In giro per il Vinitaly, conversando e ascoltando le novità, gli sviluppi, le evoluzioni dell’affascinante mondo del vino. Qua e là spunta uno chef, anche famoso, e tra buoni calici e ottimi “plin” la giornata passa veloce. Interessante il gruppo di aziende di Castelnuovo Berardenga che si sono associate per approfondire con serietà il valore del loro territorio, per altro uno dei più particolari del Chianti Classico. Seguiremo con curiosità questo bel progetto.
Andrea Santilli
E qui le ultime immagini, gli ultimi ricordi. Dall’intervista alla Radio, al Metropole dove venimmo a fine anni settanta e che ovviamente è un pò cambiato. Dalla colazione del mattino all’Hotel Marco Polo, agli utlimi assaggi del Maritozzo gourmet. Non dimenticando i sigari e la bella atmosfera della cigar room.
Merita tutto la visita al Ruski, sia per la spettacolare posizione all’84simo piano del più alto dei grattacieli, sia per la cura del design e le tante soluzioni adottate (dalle toilettes, al ristorante dei bambini, dalle alcove allice bar, dalla spettacolare cucina a vista al tradizionale forno a legna). La carta offre proposte abbastanza varie e semplici che non hanno grosse pretese gastronomiche, ma che alla fine si rivelano corrette anche per il prezzo niente affato caro come la location invece farebbe supporre.
Per noi sarà un bel ricordo questa presentazione di un pezzetto dell’Italia gastronomica ai giornalisti ed altri appassionati di Mosca. Una breve panoramica di 4 regioni: Sicilia, Campania, Lazio e Umbria che si è poi conclusa con un menù appositamete studiato dagli chef del Maritozzo. Tante le domande, le interviste, la curiosità che c’è in molti qui a Mosca per la cultura italiana. Si avverte anche l’orgoglio della riscoperta delle proprie radici e delle tradizioni locali, riscoperta che ha avuto anche una forte spinta dalle sanzioni che hanno stimolato chef e produttori produrre in loco, e da questo punto di vista è stato forse un bene. Di certo speriamo che le sanzioni vadano a scomparire, la libera circolazione delle merci è un bene pari a quella delle persone.
Con le sanzioni in atto si fa un pò di fatica, ma si compensa con creatività ed inventiva. Poi qualche buon prodotto arriva, qualcuno si riesce a trovare anche in Russia e alla fine la carta del menù è tutt’altro che misera, e comprende tante ricette e varianti che spaziano un pò seguendo tutti i generi. L’origine umbra degli chef traspare in alcuni piatti (i frascarelli, la pernice, la cicerchia), ma nel complesso è una proposta ampia che abbraccia vari generi e cucine regionali non tralasciando nè mare nè monti. Anche la carta dei vini spazia lungo la penisola, ma noi siamo curiosi e scegliamo vini che provengono dall’Armenia e dalla Georgia, ben presentati dal servizio in sala. Il cestino del pane è vario, a ns giudizio però migliorabile. Lungo il percorso meglio i calamari del salmone un pò coperto dalle rape rosse, meglio le pappardelle dei frascarelli un pò troppo delicati, meglio la buona pernice cotta a puntino del rombo un pò troppo cotto. Il piatto comunque più interessante e originale ci sembra quello dei quadrucci ripieni di alici ben contrastati dal caprino e rinforzati nella persistenza dal battuto di ostriche, un bel piatto davvero. In cucina Andrea Impero con passione e impegno, dietro le quinte si alternano Marco Gubbiotti e Andrea Santilli. Come già visto nell’altro post, il locale fa parte di una struttura complessa e articolata di indubbio respiro e notevole potenzialità.
Tre piani di benessere gastronomico: ecco il nuovo Maritozzo nell’elegante quartiere delle ambasciate a Mosca. Sulla stessa strada troverete anche altri locali celebri, ma questo nuovo ristorante italiano si distingue per l’alto impegno di risorse: sotto la sigar room con la sua lounge confortevole, al piano terra negozi di lusso delle scarpe (primaria attività dei titolari), e un bellissimo caffè italiano. Il primo piano è quello che maggiormente attira l’attenzione: a sinistra la grande enoteca, dove si può anche mangiar eun menù semplice, a destra il ristroante gourmet, con la cucina completamente a vista. Dietro laboratori di pane, pasticcieria, servizi vari. Insomma un progetto completo che si avvale della consulenza di Ivan Pizzoni con due bravi chef italiani: Marco Gubbiotti e Andrea Santilli che si alternano, mentre Andrea Impero è il bravo chef resident.
Che piacere ritrovare Marco Gubbiotti , Andrea Santilli e Ivan Pizzoni di nuovo tutti assieme dopo la grande esperienza de La Bastiglia di Spello. Se l’alta ristorazione sembra soffrire, l’alta gastronomia va invece avanti. Un segno dei tempi. Come Luca Brasi (vedi il ns recente post) a Bergamo, ecco che a Foligno apre Cucinaa, un pò bottega, un pò take it away, un pò lunch veloce, ma corretto. Una formula aperta che funziona e che offre qualità non a pochi, ma a tanti. Bravi.