Nuovo look per l’Azzurra, un ristorante famoso e sempre pieno negli anni a cavallo del duemila, ma che comunque ha saputo poi reagire alla crisi che ha colpito una certa ristorazione. Ha cambiato varie formule, forse troppe, e quest’ultima arriva fino al nome: Hosteria Azzurra. Quindi volutamente un downscaling che però non intacca la qualità della materia prima. Al piano di sopra viene servita una formula originale: “fritti a metro” con tre soluzioni e piatti da 25cm, 50 cm, 100 cm. Sotto è più l’Azzurra di sempre con dei piatti anche giocosi come la pizza liquida e l’uovo strapizzato, con un’ottimo pane piadina e anche grissini di piadina, e poi la griglia a far da padrone. La carta dei vini è leggermente ridimensionata rispetto al passato, il servizio cortese e puntuale di Alessia Dicanio e, sempre presente in sala, Maurizio Signorini, ristoratore esperto come pochi.