fatto conoscere, e bene, in un posto prestigioso come il Castello di Guarene, oggi è alla guida della ristorazione della Locanda del Sant’Uffizio a Penango, altro celebre ristorante che viene ora riportato nuovamente alla ribalta. Gode anche della consulenza di Enrico Bartolini, lo chef più stellato d’Italia. Chiuderà questa edizione di Meditaggiasca lo chef più vicino: Manuel Marchetta, del ristorante Mimosa del Hotel Miramare, il nuovo 5 stelle di Sanremo. Manuel è anche lui molto giovane, ma di sicuro assai capace e determinato a far conoscere questa nuova realtà della Riviera che vuole di certo puntare in alto anche da un punto di vista gastronomico. In sintesi un programma di tutto rispetto, una vera chicca per gli appassionati che cercano di capire dove sta andando la ristorazione italiana. Sarà quindi un vero piacere seguire le loro ricette, che avranno ovviamente l’oliva taggiasca al centro. Meditaggiasca, un evento da non perdere.
La novità più importante di Meditaggiasca edizione 2018 è sicuramente la grande cena di beneficenza che sarà organizzata nel bellissimo chiostro del Convento di San Domenico a Taggia la sera di sabato 1° settembre. Sarà a cura del Centro Culturale Tabiese, onlus di Taggia con la collaborazione di Witaly e il sostegno del Comune di Taggia per raccogliere fondi destinati al restauro e conservazione dei preziosi organi della Confraternita del Gonfalone e di SS Trinità. E i protagonisti sono chef d’eccezione, di alto profilo tecnico. Aprirà la cena con il suo coniglio con olive taggiasche e profumo di limone Marcello Trentini del Magorabin di Torino, ristorante stellato. Trentini è ormai un personaggio assai noto sia per le sue qualità che per il suo inconfondibile estro che lo rende personaggio di sicura presa ed effetto, in questi giorni è tra l’altro assai impegnato per l’apertura del suo secondo locale sempre a Torino. Luca Collami presenterà il primo piatto: plin di olive taggiasche con salsa di verdure di stagione. Luca è chef assai noto per lo storico Baldin di Sestri, a lungo ristorante stellato, ed ora è impegnato in consulenze che lo portano da Milano a Londra senza dimenticare la scuola di cucina ligure. Cluadio Tiranini è un altro ristoratore famoso, anche lui molto innovativo ed estroso alla Spurcacciuna di Savona che recentemente è stata doppiamente rinnovata, sia nell’ambiente, ora ancora più elegante, sia nello stile di cucina. Claudio ha voluto accanto a sè uno chef giovane e tecnico come Simone Perata per dare maggiore slancio e contenuto alla sua cucina basata soprattutto sulla freschezza e qualità del pescato locale. E saranno loro gli interpreti del secondo piatto: pesce del nostro golfo in crosta di olive taggiasche con zucchine trombetta bietoline colorate e limone amaro. Un altro giovane chef chiuderà la cena: Dennis Cesco Resia, braccio destro di Damiano Nigro a Villa D’Amelia, altro ristorante stellato delle Langhe. Dennis è reduce da quasi tre anni con Yannick Alleno a Parigi (lo chef in questo momento più famoso di Francia per i suoi due ristoranti ognuno con 3 stelle michelin) e quindi pensiamo che sorprenderà tutti con il suo dessert: mousse di cioccolato bianco e frutto della passione con salsa e frolla alle olive taggiasche, anguria in osmosi. A completare la cena i vini delle aziende locali dei produttori dell’Associazione Moscatello di Taggia, il servizio dell’AIS di Imperia, e ringraziamo per alcuni prodotti (olio ed olive taggiasche) i produttori di Taggia: Casa Olearia Taggiasca, Frantoio Boeri Giuseppe, Frantoio Nuvolone e per il supporto l’associazione Oro di Taggia diretta da Luciano Beranger e il servizio coordinato da Matteo Calabresi. Un ultimo ringraziamento al contributo prezioso in termini anche di impegno personale al Comune di Taggia, dal sindaco Mario Conio all’infaticabile Chiara Cerri.
