Conosciamo ed apprezziamo da tempo la famiglia Perathoner che gestisce lo storico Gran Baita a Selva di val Gardena. Questa volta l’abbiamo trovato completamente rifatto con un gourmet tutto nuovo, moderno e aperto con una grande vetrata verso l’esterno. In cucina è Andrea Moccia che si può ora esprimere ad un livello più in linea con le sue giuste ambizioni e dobbiamo dire che alcune cose sono state assolutamente notevoli: il gran plateau del pane, gli amouse bouche iniziale, la variazione di wagyu e il delicato brodo di astice. Ma accanto ai tanti “hits” anche qualche caduta come il guazzetto di capesante, gli spaghetti ed il filetto, piatti non certo in linea con l’eleganza degli altri citati. Il saliscendi termina comunque bene con il dessert, anche questo gradevole ed elegante (in pasticceria Anita Vicchio). Da segnalare anche il buon servizio di sala di Simone Dose e Marco Trotti, ed infine un plauso alla terza generazione che si sta mettendo in prima linea.
Andrea Moccia
Siamo stati un pò travolti dalla gente e dai tanti contenuti dell’evento. Un susseguirsi di chef bravi che pochi si aspettavano perchè perlopiù poco noti alla gran parte della gente. Ci siamo anche divertiti e questo è un bel segnale.
L’effetto partita (nel vicino Stadio Olimpico) ha complicato un poco la giornata, che comunque ha avuto un pubblico attento che ha apprezzato straordinari protagonisti, una serie di ricette belle ed eleganti, a conferma che la cucina di montagna oggi è molto più evoluta di quello che la gente pensa.