L’ultima volta a Vinoforum una settimana fa dove presentava le sue ricette! Ed è proprio a Vinoforum che ieri sera era andato, con Lui Giulia Puleio la giovane e brava collaboratrice al servizio di sala dell’Acquolina. A mezzanotte lo schianto, due ragazzi, in tutto poco più di cinquanta anni! Non è giusto perdere due sorrisi come i loro, perdere due professionalità valide e dal futuro sicuro come le loro. Un colpo per l’Acquolina, per i fratelli Troiani e per Andrea La Caita che sono alla guida del ristorante. Va’ a loro, alla compagna di Alessandro con il quale era insieme da tanti anni, e a tutta la brigata il nostro pensiero e ricordo.
Alessandro Narducci
Appuntamento annuale ormai entrato nel calendario dei romani che amano questo evento, Vinoforum organizzato da Emiliano De Venuti e dalla sua giovane band, perchè permette di gustarsi vino e cibo al fresco della pineta godendo le belle serate che in genere allietano il giugno della Capitale. Quest’anno si sta particolarmente bene e il programma ancherisulta vario e gradevole animato da molte iniziative che vogliono collegare il buone bere alla buona tavola.
Poker di stelle tra quella di Alessandro Narducci dell’Acquolina e le tre di Chico Cerea di Da Vittorio. Insieme in una elegante cena a Roma, nel bellissimo First Hotel che ospita il ristorante romano. Antipasto eseguito dal vivo, e poi servizio al tavolo anche degli chef con piatti belli e raffinati come la circostanza vuole. Di Narducci abbiamo molto apprezzato la Tracina, di Cerea il risotto e i dessert finali. Una lode al servizio coordinato da Andrea La Caita e al buon lavoro dei cocktail al bar.
Gala Dinner a 6 mani lunedì sera al Festival della Gastronomia. In cucina Heros De Agostinis, sous chef di Heinz Beck, Angelo Troiani chef del Convivio, Alessandro Narducci chef Acquolina al First. Una cena articolata con ben 6 portate, con una serie di vini ascolani in abbinamento a cominciare dalle bollicine gran cuvèe di Velenosi. Cena riservata per 60 coperti, e altrettante sono state le richieste che non abbiamo potuto accogliere. Un bell’applauso ai protagonisti coordinati dalla brigata dell’Acquolina al First, Andrea La Caita con Davide Fresiello, Emanuele gizzi, Riccardo Medonica, Daniele Fabbri.
Si presentano le Vigne di Roma, un’associazione di ben 15 tra le migliori aziende vinicole del Lazio con il nobile scopo di unire gli sforzi per valorizzare i vini del territorio spesso poco presenti anche nella Capitale. Speriamo che sia la volta buona (non è il primo tentativo del genere), e che la cosa funzioni. Per ora le buone intenzioni ci sono e sembra esserci anche l’impegno concreto e una strategia a supporto. E noi per primi siamo solidali, non solo a parole, ma anche con i fatti: l’invito ad essere presenti al Festival della Gastronomia alle Officine Farneto nella giornata conclusiva di martedì 10 ottobre. E a seguire un giro per Taste, tra assaggi buoni e saluti.
Rispetto alla vecchia sede il balzo in avanti c’è tutto con questa nuova prestigiosa location che si divide tra il ristorante gourmet (che occupa lo spazio un tempo dell’Alloro) e il roof per un’alternativa più semplice ma rinforzata da una vista stupenda sui tetti di Roma. Siamo in fase di rodaggio, ma già la sala ci sembra a puntino, diretta con piglio giovanile da Andrea La Caita con l’aiuto di Davide Fresiello, Lorenzo La Gamba, Giacomo Scatolini, e al bar (interessante per il caffè offerto in varie tipologie e per i cocktail proposti) Luca Moroni. La cucina ci è parsa indietro, con un menù dove il gusto non manca, ma spesso a scapito dell’eleganza e della leggerezza. Comunque anche qui è una brigata giovane quella diretta da Alessandro Narducci con Simone Coletti come secondo e Lorenzo Spavone pasticciere, e quindi contiamo su una più corretta proposta complessiva a breve termine. I piatti migliori? ci sono sembrati i due antipasti, il polpo ed il buon carpaccio di gamberi.
Ci piace poco il nome, un pò banale, e la posizione, all’angolo di un palazzotto un pò anonimo di un quartiere residenziale. Poi di certo le cose che contano, sala e cucina, soprattutto quest’ultima, vanno decisamente meglio ed è quello che alla fine conta. Da Terrinoni a Narducci, il passaggio c’è, ma il livello rimane alto, merito indubbiamente anche del fatto che la titolarità del locale è della famiglia Troiani ed Angelo rimane uno dei migliori chef della città. Acquolina significa pesce da quando esiste il locale e si è sempre puntato molto sulla qualità della materia prima, sul suo utilizzo completo, sull’importanza del pesce azzurro senza dimenticare le frattaglie. Oggi tutto questo c’è sempre, ma indubbiamente larga presenzza viene data anche ai crostacei e ai pesci nobili, forse più che nel passato. Comunque nel menù proposto troverete tutto, a 360° in tantissime soluzioni ed idee, il che è davvero encomiabile e rende merito. Gli amanti del crudo si divertiranno moltissimo, ma noi, che meno siamo incantati da questa tipologia di offerta, abbiamo trovato ad esempio molto buoni i due primi proposti (anche se curiosamente arrivati appena tiepidi). Meno ci hanno convinto gli stuzzichini iniziali (già visti e dolciastri) e da lodare il finale dolce dove si vede l’impegno della pasticceria.