Tre ore di Convegno sul web, e diretta in streaming. Conduce FabioPiccoli cercando di incanalare i tanti interventi e di dare ordine alle tante idee che inevitabilmente vengono fuori quando si affronta un argomento così importante e vario. Alla fine tutti un pò esausti ma soddisfatti, soprattutto Francesco Turri di Olio Vino e Peperoncino, organizzatore dell’evento. E poi a tavola da Noemi, in un caratteristico vicolo, con vini del Trentino e pasticcio ferrarese.
Alessandro Scorsone
Siamo a Ferrara per un convegno, Quelli che il web… , organizzato da Francesco Turri di Olio Vino e Peperoncino, una testata online ormai storica. Ci si ritrova all”Enoteca Enotria per ascoltare le curiosità interessanti dei vicoli di città narrate da un signore esperto e informatissimo, e si finisce alla trattoria La Romantica a Ripagrande per una cena un pò scontata, ma doverosa in questi casi. Tra i vari piatti, una buona “salama da sugo” (non in foto). E adesso inizia il convegno.
Cormons negli anni è diventata sempre più gradevole, merito di un’amministrazione che riesce a investire anche sull’arredo urbano e dei cittadini che rispettano il tutto. Con poco tutta l’Italia diventerebbe più bella, ma sembra che ci riusciamo solo in alcune aree del paese dove c’è evidentemente più civiltà. A Roma ogni parete o portone pulito dura una notte e il mattino seguente lo ritrovi pieno di vernice, ma la chiamano libertà d’espressione. Tornando a Cormons è viva e funzionante a pieno regime l’Enoteca, altro posto da annotare è l’innovativo concept de Il Limite, un pò bottega, un pò wine bar.
Serata piacevole nel rifugio con la cucina del bravo Graziano Prest del Tivoli. C’è la piacevolezza del rifugio, l’allegria dei commensali e non mancano i vini a cominciaare dai magnum di champagne cuvèe Louise generosamente distribuiti. Il piatto migliore? forse gli spaghetti gamberi e caviale, ma anche l’elegante ballorine di astice e zucchine. Insomma Graziano dà il meglio con le materie prime nobili, e non è così scontato altrimenti sarebbero in tanti a farlo.
Un altro Vinitaly, e per non farci mancar niente iniziamo il giorno prima. In realtà non siamo soli. Aperitivo? a disposizione la bella Villa Mattarana del’ing Zamoner per una verticale di ottimi spumanti, e poi alla Gran Guardia per sentirsi subito presi nel vortice dei 100 migliori vini secondo Wine Spectator e per finire nella quiete della valle d’Illasi, dai Trabucchi, famiglia ospitale per una cena conviviale come se ne vedono poche in giro (purtroppo).
Le premesse ci sono tutte: carne di gran qualità, pasta Verrigni, culatelli e pomodori firmati e così via. Speriamo che vengano mantenute perchè troppe volte abbiamo visto locali partire a mille per poi arenarsi in poco tempi. Qui ci dispiacerebbe doppiamente: conosciamo questo locale da 30 anni, dai tempi di Virno, gran signore dell “‘Ortica”, e poi qui sono coinvolti persone del calibro di Fracassi (che fornisce la carne per tagliata e hamburgher) e quindi confidiamo nel successo di questa ennesima apertura romana.
Il Lazio è normalmente avaro di grandi vini, anche se la media si sta decisamente alzando. All’Enoteca Trimani abbiamo scoperto questa nuova etichetta che ci sembra decisamente interessante. Una piccola azienda di Blera (all’interno di Tarquinia) e un impianto “monstre” di ben 11000 ceppi per ettaro piantati ad alberello e quindi tutti curati e raccolti a mano con grande pazienza e piccola resa.
Bella serata, bella compagnia ieri sera all’Osteria Pomiroeu di Seregno. Giancarlo Morelli, chef e patron, coniuga qualità e simpatia, la cuvée Lalou nelle due annate, 1998 e 1999, conquista subito. Sarà il fascino del magnum, ma delle due, la prima (versata appunto da alcune magnum) è apparsa ancora più convincente e godibile.