Oggi Pietro Parisi è sul Corriere della Sera per via del suo impegno civile. E l’altra sera l’abbiamo avuto come chef in una serata organizzata da Food Book per la presentazione di un libro. E’ uno chef che ha girato tanto per poi ritornare dove è nato, a Palma di Campania, un ambiente non facile, come l’episodio che oggi racconta il Corriere ricorda. Ne ammiriamo non solo l’impegno civile, ma anche il profondo legame con la sua terra e la modestia che lo contraddistingue. Bravo Pietro.
Andrea Prevosti
Nonostante il cognome, lo chef Giancarlo Duce è un amabile e bravo professionista che da oltre venti anni coordina le cucine dell’albergo. Oggi con il completo restauro le aspettative e quindi le responsabilità sono cresciute, ma è ben supportato dal direttore, Andrea Prevosti, uno dei migliori d’Italia, nel rilanciare l’immagine della struttura. In attesa del ristorante gourmet che dovrebbe essere aperto nel futuro, il ristorante 1908 (data di apertura dell’albergo) offre una bellissima sala e una cucina di stampo volutamente classicheggiante, con qualche bella ricetta un pò retrò. Al tavolo il fritto si è un pò ripetuto, ma era indubbiamento leggero e non unto, la tagliata (non fotografata) buona e leggera di salse e condimenti, il risotto indubbiamente troppo pesante soprattutto considerando la stagione.
Nato nel 1908 è, da allora, sempre rimasto fedele a se stesso e cioè un Grande Albergo, ambizioso di dare il benvenuto nel modo migliore ai visitatori che entravano nella Valle. Con il tempo l’immagine si era indubbiamente appannata, ma ora, dopo il profondo restauro voluto dalla Provincia, la struttura è stata rivoltata e ripensata, ed ora riaperta e restituita all’ ospitalità di standard superiore. E’ raro vedere un albergo così ben ideato e arredato in ogni dettaglio e pensiamo che possa rivaleggiare con le migliori strutture che esistono oggi sulle Alpi, anche d’Oltralpe. Ha ora bisogno ovviamente di essere guidato con mano sicura, ma Andrea Prevosti, il nuovo direttore, ha tutte le carte in regola per farlo.
In un’epoca che vede gli investimenti ridotti all’osso, colpisce la ristrutturazione dello storico GH Billia (oltre un secolo di vita) e dell’annesso Casinò di Saint Vincent per l’ampiezza del progetto e la cura dei dettagli. Siamo quasi alla fine, per ora funzionano le oltre 100 camere del Parc Hotel e tre ristoranti (due nel Casinò). A fine anno si inaugurerà anche la parte storica del Billia, completamente rinnovata con altri ristoranti tra i quali il Fine Dining e uno dedicato ai piatti d’antan. Un bell’impegno per Andrea Prevosti, il direttore della struttura, che ha comunque esperienza e capacità ampiamente collaudate, anche e soprattutto nel food&beverage, il che lascia ben sperare.
(immagine Italia Squisita)
Se Rocco Forte assume Fulvio Pierangelini come consulente del suo gruppo di internazionale di grandi alberghi, Emma Marcegaglia risponde contattando Gordon Ramsay per il suo Forte Village e Castel Monastero.
La Toscana non finisce mai di sorprendere e visto l’ abbondanza dell’ offerta, la gara a proporre la struttura migliore sembra non finire mai, anche in tempi di vacche magre come questi.