Emergente Pastry avrà in autunno il suo primo evento in presenza. Nel frattempo abbiamo realizzato il secondo incontro via web dedicato al dessert in delivery (il primo era stato realizzato prima di Natale scorso). In gara sette pasticcieri:
• Irene Tolomei di Villa Crespi** a Orta San Giulio (NO),
• Aniello Iervolino del Ristorante Indaco* presso l’Albergo Regina Isabella a Lacco Ameno (NA),
• Maicol Vitellozzi del ristorante Del Cambio* a Torino,
• Maria Novella Salani di Peter Brunel Ristorante Gourmet*ad Arco (TN),
• Laura Polato di Tenuta Le Cave a Tregnano (VR),
• Diego Borgonovi di DanielCanzian * Ristorante Milano
• Andrea Cingottini di Acquolina Restaurant* a Roma.
che hanno realizzato 2 elaborati di pasticceria: uno moderno ed uno da forno che sono stati recapitati ad altrettanti giornalisti. A giudicare il tutto, da remoto, quindi non per decretare il miglior dessert in assoluto, due giudici d’eccezione: Emanuel Mugnier dell’Ecole Ducasse, e Rory Bruce co-owner di Babington’s un affascinante locale storico a piazza di Spagna. fondato a fine ottocento e da allora sempre appartenuto alla stessa famiglia. E qui abbiamo brindato e assaggiato la torta della Regina Vittoria, preparata dalla giovane Flavia Maddalena, dedicata alla Regina Vittoria.
Andrea Cingottini
La seconda ondata di Covid ha sospeso, ma siamo sicuri non alterato, il nuovo corso dell’Acquolina, il ristorante del Hotel First. Un progetto giovane, interessante, in linea con i tempi, anzi direi proiettato in avanti. Qui l’integrazione tra sala e cucina ha raggiunto un livello che forse non ha paragoni in Italia. Sono eccellenti ambedue, ma è proprio lo stretto connubio che sorprende. Ogni portata è una puntata di un dialogo dove quasi sempre anche l’ospite è coinvolto, dalla formaggella fresca fatta all’inizio e utilizzata alla fine nel dessert (il maritozzo), al vaso del burro fermentato da spalmare, passando per abbinamenti studiati, mai banali, di vini e drink miscelati. La sala è protagonista indiscussa, ma anche la cucina non va nell’ombra. Questo grazie a Daniele Lippi, giovane, esperto, coraggioso, che osa, ma senza eccessi inutili e propone una cucina contemporanea elegante e varia. La serie iniziale degli stuzzichini è intrigante e leggera, i due antipasti (ricciola e sgombro) si fissano nel palato con decisione (sembrano forse inutili i relativi contorni), anche i secondi mantengono alto il livello della cena. Per trovare i difetti dobbiamo andare all’insalata che sembra più estiva (con la freschezza del caco) che autunnale forse anche per i funghi tagliati troppo finemente, e ai tortelli un pò salati e meno eleganti. Curato anche il finale dolce. In sintesi un ristorante che ogni gourmet non può mancare e che ci sembra stia tracciando un percorso originale e innovativo. Speriamo solo che possa ripartire quanto prima.