Eccoci alla nuova edizione di Meditaggiasca. Ieri al Comune di Taggia il via ufficiale con la presentazione dei vari contenuti dell’evento che si svolgerà quest’anno sabato 1 settembre e domenica 2 settembre. Nei prossimi giorni vedremo da vicino il programma che è un mix di interessi differenti legati alla qualità della vita: lo sport con il run nordic walking presentato dall’assessore allo sport Raffaello Bastiani, il convegno sull’olio e l’oliva presentato da Marcello Scoccia noto esperto internazionale e capo panel dell’ONAOO, la cena di beneficenza al chiostro presentata da Giorgio Revelli presidente dell’Associazione Tabiese, onlus e da Laura Cane assessore alla cultura, presente anche Barbara Dumarte assessore al turismo e il tutto coordinato da Chiara Cerri vicesindaco del comune di Taggia. Saranno due giornate intense e noi in particolare seguiremo la cena di beneficenza e la giornata della domenica quando al chiostro del Convento di San Domenico ci sarà l’esposizione dei produttori di olive taggiasche e altri prodotti tipici e il cooking show degli chef nel Refettorio.
Contaminazioni di pizza ieri sera all’Apogeo, la pizzeria di Massimo Giovannini a Pietrasanta che vanta un ampio prato che d’estate è sede di vari eventi, come per l’appunto queste Contaminazioni tra pizza e chef che hanno il doppio scopo di mescolare l’estro di tanti artigiani e raccogliere fondi per Dynamo Camp. Divertimento assicurato tra cocktail e stuzzichini d’autore di Giuseppe Mancino, pizze alla napoletana e alla romana, focaccie alte e soffici e panettone estivo. Tutti da applaudire anche per la spontaneità e l’informalità dell’evento che senza tante pretese alla fine è stato veramente piacevole.
Siamo sempre in giro, ma con le radici ben salde e sicure, nel cuore di Roma. E amiamo dove abitiamo, la nostra piccola piazzetta, per l’appunto “largo”, che per tutti non è altro che un piccolo tratto più largo di via dei Giubbonari ben più conosciuta. Piccolo, ma pieno di contenuti e persone non banali, come ad esempio Irene Bignardi, famosa giornalista, critica cinematografica e tante altre cose ancora. Ha creato nell’androne del palazzo una piccola biblioteca dove mette in circolo i tanti libri che riceve e le dobbiamo quindi non poco in fatto di cultura. E in questi giorni ci regala un’altra chicca: vecchi film che si proiettano a sera tardi sul portone della chiesetta che chiude la prospettiva per gli appassionatim residenti e amici, ma poi chiunque si può aggregare. Ognuno si porta la sua sedia da casa e la sera è vervita! grazie Irene. Stasera si replica.
Il lungomare di via Caracciolo è di sicuro una bella risposta al caldo afoso. Bufala Fest lo riempie di contenuti legati alla filiera bufalina con alcuni stand un pò ripetitivi (è il trionfo dei burger), ma alcuni anche innovativi con il latte bufalino in veste nuova. La pizza è poi l’altra grande protagonista e al ristorante di Agugiaro sulla terrazza a mare viene proposta con la nuova miscela integrale “mora” ad opera di Gianni Di Lella bravo pizzaiolo a Maranello. Il risultato è eccellente e anche buona la cena a buffet con un menù (sempre a tema “mora”) realizzato da Giuseppe D’Addio e la sua scuola Dolce e Salato. Presente anche l’amico Marco Colognese, sempre fonte di segnalazioni preziose.
Che giornata l’altro ieri! Dominata da due Roger che amiamo. Il primo, Roger Federer, ha perso, dopo un lungo match che avrebbe sempre vinto nella sua luminosa carriera. Ma anche il Re ormai ha il diritto di essere stanco. Un altro famoso Roger è anche lui verso il tramonto, forse questo è il suo ultimo tour e non ce lo siamo persi. Siamo arrivati a Lucca verso le 7 di sera, e il primo pensiero in una serata rock, va alla banda di chef più rock d’Italia, quella del Giglio, dove non a caso troviamo una bella e agguerrita compagnia. Poi secondo brindisi, questa volta con la Campania, nella lounge di Fofò organizzata per l’occasione, che ringraziamo per l’invito. E infine eccoci all’arena. Un concerto da sogno, dove mi sono mancati solo i diamanti pazzi (shine on the crazy diamonds), ma che per il resto è stata leggenda. Da The gret gig in the sky a Time, dai Dogs a Money, pescando tra i celebri classici di The Wall e Dark Side of the Moon, con Us and Them (titolo non casuale del Concerto) come filo conduttore, per concludere con Comfortably Numb. Capolavori senza tempo, ma non solo musica. Il grande schermo riproponeva un florilegio di citazioni di Trump (agghiaccianti) mentre i pigs volanti si libravano nell’aria. Si ripete domani sera al Circo Massimo a Roma. Non perdetevi questo concerto, forse tra le ultime opportunità di sentire dal vivo la voce dei Pink Floyd, o almeno uno di loro. Grazie Roger.