Ascoltare Daniele Cernilli è sempre un piacere, non solo per la sua enorme preparazione su tutto lo scibile del mondo del vino, ma per il modo con il quale racconta le sue storie. Con leggerezza passa dal mondo della chimica delle fermentazioni alle storie dei personaggi, dall’analisi del terreno alle sfumature sensoriali e ogni assaggio ti conferma la lucidità del racconto. Come anche l’altro ieri, quando in una sintesi perfetta di soli 60 minuti ha tracciato il percorso del Roero nella declinazione nitida di 18 produttori. Ospiti di Anacleto Bleve che ci ha fatto vedere l’ultimo nato: Piccola Casa Bleve (dove un tempo era Misticanza) a cento metri da via Veneto.
Anacleto Bleve
Dopo giorni di assenza per Sanremo e Vercelli, eccoci di ritorno a Roma che ci accoglie con una doppia serata: i vini dell’Oltrepò presentati all’Hilton, e quelli della Tenuta D’Alessandro di Cortona abbinati ai salumi e alle carni di Simone Fracassi, celebre macellaio del Casentino. Siamo in due belle cornici, quella dell’Hilton e quella più semplice ma suggestiva di Casa Bleve, a ridosso del Pantheon.
Serata intensa l’altra sera a Roma. Prima a scoprire le meraviglie e la raffinatezza dell’operazione Unforketable di Niko Romito, mentre due piani sotto Viviana e Sandra presentavano il loro ristorante (temporaneo, fino alla fine dell’anno) particolarmente giudizioso nei prezzi. E poi a Casa Bleve per gli auguri dell’Unione Italiana Vini, dove abbiamo trovato il gotha politico del vino in Italia.
Vigna Loreto Ovello, poche centinaia di bottiglie di pochi filari nobili di Barbaresco. Dopo vari anni le riassaggiamo a casa Bleve a Roma in occasione di una presentazione dei vini dell’azienda curata da Daniela Rocca figlia di Angelo recentemente scomparso. Angelo era un personaggio straordinario che Marco Sabellico ha stupendamente tracciato.
Silvano Samaroli, un monumento, primo imbottigliatore indipendente non scozzese della storia, ha permesso a tanti appassionati di assaggiare alcuni tra i migliori distillati di sempre.
Casa Bleve è tra i locali più affascinanti della Capitale. A livello -1 sono conservate collezioni di bottiglie famose e sopra e sotto gli spazi si susseguono con un respiro di grande nobiltà.
Ci si ritrova tutti, al solito. Poche le novità, sopra il nuovo spazio della Maremma, molte le conferme e una certezza: il vino, nonostante tutto, tira. O almeno sono in tanti che ci puntano. In giro sempre tantissima gente, la sera tante alternative. Noi abbiamo optato per pink puglia.