Si prosegue con la semifinale di Emergente Pizza Chef che vedra’ sfidarsi i Pizza Chef qualificati per il Sud nelle Selezioni di Emergente Pizza Chef Campania al Circolo Posillipo lo scorso 21 giugno e nelle qualificazioni di Emergente Chef e Pizza Chef Puglia. I vincitori di queste 2 selezioni si incontrano con altri pizza chef delle regioni del sud; i nominativi sono: Michel Greco di 14/89 Food Pop (LE), Simone Ingrosso della Pizzeria Dei Mille (LE), Cristiano Taurisano di Luppolo e Farina (BR), Simone Esposito della pizzeria Napoli Napoli (NA), Carmine Paduano di Antonio & Antonio (NA), Salvatore Pelorosso di Salvatore Di Matteo Le Gourmet (NA), Carmine Nunziata della pizzeria Metamorfosi (NA), Francesco Capece de La locanda dei Feudi 2.0 (SA), Francesco Pone di Hashtag Pizza in Cantina (CE), Salvatore D’Amico della pizzeria Coccode’ (PA), Dario Rubino della pizzeria Alice (CZ) e Francesca Calvi della pizzeria Myrto a Porto Cervo (OT).
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Al via anche il premio Miglior Emergente Pizza Chef che decretera’ il miglior pizzaiolo italiano tra i giovani selezionati da Luigi Cremona ed altri esperti del settore. Si parte con la Selezione Centro in cui i candidati si sfideranno preparando le loro migliori pizze. Tra di loro ci saranno: Francesco Pompetti della pizzeriaTropical Due (TE), Guido Nardi de La Nicchia (AP), Leonardo Stissi della pizzeria Capriccio (AN), Davide Caiazzo della pizzeria La Scaletta (AP), Alessandro Splendori di Seu Pizza illuminati (RM), Alessandro Fasulo di Sbanco (RM), Salvatore Raia di La Piazzetta (RM), Lorenzo Mirabella del Mercato Centrale di Roma,Simone Raponi de La Gatta Mangiona (RM), Mario Spinelli della pizzeria Luciano Cucina italiana (RM), Marco Manzi di Giotto Pizzeria Bistrot (FI), Marius Ilie diApogeo (LU) ed Andrea Cianti del Mercato Centrale di Firenze.
Ha vinto puntando sulla semplicità con la sua “Marinara Più”: il 29 ottobre Simone Raponi è diventato l’Emergente Pizza Chef del 2018 al Festival della Gastronomia di Roma. Il ventisettenne di Carpineto Romano da due mesi lavora a La Gatta Mangiona, dopo alcune esperienze in Finlandia accanto a Luca Platania, che quest’anno, a 50 Top Pizza, ha portato a casa il Premio D’Amico “Migliore Pizzeria in Nord Europa 2018”.
San Marzano, pomodorini gialli, datterini scottati, filetti di acciughe, olive itrane, foglie di carciofino di Cori, origano pugliese, aglio rosso, olio evo di Ogliarola salentina: questi sono stati gli ingredienti che Simone ha utilizzato per condire la sua pizza, impastata a mano la sera prima con le farine “Le 5 Stagioni” Agugiaro & Figna. L’impasto è stato realizzato con un mix di farina 00 e una farina integrale con germe: la pizza aveva una buona struttura e il topping risultava molto equilibrato.
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Perché hai presentato una Marinara in finale?
Perché è una pizza semplice, leggermente rivisitata. In fondo la pizza è un prodotto alla portata di tutti. La Margherita e la Marinara, poi, sono le mie pizze preferite.
Come sei riuscito a conquistare questo premio?
Forse proprio puntando sulla semplicità, lavorando al meglio senza cercare di strafare. Anche gli altri concorrenti della finale meritavano molto: è stata una gara tra “professionisti”, anche se, indubbiamente, in questo mestiere c’è sempre da imparare.
Quanto è conta un’esperienza all’estero per un pizzaiolo?
Non conta tanto per la professione, quanto per la persona. Sono stato quattro anni il braccio destro di Luca Platania in Finlandia, tra Turku, Tampere e Helsinki e un periodo in Scozia, a Glasgow: ho imparato che la differenza culturale è una ricchezza. Sono cresciuto molto e sono diventato curioso.
Com’è l’ambiente lavorativo a La Gatta Mangiona?
Sono rimasto molto colpito dalla passione di Giancarlo Casa per il suo lavoro e per il locale: ha sempre massima attenzione per le materie prime e per l’impasto. La Gatta Mangiona è come una grande famiglia.
Cosa consiglieresti a un giovane che vuole diventare pizzaiolo?
Di lavorare al meglio, impegnarsi e rispettare la tradizione italiana.
