Prima giornata della Selezione Emergente Chef Centrosud a Vinoforum. Nella prima batteria (il Sud) Vince Francesco Lorusso di Bramea a Palazzo San Gervasio con due bei piatti (i lumaconi di Pastificio dei Campi nappati e il riso Passiu con tamarindo china e cinghiale). Ma bravi anche gli altri partecipanti: Danilo Stinga di Casa Mele a Positano, Pietro De Martino del Relais Blu a Massalubrense, Michele Lauria di Ricordi di Salerno, Franesco Cardace di Hyle di San Giovanni in Fiore che ha ricevuto una menzione speciale. Nella seconda batteria (il Centro) vince Matteo Morbini con le candele spezzate olio al sedano e alici e le costine di mangalika con miso ai fagioli. Matteo è lo chef di un nuovo ristorante a Lucca, Olio su Tavola. Gli altri partecipanti: Alexandru Nicolae Iuga di Mater a Moggiona, menzione della giuria, Nicola Gargani del Giglio di Lucca, Giuseppe Amato di Caino e chiude Roberto Di Crescenzio di Andreina a Loreto. Questi ultimi due chef hanno presentato belle ed eleganti ricette. Oggi terza batteria, il Lazio
Alexandru Nicolae Iuga
I Tre Baroni, cioè i tre fratelli Andrea Matteo e Filippo, sono a capo di un piccolo ma significativo gruppo di strutture aperte all’ospitalità (locande, camping, caffè e questo bell’albergo). Filippo in particolare segue da vicino la ristorazione, si è appassionato, ha acquisito le basi tecniche dal grande Gaetano Trovato ed è rimasto fulminato sulla via di Damasco da Niko Romito. Ce la mette tutto ed il risultato non manca: il Mater oggi è un signor ristorante, bello ed ambizioso con una cucina interamente a vista sulla sala e una cucina ansiosa di dimostrare la sua qualità. Il pranzo che abbiamo fatto è di indubbio livello, si tocca con mano e con il palato la tecnica acquisita, il lavoro ben svolto di una brigata coesa, l’accortezza delle preparazioni che seguono una linea contemporanea moderna. Manca a nostro avviso l’ultimo e decisivo passo: una forte identità che faccia sentire da vicino l’originalità della situazione (siamo nel Parco di Camaldoli) e vivere un’esperienza meno trascritta (anche se molto bene) da quanto visto altrove, ma più ispirata al circondario. I piatti migliori? pensiamo al piccione di Laura Peri e al goloso dessert alla meringa, i meno riusciti forse i due primi poco equilibrati. Completa una sala preparata e la gentile e cortese accoglienza di Marta Bidi.