Eccoli al lavoro, dietro le mascherine potete riconoscere Nabil Hadj Hassen chef di Roscioli con Alessandro Roscioli, Walter Regolanti di Romolo al Porto, Arcangelo Dandini de L’Arcangelo, Mario Sansone di Marzapane, Giuseppe Lo Iudice di Retrobottega. Ieri, primo giorno, hanno servito pasta all’amatriciana e cacio e pepe, oggi mezzemaniche con il ragù di mare di Anzio, carciofi e pecorino, ragù di carne e funghi e così via. Ogni giorno si cambia, si alternano con anche Retrobottega, Pipero ed altri, quello che non cambia sono le condizioni difficilissime di lavoro, la passione che ci mettono tutti, l’attenzione: non basta cucinare, ma bisogna farlo rispettando una normativa ristrettiva, e in tempi brevissimi. Però quando si fanno come oggi quasi 400 porzioni, tutte incellofanate una per una che arrivano calde nei vari reparti per medici e infermieri, la soddisfazione è veramente grande! Un po’ di sollievo a chi è al fronte di guerra. E un grazie veramente anche a loro, ai nostri chef!
Alessandro Roscioli
Emergenza Coronavirus, si muovono i simboli di Roma, da De Rossi a Totti, per aiutare gli ospedali in crisi. Si muove anche la Ristorazione romana, eccoli stamane in riunione da Roscioli, nel deserto del Centro Storico, per coordinare come poter portare i loro piatti allo Spallanzani e far vedere che anche i cuochi possono essere in prima fila. Con Alessandro Roscioli, Mario Sansone (Marzapane); Arcangelo Dandini, sono solidali anche Alessandro Pipero, Giuseppe Lo Iudice (Retrobottega), Walter Regolanti (Romolo ad Anzio). Domani, lunedì, dovrebbe arrivare l’Autorizzazione, per ora non possiamo che lodare l’iniziativa che mira anche a dare un piccolo contributo gastronomico ai veri eroi di questa guerra al virus: i medici e gli infermieri. Abbiamo tutti noi italiani un debito con loro.
Una professione che non deve morire quella del Banconista. Noi, grazie al contributo determinante del Consorzio del Parmigiano Reggiano che ancora una volta si rivela sensibile e attento a queste problematiche abbiamo organizzato il Premio al miglior Banconista proprio negli spazi (bellissimi) del Consorzio a FICO. Ieri si è svolta la gara con un bel successo sia per la qualità dei concorrenti che per i tanti giurati presenti. In gara: Lorenzo Cecchini di Cecchini Roma, antica e storica bottega della Capitale, Luciano Govoni de La Casa del Parmigiano di Faenza, da mezzo secolo o quasi in bottega, Gabriele Baldini della bottega di Franco Parola al Mercato Centrale di Firenze, un giovane preparato e disinvolto, Alessandro Giancola di Salumi e Formaggi di Giancola a Milano, gran ricercatore di specialità alimentari, Gian Filippo Cavalieri del banco del Romeo Chef&Baker di Roma, e Jayson Datu di HQF prodotti alimentari selezionati. In giuria giornalisti come Alessandra Meldolesi e Marco Colognese, ristoratori come Fofò Ferriere Piero Pompili e Max Poggi, imprenditori di botteghe famose come Leone Marzotto di Peck, Claudio Volpetti, Alessandro Roscioli, il Mercato Centrale di Firenze e altri ancora. La gara si è svolta in due momenti: le domande e poi il taglio del Parmigiano Reggiano. Alla fine il verdetto è stato chiaro e si è espresso in due premi: premio alla Carriera a Luciano Govoni, protagonista di valore nell’arco di mezzo secolo, un personaggio che con continuità ha saputo conservare intatta la sua giovanile passione. Premio assoluto ad Alessandro Giancola, che unisce conoscenza a grande capacità di coinvolgimento. Ma complimenti anche agli altri concorrenti che hanno dimostrato ognuno nel suo genere, che il mestiere del banconista è vivo e d ha ancora molto da dire e fare. Un ringraziamento finale al Consorzio del Parmigiano Reggiano: è sempre bello avere degli sponsor, ma ancora di più avere dei partner intelligenti capaci di seguirti nell’avventura.
