Isaac Barrera Romero, nasce nel 1995 a El San Salvador. Arriva in Italia nel 2009 e raggiunge la sua famiglia che viveva in Italia. Isaac da circa 5 anni lavora presso Dry Solferino a Milano, ma ha iniziato il suo percorso partendo da zero, lavorando all’inizio come lavapiatti. Poi con il tempo si è sempre più appassionato al mondo della cucina guardando lavorare lo chef e i pizzaioli. Nel 2016, dopo circa un anno, coglie la possibilità di inserirsi nel team come aiuto-pizzaiolo. Oggi il giovane ricopre la figura di fornaio, dopo i tanti anni di formazione al fianco di Chef che gli hanno trasmesso le differenti tecniche di lavoro. Lui si rivede molto nella pizza che viene proposta al Dry, una pizza curata, precisa, con ingredienti buoni e genuini. Da quest’ anno ha anche iniziato a frequentare alcuni corsi di formazione per approfondire sempre meglio le tecniche di impasto e tutto ciò che c’è da sapere sul mondo pizza.
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La luce è un elemento fondamentale in ogni tipo di ambiente, fa apparire ogni cosa sotto diverse prospettive ed in ogni locale ne va data la giusta importanza. Perciò dopo la tappa romana, al Festival della Gastronomia di Milano la società Zonca International, produttrice di sistemi di illuminazione con il suo design versatile e seduttivo, in collaborazione con il Touring Club Italiano e Luigi Cremona assegneranno il premio “MIGLIORE ILLUMINAZIONE DEGLI AMBIENTI”, riconoscimento riservato solo a due strutture, una per il Nord e una per il Centro e il Sud. La location dell’evento è il MIND Milano Innovation District e le date sono Sabato 30 Novembre e Domenica 1 Dicembre, i giorni in cui si svolgeranno anche le gare per la selezione Nord dei premi Emergente Pizza e Chef 2020.
Un brand che si distingue per il suo tocco creativo, con oggetti unici che illuminano dimore private, luxury hotel e scenari più intimi. Un’Azienda che mira a trasformare le emozioni in “sogni di luce” con l’inconfondibile Made in Italy, affascinando così tutto il mondo.
Gabriele Baruzzi, classe ’98 si diploma all’istituto alberghiero Giacomo Perlasca d’Idro. Durante gli studi, nel 2018, il giovanissimo pizzaiolo coglie un’importante opportunità, ossia la possibilità di lavorare presso il Ristorante Pizzeria Rock 1978 di Bione (BS). Qui conosce Patrick Zanoni, che lo scorso anno ha partecipato alla selezione Nord di Emergente Pizza 2019, una figura molto importante per Gabriele, che ha saputo trasmettergli la passione e l’amore per la pizza.
Gabriele nelle sue pizze ama utilizzare prodotti locali cercando sempre di rispettarne la stagionalità.
Parliamo di un ragazzo ambizioso e volenteroso di seguire l’idea di ristorazione portata avanti nel locale dove lavora ed essendo la prima volta che partecipa ad una gara non nega di essere molto entusiasta ma anche emozionato.
Siamo quasi arrivati a Dicembre e mancano pochissimi giorni all’inizio delle nostre gare a Milano per la selezione Nord dei premi Emergente Pizza ed Emergente Chef 2020 che si terranno Sabato 30 Novembre e Domenica 1 Dicembre al MIND Milano Innovation District, in concomitanza con un’altra grande manifestazione, il “Re Panettone”. D’altronde ci avviciniamo anche al periodo natalizio e a tutte quelle prelibatezze annesse a questi giorni di festa, come ad esempio il tanto amato Panettone italiano. Ma secondo voi quale è il maggiore produttore di panettoni al mondo?
La risposta non è affatto la più scontata e potrebbe turbare qualche animo. Il primo al mondo infatti è brasiliano, mentre il secondo è peruviano!
Sorge spontanea una domanda allora: come può il più celebre lievitato madre made in Italy non avere il suo maggiore produttore nella sua terra natia?
Per nostra fortuna Silvia Famà, editor di Cucine d’Italia, ha deciso di muoversi a tutela del Panettone #madeinItaly e lo scorso Ottobre in occasione del Panettone Word Championship, tenutosi durante HostMilano, è stata avviata un’importante iniziativa per questo prodotto a noi così caro. La campagna dal nome “Il Panettone è italiano” nasce nell’ambito del convegno “Il Panettone nel mondo, oltre la ricorrenza” promosso dai Maestri del Lievito Madre, ed ha l’obiettivo di ottenere una denominazione di origine protetta, ma nazionale di questo prodotto simbolo dell’eccellenza enogastronomica italiana. L’iniziativa infatti vuole porre l’attenzione su un aspetto cruciale, ossia la tutela da imitazioni low cost e contraffazioni che inoltre comporterebbe una maggiore salvaguardia delle oltre 43.000 imprese specializzate nella pasticceria in Italia e dei 155mila addetti ai lavori.
