Non ci sarà la vista panoramica di una terrazza romana, ma l’aria condizionata assicura una temperatura ideale, la sedia una comodità perfetta, i tavoli sono a distanza rassicurante, i vini alla giusta temperatura e serviti nei migliori bicchieri in circolazione. Insomma che questa sia una gran sala ce lo dicono i fatti e non solo la presenza di Pipero (con le stampelle per un incidente, ma sempre vispo e attento ad ogni dettaglio). La sala è senza orpelli, essenziale nei contenuti. La cucina è affidata al giovane ed esperto Luciano Monosilio cresciuto con i consigli di Pipero (al quale non difetta il palato). Ma questa volta non c’è ed è Davide Puleio, il suo braccio destro, a dirigere la brigata. Cucina che si conferma tra le più interessanti della Capitale, con una serie di piatti ben congegnati e riusciti, dove, rispetto alle esperienze precedenti, magari si rincorre un tantino di più il gusto con qualche nota rotonda, a volte ridondante, rispetto all’essenzialità esemplare di certe preparazioni. (Ma secondo noi l’ideale sta in una giusta alternanza tra succulenza e minimalismo). I piatti migliori? secondo noi l’anguilla e il capretto (accompagnato da un kebab esemplare). La cosa peggiore? il cestino del pane.
Alessandro Pipero
Bella festa davvero ieri sera al piano superiore del Mercato Centrale di Roma. Sotto le suggestive volte in mattoni tre livelli di qualità, dai tanti banchi delle eccellenze alimentari al ristorante di Oliver Glowig e sopra in alto un piccolo spazio (non poi tanto piccolo) aperto appunto agli eventi e infatti abbiamo festeggiato il compleanno. Organizzato in modo corretto e funzionale, con 5 postazioni dai formaggi di Beppe, ai fritti e agli hamburgher, dalla pizza di Bonci ai carciofi, per finire con il risotto fatto in diretta da Oliver Glowig. Al banco tanti vini e soprattutto bollicine. Tutti hanno gradito la bellezza del contesto e ringrazio di essere venuti in tanti. Grazie poi a Umberto per l’ospitalità e la realizzazione dell’evento, e soprattutto per la sua presenza ed elogio, e a tutti i ragazzi dello staff che si sono prodigati. Gran finale con la megatorta di Bonci (uno splendido millefoglie con frutta e chantilly) e ultimo calice giù al piano terra da Luca Boccoli. Un compleanno da incorniciare e da ricordare!
Abbiamo vissuto delle belle emozioni l’altra sera, grazie a 6 chef di grande cuore e nobiltà (ma con loro ce n’erano tantissimi ad aiutare), grazie a Noidisala che ha coordinato il servizio di oltre 80 ragazzi dell’Istituto e dei sommelier, ma grazie soprattutto ai 220 ospiti che non solo hanno versato il contributo richiesto, ma sono arrivati puntuali alle 20 e alla fine quasi non andavano più via nonostante il disagio per i più di dover fare anche molti chilometri per il rientro. Una bella serata perchè sentita da tutti, non solo per l’eccezionalità di aver nomi così famosi tutti insieme, ma anche per l’immediato riscontro con l’ambiente: siamo vicini all’epicentro del terremoto e, se anche ormai i riflettori, come ci ha ricordato il ministro Alfano, hanno abbassato le luci, chi viene qui sente da vicino e sulla pelle il dolore di chi ha sofferto e il sacrificio di chi ha dato. Ci portiamo un bel ricordo di questa serata che ci ricorda di non abbassare le luci e mantenere viva l’attenzione verso chi purtroppo soffre ancora.
Giorno di festa a Baradili con tanti cortili coinvolti affollati dal pubblico desideroso di conoscere così tanti produttori vicini. E accanto a loro alcuni chef sardi proponevano gustose ricette, anche queste andate a ruba. Giuseppe Carrus e Gilberto Arru hanno condotto delle degustazioni di vini sardi, mentre Alessandro Pipero ha affascinato l’uditorio con i suoi preziosi e saggi consigli su come accogliere l’ospite.
