In cucina Saverio Sbaragli e Andrea Mazzoni costituiscono un team formidabile, due chef toscani che conosciamo da anni, il primo incontrato all’Hotel Continental di Siena anni fa, il secondo visto crescere tra Montecatini e Firenze. Ora sono qui riuniti con un grande bagaglio di esperienza alle spalle e si giovano di una sala altrettanto valida ed esperta: Fabio Masi, è qui da molti anni, e oggi con lui il bravo Ciro Sorrentino (ex Romeo di Napoli) e sempre dalla Campania Feliciano Ronga (ex 4 Passi) con il sommelier Yann Hangouet. Insomma una brigata di rispetto, come lo è questo bel ristorante che si articola in due sale: la blu, classica e francesiggiante, la verde con un omaggio al golfo di Napoli. Tutto scorre con ritmo preciso, senza pause, in modo piacevole. Ricette dedicate al tartufo nero che in questo perioso trova il suo vertice e che qui è particolamente amato. Ricette che non sfigurerebbero in Italia in un ristorante stellato, con forse ogni tanto qualche leziosità o salsa di troppo, ma siamo anche in pieno territorio di cucina francese e quindi sono concessioni opportune ed inevitabili. Fini ed eleganti gli stuzzichini iniziali e i dessert finali (di gran classe). Nel lungo percorso da citare l’ottimo astice, lo spettacolare risotto, la sogliola.
Andrea Mazzoni
Un bell’albergo di gran classe che ha sempre guardato all’Italia con attenzione. A lungo è stato qui Ezio Indiani, uno dei direttori d’albergo più noti al mondo, poi Josè Silva che ha chiamato chef dall’Italia del calibro di Marco Garfagnini, Saverio Sbaragli, Andrea Mazzoni per fare del ristorante italiano il Lago uno dei migliori ristoranti italiani all’estero. Anche il bel buffet della prima colazione è da loro gestito.
Questo è il volto di Mickey Bhoite, chef de Le Cirque ristorante gourmet del Leela Palace di New Delhi. E’ il primo ristorante gourmet italiano in un albergo di lusso di New Delhi (ne citiamo un altro, il Vetro all’Oberoi, ma è a Mumbai) e rappresenta una svolta significativa e una conferma. La cucina italiana è sempre più amata nel mondo e in India è al primo posto tra le cucine preferite dai foodies indigeni.
Un nuovo locale, raccolto ed elegante, con una ottima selezione di champagne (visto il nome) ma anche una piccola carta di vini interessante. Stuzzichini di qualità, ma anche piatti di affettati formaggi e carpacci, e bien vivre. Cava de’ Noveschi, vicino al Duomo di Siena.
Con questa Sachertorte di Luca Montersino si è aperto l’ evento sull’ Olio all’ Enoteca Italiana di Siena. Otto chef per raccontare l’ olio in cucina attraverso tecniche e temperature differenti da sottozero al punto di fumo.