Il momento clou è quello dei sei chef, venuti da tutta Europa, che preparano le loro ricette a stretto contatto con gli ospiti. E poi ancora brindisi e discorsi nello straordinario scenario di questa location in mezzo ai boschi. Si chiude la serata e non poteva essere migliore: le radici hanno un qualcosa di magico, diverso e sorprendente, credo che tutti gli ospiti ne siano rimasti conquistati. Ora “Roots” alla prova del mercato che ovviamente sarà il miglior giudice.
Alessandro Frassica
Non è facile vedere un Sindaco in cucina ed averlo a tavola. In genere arrivano, fanno un discorso e vanno via dicendo che hanno un altro impegno improrogabile. Dario Nardella, sindaco di Firenze e non di un paesino sperduto, è arrivato, ha salutato tutti ed è stato fino alla fine: complimenti! Ed ha fatto anche bene perchè la serata era ben organizzata: pasta e pomodori del pastificio Gentile di Gragnano, azienda con lunga e importante storia alle spalle, e vini del Borro di Ferragamo.
Movimentato il Fuori Taste di ieri sera, dove abbiamo alternato la movida del Mercato Centrale (complimenti a Umberto Montano per quello che ha saputo creare), con un angolo più tranquillo in via Parione (Via Tornabuoni), il Moyè. E’ una serie di locali con lo stesso nome presenti a Milano e a Firenze, con la consulenza di Domenico Cilenti in cucina e una serie di prodotti e ricette che ben rispettano i sapori pugliesi.
Ino a Firenze, Ino a Eataly roma e ad un certo punto anche Ino a Cooking for Art. Alessandro Frassica è infaticabile e noi anzi gli auguriamo di diventare non solo ino e trino, ma anche ino e cento-ino. Due sere fa l’ultima sua creazione: l’hamburgher italiano, una serie di panini dove svettava quello con la colatura di alici.
Cooking for Art è stato anche un intreccio di cuochi, quelli del Crystal Garden e del Cooking Show, di chef giovani e giovanissimi, se consideriamo il quindicenne e bravo Andrea Bigliardi di Verissimo (Canale 5), di prodotti di montagna e bollicine di montagna, di gadget curiosi e pareti da scalare. Insomma un panorama vario che ha saputo far presa e non annoiare di certo i tanti visitatori. Arrivederci al 2013!
Qui sopra il brindisi con le bollicine del Trentodoc nella bellissima “bottega” Barthel, una delle firme prestigiose del Made in Italy. E’ uno degli indirizzi dove in questi giorni si è brindato e si brinda con questo spumante metodo classico per lanciare il premio Emergente che si svolgerà da domani alle Cascine nell’ambito di Expo Rurale 2012.
A Firenze Ino e Ora d’Aria sono appiccicati, qui a Roma Alessandro Frassica, ospite di Eataly è invece solo. Così, un pò per nostalgia, un pò per amicizia eccolo ad invitare l’amico Marco Stabile a presentare un panino. Bello per noi vedere queste collaborazioni tra professionisti che collaborano e si aiutano.
Preoccupato? non sappiamo, comunque ci vuole del fegato per fare un investimento di queste proporzioni di questi tempi. Oscar Farinetti è un imprenditore, uno dei pochi rimasti in Italia, che sanno dare stimoli, tentano di percorrere strade nuove, non si arrendono e vanno avanti. Speriamo che altri lo seguano, per ora come gastronomi e romani, lo ringraziamo. Oggi, primo giorno di Eataly a Roma, ci siamo andati ieri sera, per godercelo prima dell’auspicato diluvio.
In una giornata festiva riuscire ad entrare da Ino a Firenze è un vero problema. Ed una volta entrati, bisogna aspettare il turno per ordinare il panino e la chiamata per prenderlo. ma il tempo passa veloce perchè vedere Alessandro al lavoro è uno spettacolo: riesce a gestire la folla senza perdere calma e sorriso. E poi come dessert? accanto c’è Carapina con i suoi famosi gelati e ancora prima Marco Stabile che non ci nega due chiacchere. Il cuore gastronomico di Firenze è più vivo che mai.