Ringraziamo Roberto Petza e Domenico Sanna del cortese invito. Mancavamo da tempo in Sardegna e sono stati due giorni piacevolissimi. Del primo, intenso di visite e soste golose, parleremo più avanti, mentre nei prossimi post rivedremo insieme la bella giornata di Baradili dove si è svolto l’evento “I Fili del Gusto”. Baradili, 84 anime, è il più piccolo comune della Sardegna, ma sicuramente uno dei più caratteristici. Lo abbiamo vissuto un’intera giornata cortile per cortile, a cominciare dal Municipio dove si è svolto il Convegno inaugurale. Il Sindaco ha illustrato la fatica ma anche i tanti motivi e iniziative per permettere al “piccolo” di sopravvivere grazie all’unione di tanti. La rete serve a questo.
Bella festa quella organizzata in cantine Bellavista per festaggiare i 70anni di Enzo Vizzari, una vera icona della critica gastronomica, un personaggio a tutto tondo che da oltre 30 anni è uno dei pilastri di questo misconoscuto mestiere. Una serata dove tutto è stato eccellente: la rosa degli invitati, ben calibrata su un numero giusto, il buon (anzi ottimo) bere grazie all’immensa disponibilità della cantina privata di Enzo, la sfiziosità delle ricette preparate per l’occasione da chef di calibro consolidato. Insomma siamo stati più che bene, grazie Enzo!!!
Si definisce, e forse lo è, artigiano in cucina, ma in sala è tutt’altra cosa, parliamo di Filippo Di Bartola, titolare di Filippo, non maestro di sala, ma grande bidello direbbe Alessandro Pipero. Un talento naturale, una presenza elegante, una capacità di cogliere al volo la situazione e far sentire a proprio agio il cliente. E oltre al savoir faire, c’è anche la sostanza: anni da Pinchiorri come sommelier non sono passati invano, e altri anni all’Enoteca Marcucci nemmeno. Posti dove ha imparato a conoscere virtù e debolezze di clienti nobili e famosi ed ha affinato il suo innato talento, quello che era sorto nello stabilimento balneare di Vittoria Apuana dove aveva tanti anni fa scoperto la sua vocazione. Filippo ci ricorda un pò Lorenzo Viani di trenta anni fa, quando era una semplicissima trattoria dove il bel mondo faceva però la fila (ora, specie con il recente rinnovo è diventata un signor ristorante, complimenti!). Pietrasanta è la rive gauche di Forte dei marmi, la prospettiva potrebbe essere similare, al ristorante mancano però nella sede attuale gli spazi per crescere, anche in cucina.
Marzapane, bistrot metropolitano
Si temeva che il locale, partito subito a razzo con forte riscontro anche mediatico, si rivelasse poi una bolla di sapone. E invece Marzapane si conferma progetto interessante, migliorato per l’ambiente, con una carta di vini ormai consistente (particolarmente vocata per riesling e bollicine), ben frequentato (e in effetti nei tavoli accanto c’era il meglio della ristorazione romana che approfittava del locale aperto alla domenica sera), con un servizio spigliato e una cucina fresca e intrigante grazie ad Alba Esteve Ruiz, ormai ufficialmente romana, visto che si sposa in questi giorni (auguri). Alba nella sua nuova cucina a vista si destreggia bene tra carne e pesce, ed è migliorata nei primi: buono il risotto e i cappelletti alla gallega, meno ci è piaciuto il plin e le linguine, difficili anche da mangiare. Non ci fa impazzire il pesce con i frutti rossi (sia la triglia che la ricciola), ma buoni sia i gamberi che il foie gras per concludere con un indovinato dessert.
E’ indubbio che Pipero fa la differenza, dalla qualità dell’accoglienza, alla pulizia dei coperti, dallo scorrere felice degli stuzzichini iniziali, alla cura del servizio e ai tanti dettagli, che rendono il pranzo piacevole e sereno. Brilla al centro del percorso la sua mitica carbonara, e poco importa secondo noi se si usano spaghetti o rigatoni quando il risultato è questo. Siamo qui però non per la carbonara, ma per il vino. Anch’esso assolutamente piacevole, corposo e ben equilibrato: parliamo del Cabreo Nino, presentato con la sua antica classe da Ambrogio Folonari e poi ben descritto dal figlio Giovanni, come dire che le belle maniere ieri a pranzo hanno avuto la meglio. Usciti fuori siamo ripiombati nella sciatteria di una città che purtroppo sembra averle smarrite.
Dieci anni e IG scopre la primavera. Dopo anni di edizioni con la neve, Milano sembra Palermo ed infatti circolano nei padiglioni anche molti siciliani. Tutto su un piano, il Food e il Wine, e ci si sta un pò strettini, anche perchè al solito ci sono tutti. Auguri IG!