Per ciò è stata avviata una raccolta firme tra professionisti, addetti al lavoro del settore e ad oggi la campagna ha avuto l’appoggio da parte di: Maestri del Lievito Madre, Associazione Panificatori Confcommercio di Milano e Province, Richemont Club Italia ed il Re Panettone.
Riccardo Luvisi parteciperà alla Selezione Nord di Emergente Chef 2020, che si terrà il 30 Novembre e 1 Dicembre al Mind Milano Innovation District, EX expo di Milano.
La passione per la cucina è nata per colpa di una donna : la nonna che come da tradizione cucinava per tutta la famiglia. Riccardo si divertiva a scoperchiare le pentole per vedere cosa stava preparando, essendo sempre stato curioso non poteva non ficcare il naso in quella cucina.
Durante gli studi alberghieri, appena compiuti i 17 anni ,inizia a lavorare facendo qualche extra il fine settimana in un ristorante a Lucca, concludendosi con tre anni lavorativi presso l’ azienda. Finita l’esperienza nel locale di città decide di proseguire il suo percorso formativo in Piemonte, precisamente ad Alba, dove accumula esperienza in un ristorante stellato per circa due anni.
Ad Alba fra lavoro frenetico e bacchettate professionali, si crea un grande gruppo : con tre colleghi ma prima di tutto amici. Con questo team lavorano duramente per quattro stagioni, alternando oltre alla fatica e l’impegno, la soddisfazione che questo mestiere trasmette.
Insieme girano nell’ambito della ristorazione passando da Cortina, a Jesolo ed infine Courmayeur.
Stagione dopo stagione ,città dopo città ,regione dopo regione adesso si ritrova in Liguria, precisamente ad Alassio, dove il giovane chef prosegue il suo percorso professionale, maturando sempre più quella che è la passione per la cucina.
Sorella di latte della Mozzarella di Bufala Campana DOP, il Consorzio Tutela Ricotta di Bufala sarà presente come nostro sponsor il 30 Novembre e 1 Dicembre al Festival della Gastronomia di Milano, per la selezione nord 2020 di Emergente Chef e Pizza. Uno dei pilastri del Made in Italy agroalimentare, presieduto da Benito La Vecchia, la ricotta è un prodotto ottenuto dalla lavorazione del siero dolce, derivato dal latte di bufala di razza Mediterranea Italiana. Niente di più, un processo artigianale che ogni giorno si rinnova, e che viene perfettamente tracciato lungo tutta la filiera. E’ un prodotto fresco, privo di maturazione, con la cremosità, la morbidezza, il calore e la fragranza di latte che la contraddistingue e che la rendono di qualità superiore. Tipico della zona meridionale d’Italia, la storia risale al 1300, con l’introduzione dei bufali in Campania, nel Basso Lazio ed in Capitanata, questi animali trovarono un habitat ideale. Fino a diventare una caratteristica peculiare del territorio.
Grazia alle sue peculiarità particolarmente pregiate, la Ricotta di Bufala Campana DOP, viene utilizzata nella preparazione di numerosi dolci e piatti della tradizione italiana. È anche molto versatile, rivelandosi ideale sia per il consumo diretto, sia come ingrediente in cucina.
Riccardo Merli parteciperà alla Selezione Nord di Emergente Chef 2020, che si terrà il 30 Novembre e 1 Dicembre al Mind Milano Innovation District, EX expo di Milano.
Riccardo Merli, 29 anni, cresciuto nelle campagne del tortonese fin da bambino ha imparato ad apprezzare la freschezza e l’autenticità del cibo. In particolare della frutta e della verdura, essendo il padre proprietario di un’azienda agricola. Questo lo ha portato sempre più a incuriosirsi sul trattamento degli ortaggi in cucina, ed è così che scattò la scintilla. Presto si ritrova ad aiutare la mamma e le nonne in cucina, con la preparazione della pasta fresca: agnolotti se si giocava in Piemonte o pasta con il ferretto se si era in trasferta dalla nonna materna. Ricordo pentoloni di salsa di pomodoo fatta in cortile in piena estate o la polenta con funghi durante l’inverno. E’ grazie alla famiglia se Riccardo ha iniziato ad avvicinarsi a questo mondo, facendola diventare una vera e propria passione. Passione che con all’età di 14 anni lo ha portato ad iscriversi alla scuola all’istituto L. Cossa di Pavia, trovando un professore di cucina che con la sua bravura ed esperienza è riuscito a guidarlo affinché coltivasse questa passione.