Si è tenuta anche la Finale Nazionale di Emergente Sala, che ha decretato il miglior giovane professionista del servizio d’Italia. Dopo le selezioni Nord e del Centro Sud i 6 finalisti si sono sfidati in una doppia prova, teorica e pratica, al cospetto di una giuria composta da giornalisti ed esperti del settore. I concorrenti erano: Alberto Bonanno maitre del Magorabin di Torino, Enrico Guarnieri chef de rang del ristorante Da Vittorio a Brusaporto (BG), Alberto Tommasi food & beverage specialist di Gastameco Srl a Torino, Francesca Mazzotta chef de rang del ristorante Livello 1 di Roma, Bonaventura (detto Bonny) Ferrara restaurant manager de Il Faro di Capodorso a Maiori (SA) e Achaab Foad maitre e sommelier del ristorante Manetta a Roseto degli Abuzzi (TE). A spuntarla è stato Enrico Guarnieri chef de rang del ristorante Da Vittorio a Brusaporto (BG).
E’ stato seguito oltre ogni previsione anche Emergente Sala, organizzato un pò in sordina da Lorenza Vitali, si è poi dimostrato un evento interessante per gli appassionati. 12 candidati, una sola donna, si sono presentati, hanno parlato del proprio mondo, raccontato aneddoti, risposto alle domande degli esperti presenti, reagito a qualche battuta che tendeva a metterli in difficoltà. Tutti hanno dato una dimostrazione di professionalità e mestiere nonostante la loro giovane età (infatti anche per loro vale la regola di Emergente: under 30). Alla fine hanno vinto Rachid e Roberto. Impeccabile il secondo, ma curioso il primo, un francese innamorato dell’Italia, venuto quasi per caso e poi qui rimasto. Li rivedremo nella finale di Roma, il 3 novembre alle Officine Farneto.
Mancano solo 5 giorni all’inizio delle selezioni di EmergenteSala CentroSud 2018! Tutto è già pronto per dare inizio alla competizione che vedrà protagonisti i nostri ragazzi! Oggi vi presentiamo Giacomo Serreli, 29 anni, che lavorerà al ristorante Josto a Cagliari. Anche Giacomo si è raccontato ad EmergenteSala!
Giacomo nasce la tua passione per la sala?
Nasce un po’ per caso e grazie a un inaspettato colpo di fulmine che mi ha colpito nel momento in cui sono approdato al mondo del lavoro direttamente nella sua fase pratica, non avendo fatto prima l’Istituto alberghiero. Il tutto è partito durante la prima stagione estiva presso il Forte Village Resort, nel sud della Sardegna, dove in poco tempo ho avuto modo di vedere e conoscere le varie tipologie di servizio esistenti: dai ristoranti a buffet, ai servizi all’interno dei grandi alberghi.
Quali sono state le esperienze che ti hanno aperto la strada nel settore?
Sicuramente quella al Forte Village Resort è stata fondamentale per la mia crescita personale e professionale: sono partito infatti da Commis e sono diventato Mâitre; maturazione professionale su cui ha decisamente influito anche un’importante esperienza presso il ristorante “Dal Corsaro” a Cagliari con lo Chef Stefano Deidda. Ho deciso proprio in quella occasione di approfondire le mie conoscenze pratiche e teoriche facendo un corso di Sala in Umbria, che mi ha inoltre permesso di fare una breve ma intensa esperienza presso il Ristorante “Il Pagliaccio” a Roma, mentre ora ho appena terminato un’esperienza molto importante Agli Amici a Udine con lo chef Scarello. Ennesima sfida comincerà a breve a Cagliari al ristorante Josto con la figura di Maitre.
Qual è stato il vero momento in cui hai deciso di “spiccare il volo” verso questa professione?
In realtà ci sono stati due momenti, paralleli e decisivi, in cui ho capito che la mia passione doveva necessariamente diventare anche la mia professione; il primo è stato durante la mia esperienza al ristorante “Dal Corsaro”, dove ho avuto modo di esplorare e scoprire l’immenso mondo dei vini, di mettere mano alla cantina e di cominciare i corsi AIS.
Il secondo, fondamentale, è stato presso il ristorante “Agli Amici”, a Udine, dove ho appena terminato un’esperienza fantastica come Chef de Rang , dove sia Michela sia lo Chef Emanuele Scarello mi hanno supportato in ogni momento facendo crescere e maturare ancora di più la consapevolezza di me e della mia professione. Mentre a breve comincerò un’altra avventura come Maitre nel ristorante Josto a Cagliari dello chef Pierluigi Fais.
Qual è l’aspetto che ami di più di questo lavoro?
Sicuramente l’adrenalina e la concentrazione prima del servizio sono aspetti che amo, un po’ come gli attori prima di entrare in scena, la Sala è una quinta teatrale e il rapporto con il cliente rimane sempre l’aspetto fondamentale.
Qual è secondo te l’essenza del tuo mestiere?
