Non vogliamo e non possiamo con poche parole descrivere l’immane lavoro di Pasquale Forte su queste belle colline dell’Orcia. Venite a visitare questa vera azienda dove il vino occupa una piccola parte, ed il resto è bosco, animali e serenità pura. Ed è bellissimo anche il recupero del borgo sotto la Rocca, dove si apre Perillà: una osteria moderna condotta da due ragazzi nemmeno trentenni, sotto la guida di Enrico Bartolini, dove ci viene servito un pranzo di buon livello e dove proviamo l’ultima emozione: l’Asya, un metodo classico con lunga permanenza sui lieviti, sono le prime bottiglie e già fanno presagire un grande spumante italiano (solo pinot nero).
Agnieszka Futa
Pensavamo di trovare tanta gente, ed invece la cena era molto ristretta, quasi familiare. Cena a casa Maccioni, per salutare il grande Sirio (affaticato nel fisico, ma sempre guizzante nel cervello), e ci siamo ritrovati accanto Davide Oldani, sempre in forma e pieno di idee. Una bella e piacevole serata, in un bell’ambiente con una bella compagnia.
Simone Fracassi, macellaio del Casentino, ama la carne, ma anche la buona compagnia e ormai a Ferragosto ci si ritrova sempre insieme con qualche buona bottiglia. Quest’anno la novità è che non era solo lui a tagliare e muoversi dietro al barbecue, ma con lui i Dente, tre generazioni di macellai che si sono poi evoluti nella ristorazione con la famosa Osteria di San Cesareo. Cucina romana quindi a bordo piscina poco distante da Campaldino, sotto le mura di Poppi. Una giornata con la storia, le bellezze del borgo e del Castello medievale, e l’allegria della piacevole comitiva.