Nel ottobre 2010 trova il suo primo e vero posto di lavoro in quella che ora reputa la sua seconda casa: il ristorante D’O di Davide Oldani. In 4 anni gira tutte le partite partendo dalla pasticceria arrivando fino alla stufa gestendo primi e secondi piatti. In accordo con lo chef decide di voler fare un’esperienza all’estero e così approda a Montecarlo al ristorante Luis XV Alain Ducasse per quasi 2 anni. Rientra a Cornaredo per la nuova apertura del ristorante D’O ,dove tutt’ora lavora come responsabile dei primi piatti e altre responsabilità.
Arrivato a questo punto crede di aver maturato abbastanza esperienze per poter prendere parte al concorso emergente nord, per mettersi alla prova e farsi conoscere nel mondo della grande cucina.
Quando si parla di Emergente, Olitalia non manca mai e anche a Milano in occasione de Il Festival della Gastronomia e le gare per la selezione Nord di Emergente Chef e Pizza 2020, quest’Azienda sarà presente al fianco dei nostri ragazzi in gara con le due linee di prodotti di spicco: i “Dedicati” una gamma di oli studiata per arricchire ogni tipo di ricetta, e la linea “Frienn” dedicata al mondo della frittura. Il successo di questa Azienda leader in Italia è dato proprio dalla qualità e l’ampia gamma di prodotti specifici per il settore della ristorazione, ma anche una linea di prodotti destinati ai supermercati. Innovazione ma anche sostenibilità ambientale con il progetto “Plastic no more”, lanciato nel 2018 con l’obiettivo di abbattere del 30 % il consumo di plastiche entro il 2020, grazie alla riduzione delle quantità impiegate e al riciclo.
Marco Bagossi, classe ’97, lavora nella pizzeria “La Cascina dei Sapori” da circa 4 anni. Il giovane già durante il periodo scolastico inizia ad avvicinarsi al mondo della pizza dando una mano nel locale ed imparando il mestiere. A “La Cascina de Sapori” Marco segue la preparazione degli impasti, un compito che richiede precisione e costanza, due elementi che non mancano al nostro pizzaiolo. Il giovane però inizialmente aveva intrapreso una strada diversa, impegnandosi per diventare pasticcere. La passione per l’Arte Bianca e la pizza però si fanno sentire ed il giovane così riprende quella strada tornando a lavorare nel reparto pizzeria del locale, ma grazie alla conoscenza acquisita negli ultimi anni dà anche il suo prezioso contributo per stilare la carta dei dolci. Nel frattempo cerca anche di conciliare il suo lavoro con gli studi universitari ripresi l’anno scorso.
La Mozzarella di Bufala Campana è il più importante marchio DOP del Centro – Sud Italia, e in occasione del Festival della Gastronomia di Milano, sarà utilizzato dagli emergenti chef pizza come ingrediente nella ricette. Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana, fondato nel 1981, ha ottenuto nel 1996 la Denominazione di Origine Protetta. E’ l’unico organismo riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per la tutela, la vigilanza, la valorizzazione e la promozione di questo formaggio. Si tratta di un formaggio fresco a pasta filata, prodotto con latte fresco di bufala di razza Mediterranea Italiana. Il perché del nome viene dal termine mozzarella, dal verbo “mozzare”, che consiste nel taglio della pasta appunto, effettuato con indice e pollice. La sede di questo Consorzio lo rende ancora più speciale, dal 2016 ha sede presso le Regie Cavallerizze del Palazzo Reale di Caserta, un “ritorno” alle origini. Il primo caseificio sperimentale fu infatti sviluppato dai Borbone. Il trasferimento in questo luogo magico è stato possibile grazie ad un accordo di collaborazione, per la prima volta in Italia, tra i Beni culturali e le eccellenze agroalimentari. E’ importante, per un Consorzio come questo, tutelare la produzione ed il commercio della Mozzarella, difendendo la denominazione stessa in Italia e all’estero. Mantenere alti i prodotti italiani di prima qualità, significa anche e soprattutto proteggerli e valorizzarli.