Riuscire a trasmettere al cliente emozioni e sensazioni che vanno oltre la mera spiegazione di un piatto, di un formaggio o di un vino. Non è un compito facile, ma è possibile solo se c’è una grande passione dietro, che fa la differenza anche nei momenti più faticosi. La gratifica più grande è vedere le persone uscire dal ristorante soddisfatte, consapevole di aver trasmesso loro almeno una piccola parte dell’amore per il proprio lavoro.
In bocca al lupo Giacomo! e Viva la sala!
E’ tutto pronto qui al Savoy Beach hotel di Paestum, dove tra poco avrà inizio la prima selezione di EmergenteSala CentroSud 2018! E anche quest’anno abbiamo il piacere di avere al nostro fianco Toscobosco!
Toscobosco è un brand che nasce dalla passione e dall’amore per una terra speciale, e l’unicità di uno dei suoi frutti più pregiati. Da qui il forte desiderio di unire un territorio, la Toscana, universalmente riconosciuta come icona di qualità della vita e tradizioni inserite in un contesto paesaggistico unico ad un ingrediente unico, impareggiabile esclusivo delle sue terre: il Tartufo.
Il concept dell’azienda è considerare lo chef come un artista a cui donare una tavolozza con cui dipingere le proprie opere. Ogni colore rappresenta una linea di prodotti, studiati per l’alta ristorazione a base di materie prime pregiate e nelle quali il tartufo la fa spesso da padrone.
Toscobosco è una piccola realtà divenuta ormai importante che punta sempre di più a diventare, come recita la sua Mission “il punto di riferimento nel mondo della ristorazione e alta gastronomia per quanto riguarda il tartufo e la traduzione delle sue peculiarità nelle sue ricette”.
Da sempre l’azienda è partner di EmergenteSala, in tutte le gare legate ai giovani professionisti della ristorazione e noi siamo lieti di collaborare ancora con un’ azienda che fa dell’eccellenza un must e che porta avanti non solo i prodotti ma anche i valori della sua terra!
Anche per questa edizione EmergenteSala “veste” Dionisos Divise!
Dionisos è un marchio italiano che, grazie a creatività nel design, da oltre 15 anni si colloca come azienda leader nel settore delle divise professionali. Scelta severa dei materiali trattati, professionalità nell’esecuzione, serietà assoluta nell’esecuzione degli ordini, che vanno dalle divise raffinate eseguite secondo particolari esigenze, a quelle più economiche, ma sempre di qualità.
Dionisos Divise è una solida realtà, caratterizzata per affidabilità, continuità ed eleganza dei propri capi. Produce, crea, inventa divise su misura per soluzioni e personale di ogni settore.
Dionisos divise nella propria storia ha servito e veste aziende operanti in svariati settori: Hotel 5 stelle, ristoranti, bar, pub, pasticcerie, boutique, istituti ospedalieri, spa, centri estetici, yacht, atleti olimpici, industrie del settore food & beverage, industrie di svariati altri settori. Così come ogni figura della ristorazione e dell’ospitalità, il professionista di sala è l’interfaccia con il cliente ed ha bisogno di comunicare l’ordine e l’efficienza della struttura anche attraverso un giusto modo di presentarsi. L’abito è importante per chi vuole garantire un servizio di sala attento al dettaglio, quel dettaglio di qualità che Dionisos è in grado di conferire alla sala.
Anche quest’anno vestirà i nostri candidati di EmergenteSala Centrosud 2018, con le pratiche ed eleganti divise personalizzate!
Ancora insieme per premiare il miglior giovane professionista di sala del 2018!
Al Megawatt Court di Milano i primi tre in classifica: Lorenzo Sirabella, Tommaso Correale e Giuseppe Monaco
Le giovani promesse under 30 si sono sfidate in una due giorni tra impasti e pizze gourmet e alla fine, al Megawatt Court di Milano. Luigi Cremona e Lorenza Vitali hanno proclamato i vincitori del Premio Chef Emergente d’Italia 2019, selezione Nord.
Ecco i nomi dei primi tre classificati al Festival della Gastronomia a Milano
Il vincitore è Lorenzo Sirabella di Dry Milano Solferino, classe 93’, napoletano con origini ischitane che dopo anni di esperienze in alcune famose pizzerie d’Italia approda a settembre a Milano al Dry.
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Il secondo giovane concorrente che ha passato il turno è stato Tommaso Correale di Pizzeria Vesuvia a Bologna, giovane napoletano classe 91’ con il sogno di diventare un grande Pizzaiolo che con dedizione ha fatto diventare la sua passione un lavoro.
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Il Terzo finalista della selezione Nord è stato Giuseppe Monaco di O Fiore mio a Faenza (RA), chiamato dagli amici Beppe, classe ‘92, un ragazzo con esperienze in Italia e all’Estero con la grande passione per la pizza e per l’arte bianca.
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I tre vincitori parteciperanno alla finalissima a Roma scontrandosi con la selezione del sud e del centro Italia per ottenere l’ambito premio PizzaChef Emergente d’Italia 2019