In occasione di Taste la città si anima e si moltiplicano gli eventi collaterali. Noi passiamo a salutare gli amici del Borro, per l’occasione qui al Bistrò di Firenze dove Andrea Campani ha organizzato un gustoso e ricco buffet in collaborazione con Enrico Pierri del Sanlorenzo di Roma.
Andrea Campani
Non è stato facile il compito dei concorrenti: cucinare poco più che verdure e tuberi, con il solo aiuto del barbecue, ed in sole due ore. Inoltre alla fine è arrivata la pioggia che ha movimentato ulteriormente la gara. Ma bravi tutti perchè aldilà della competizione era questo anche un modo per ritrovarsi e confrontarsi con il giusto spirito in una situazione sicuramente anomala. Guardate queste immagini, magari manca qualcuno, e ci dispiace, ma questo non vuole essere l’album ufficiale dell’evento che sarà invece preparato dai fotografi professionisti che erano presenti.
L’evoluzione di questa Osteria, un tempo davvero semplice osteria, verso una ristorazione articolata e più consona allo standard di Relais&Chateaux del resort è evidente. Al piano terra una trattoria toscana dove largo spazio viene lasciato alla materia prima, dagli affettati ai formaggi, per finire alla brace. Al piano di sopra le ambizioni sono indubbiamente maggiori, la cucina a vista su ben due lati è coraggiosa, i tavoli spaziati ed eleganti, l’arredo è di pregio e un privè ampio completa l’offerta. Lo chef, Andrea Campani, conosce bene il territorio, ed è chef solido e preparato. Alla eterogenea clientela che frequenta il Borro e che viene da tutto il mondo, sa che deve offrire il “lusso della semplicità”, senza percorrere cammini impervi e cavalcare influssi esterofili quando qui il territorio giustamente comanda. Il piccione di Laura Peri è uno dei piatti sicuramente da prendere come i buoni tortelli di faraona, meno ci è piaciuto il cannolo salato, di buon livello i dessert.
E queste sono le ultimi immagini, la gara è finita, Gianni Tarabini, Umberto Vezzoli e Beppe Guida si esibiscono con delle ricette dove anche loro interpretano il bosco e le radici e intanto la giuria fa i conti. Giungiamo così al momento finale, i vari premi, gli omaggi di prodotti Roots, Toscobosco e Pastificio dei Campi a tutti i concorrenti e anche ai giurati. Ed in ultimo l’assegno di duemila euro al vincitore assoluto: Christian Mandura del Geranio di Chieri. Finisce qui il Roots Summer Contest.
E tutti gli chef al mercato che abbiamo approntato per loro: radici fresche, verdure, frutta di stagione, erbe aromatiche e selvatiche, con le confezioni di Roots e di Pasta del Pastificio dei Campi. Ognuno ha la sua cassetta e “fa la spesa” che viene poi regolarmente pesata. E nel frattempo arriva la giuria, pian piano, nomi famosi ed eccellenti del meglio della ristorazione toscana e non solo. Finita la spesa secondo il sorteggio ogni cuoco entra nel backstage, troverà solo un tavolo e dell’acqua bollente, niente elettricità, solo coltelli e tagliere. Ognuno avrà un’ora e poi un’altra ora all’esterno alla postazione del barbecue per finire la ricetta e servirla alla giuria. Brindisi e si parte.
Non è facile vedere un Sindaco in cucina ed averlo a tavola. In genere arrivano, fanno un discorso e vanno via dicendo che hanno un altro impegno improrogabile. Dario Nardella, sindaco di Firenze e non di un paesino sperduto, è arrivato, ha salutato tutti ed è stato fino alla fine: complimenti! Ed ha fatto anche bene perchè la serata era ben organizzata: pasta e pomodori del pastificio Gentile di Gragnano, azienda con lunga e importante storia alle spalle, e vini del Borro di Ferragamo.
il lunedì al Vinitaly è sempre la giornata più densa di appuntamenti. E a parte il lavoro si fanno sempre incontri interessanti e si rivedono colleghi e amici che magari da tempo non si vedono. Il Vinitaly è sicuramente stancante ma è anche la più grande occasione di ritrovarsi con gli operatori del settore.
Gran serata al Borro Bistro di Firenze per provare una nuova creazione di Nino Di Costanzo supportato dalla tecnologia del Pastificio Gentile di Gragnano. Presenti i titolari dello storico pastificio, Natale Zampino con i figli, e Maurizio Marinella che da qualche tempo è entrato in società, ulteriore segno dell’attenzione che la moda e lo stile italiano hanno per il food. Presenti anche i Ferragamo e Stefano Medici in rappresentanza dei Lunelli, si bevono infatti gli spumanti Ferrari e i vini del Borro. Tante cose insieme e insieme hanno anche cucinato i due chef, Nino di Constanzo per i chicchi di pasta a risotto e Andrea Campani nuovo chef del Borro. Tutti curiosi di vedere questo “falso risotto”, che si cuoce in 11 minuti e dove i chicchi per dimensione e consistenza ricordano effettivamente quelli del riso. Nino ce li ha fatti provare in un brodo di bucce di piselli centrifugati con salsa di piselli mozzarella affumicata e scampo crudo. Un piatto bello, molto primaverile, elegante e buono, magari leggermente carente di acidità per quello che a noi è stato servito. Ma l’esperimento è sicuramente interessante e ha anche rimesso le cose a posto: visto che abbiamo da anni le tagliatelle di riso, ora ecco i chicchi di pasta.