Non sono molti quelli che si ricordano di Blasut di Andrea Bordignon a Lavariano, che tra gli anni ottanta e i novanta si fece notare per il suo approccio innovativo alla cucina tradizionale della zona. Era allorason un indirizzo da annotare. Secondo noi oggi lo è ancora di più. E’ proprio brava Anna Barbina cuoca poco più che trentenne, buone esperienze alle spalle (Romito, Klugmann e la Peca) e tanta voglia di fare. E’ intrepida: con la madre (molto brava in sala) e pochi altri aiuti, ha messo in piedi un doppia locale: bistrò all’entrata e ristorante gourmet a fianco nell’ampia sala molto ben arredata, con anche una veranda estiva. Un locale che fa trapelare le sue ambizioni, e speriamo solo che la risposta del territorio sia adeguata. Secondo noi vale, e come, la pena arrivare in questa località in piena campagna tra Udine e il mare, e seguire il menù proposto. L’orto è sicuramente in primo piano e mette allegria con i suoi colori sgargianti e con i sapori in genere abbinati delle verdure crude, cotte e fermentate. Inizio elegante con delle leggere sarde in beccafico, buonissima è la tartelletta alle verdure meglio del taco successivo che si apprezza soprattutto dal punto di vista estetico. Difficile scegliere tra gli spaghettoni e i ravioli, propendiamo per questi ultimi per il grande contrasto dolce acido croccante. Le patate non sostengono adeguatamento il lombatello e sono curati i dessert finali. Pensare che un simile menù sia stato ideato e realizzato praticamente quasi senza aiuti non è poco, per questo crediamo che vada veramente incoraggiata.