Cotoletta o costoletta alla milanese? Il dubbio amletico viene rigorosamente sciolto da Alan Bay che precisa: la costoletta è il taglio di carne, la cotoletta è il nome della ricetta. E proprio alla cotoletta alla milanese è dedicata la nona giornata dell’IDIC (International Day Italian Cuisine) che ogni anno dedica questa giornata ad una ricetta tradizionale che viene poi eseguita nei 5 continenti dalle migliaia di chef che aderiscono all’iniziativa. E proprio a Milano si celebra l’evento con collegamenti con una diecina di ristoratori da tutto il mondo mentre un’altra diecina cucina in diretta la cotoletta che viene poi assaggiata e commentata da un piccolo gruppo di giornalisti e chef, tra i quali il sottoscritto. L’iniziativa è bella e opportuna, noi l’abbiamo sempre seguita e la seguiremo con piacere, mentre ci complimentiamo ancora con Rosario Scarpato che l’ha ideata, e Maurizio Palazzo che ha organizzato l’evento all’Hotel lagare di Milano.
Alan Bay
Nuovo locale per Wicky, il bravo cuoco di origine cingalese, con vasta esperienza di cucina giapponese ed italiana. E’ a fianco della sede del Touring Club, comodo e centrale, e si offre al cliente con varie alternative: la sala d’ingresso più normale, il privè in mezzo, e la sala di fronte alla cucina e al banco dove Wicky opera. Quest’ultima ci sembra la più appagante e si può cenare, come abbiamo fatto noi, direttamente al banco di cucina. Il tutto ha un arredo severo, nero, illuminato ad arte, elegante e un pò formale. Da consigliare sicuramente il lungo menù degustazione a 90 euro che vede susseguirsi i crudi in una serie quasi senza fine per poi proporre un paio di portate più impegnative ed il dessert. Grande qualità della materia prima, abbinamenti più o meno usuali che denotano le esperienze passate dello chef: con molto Giappone ed Italia presente. Una cucina molto ben bilanciata tra questi due mondi che è difficile non apprezzare. Tutto sommato rispetto ai crudi comunque buoni ma un pò scontati (con a volte troppo sale e pepe) ci sono piaciuti maggiormente i piatti più impegnativi: sia l’ottima orata ben contrastata ma non dominata dal lemongrass e dallo yuzu essiccato, sia il maialino anche questo sapientemente bilanciato tra senape e mele caramellate.
E’ sempre un grande successo e quest’anno con il vento dell’Expò in poppa Identità Golose avrà un lungo percorso che inizia con questo Congresso e durerà fino a fine anno. Tanta gente in sala e lungo le corsie degli espositori , tante occasioni per scambiarsi impressioni, ritrovare colleghi lontani, assaggiare prodotti particolari come ad esempio il magnifico culatello di Spigaroli. E domani si continua.