Trenta anni di Gambero Rosso. Ci sembra ieri quando andai a trovarli in via Ripetta, e poi ancora più vicino casa a via Arenula, sempre con un grande e dovuto rispetto al loro lavoro. E in questi trentanni abbiamo visto crescere una realtà importante e consolidata. Una grande festa quella di ieri, con tanti personaggi che hanno fatto un pò la storia dell’Italia del gusto, con una bella regia e tanti applausi. Tutto perfetto? Quasi, un ricordo di Stefano Bonilli sarebbe stato secondo noi opportuno, e magari anche di Daniele Cernilli. E, dulcis in fundo, ci avrebbe fatto piacere abbracciare anche Clara Barra.
Non vediamo l’ora di sfogliare il libro, perchè la storia dei Roscioli è un pò anche la storia di questo quartiere, dove abitiamo da quasi 50 anni, ora diventato anche meta gastronomica proprio per loro due, due fratelli determinati ed ostinati, grandi lavoratori, che hanno rivoluzionato l’antico forno affiancandolo poi nel tempo ad una serie di alternative e locali complementari che godono di larga popolarità e successo. Oggi Alessandro e Pierluigi sono molto conosciuti, ma sono rimasti con i piedi per terra, di poche parole, ma concreti ed efficienti.
45 anni fa li vidi arrivare, papà Marco in testa, ad aprire il forno proprio dietro casa. Da quel giorno non hanno mai smesso di lavorare e di crescere, e i risultati si vedono, via de Giubbonari è sempre più da loro brandizzata e presidiata. Ultima nata, la passione per il caffè, che trova spazio nella nuovissima pasticceria (dolci tradizionali da forno) e che ospiterà nella saletta sul retro degustazioni ittiche con bollicine preziose. E qui arriviamo all’altra grande passione, il vino. Sostenuta dalla straordinaria competenza dei personaggi di sala che si sono avvicendati, l’enoteca è cresciuta tantissimo, si fanno anche dei corsi ed infine è arrivato l’e-commerce. Tutto questo ce l’hanno raccontato l’altro ieri, anche se lo sapevamo, ma noi in un certo senso facciamo eccezione, siamo qui di casa.
Ci univano tante cose, l’indirizzo (via dei Giubbonari), l’amore per questa bella città (io da autoctono lui da nuovo cittadino), l’odio per la sua decadenza, la passione per la ristorazione, la curiosità di scoprirne ogni dettaglio. La casualità del mondo non ci ha mai fatto stringere forte amicizia, ognuno di noi è sempre andato in giro vorticosamente per la sua strada. Ma Lui senz’altro ha costruito tanto in questo settore, basterebbe citare la Città del Gusto e il Gambero Rosso Channel, primo canale televisibvo monotematico. Tutte cose in largo anticipo con i tampi, forse pure troppo. Era capace di grandi visioni, di grandi progetti e ci metteva pure la faccia, una specie di uomini di cui in Italia si è persa quasi la traccia. Voleva aggregare e non dividere, e stava lavorando per poter ridare slancio e nobiltà al giornalismo del settore. Speriamo che qualcuno ne raccolga l’eredità. Un caro saluto Stefano, la notizia della tua morte mi ha colto lontano, in Francia, chiedo perdono di non essere lì a Marinella, tua moglie, ai tuoi cari amici, tra i tanti quelli comuni come Marco Bolasco, Maurizio Cortese, Alessandro Roscioli, la brava Elisia e una raccomandazione, non fate morire Gazzetta Gastronomica, sarebbe un peccato!
L’ingresso modesto e un tantino angusto aumenta la sorpresa della sala grande e vivida di colori, luci e forme. L’inedita doppia coppia, Alessandro e Pierluigi Roscioli con Fabio Spada e Cristina Bowerman, si è divisa le aree di competenza. Straordinaria la selezione dei prodotti (formaggi e salumi con ben 6 prosciutti in degustazione a coltello) dove Alessandro è maestro, notevole come sempre l’arte bianca di Pierluigi che oltre al pane e alle pizze a pala offre anche panini top preparati al momento. Ma il tutto, se pur di grande rilevanza, è solo una conferma della professionalità dei due fratelli.
La maratona del risotto (in onore della Festa della Cucina Italiana nel Mondo ideata e sostenuta dai Cuochi che aderiscono al GVCI) ha avuto inizio all’ Open Colonna per concludersi al ristorante Imago dell Hassler.