25 anni meritano una grande festa! Ed in effetti hanno fatto le cose in grande. La cena di gala lo testimonia per la cornice, l’eleganza, la partecipazione e la lunga serie delle portate. Un bell’incontro tra i JRE italiani che per l’occasione hanno invitato a cucinare i loro colleghi stranieri, e gli invitati romani (e non solo), con molti colleghi della stampa. L’associazione negli anni ha conosciuto turbolenze e divisioni (ma è la vita ad imporle), oggi però si presenta compatta ed unita, ed anche più numerosa. Questi i nuovi ingressi: Oliver Piras e Antonella Del Favero di Aga, Fabiana Scarica di Villa Chiara, Nikita Sergeev dell’ Arcade, Davide Maci di The Market Place. Salvo l’ultimo, tutti ex Emergente Chef! Un buon segno.
Andrea Sarri
Un locale che si conferma sempre ben ideato e gestito sotto tanti punti di vista, d’altronde la profesisonalità della coppia dei titolari (Alessandra in sala e Andrea in cucina) è fuori discussione. Lui è abile nel coniugare mare e orto dandogli un giusto tocco di accento ligure, Lei coordina la sala con occhio attento e sorrisi. I prezzi sembrano elevati, ma il menù degustazione (5 portate a 45 euro) è un invito imperioso che anche noi abbiamo seguito. E la cucina non delude, piena di sapori scattanti, che abbiamo apprezzato sopratutto negli antipasti e nel secondo, mentre i due primi, due paste ripiene, ci sono piaciuti di meno, con le due farce che passavano in secondo piano rispetto all’intingolo esterno. Però Sarri rimane un riferimento importante e da non perdere nel panorama ligure, tutto sommato fin troppo tranquillo.
Un bel locale davvero questo nuovo “Sarri” che Andrea e Alessandra hanno messo su in pochissimo tempo battendo ogni record. Siamo sul bel lungomare di porto Maurizio dove loro, infaticabili, in estate gestiscono un secondo locale sulla spiaggia. Lì o qui, starete sicuramente bene, gustandovi un ambiente fresco e giovanile, un servizio cortese ed una cucina in un certo senso esemplare. Non sarà, e non vuole essere, la cucina sofisticata e gourmet pensata per i dieci gastrofichetti d’Italia, ma è una cucina contemporanea, fresca, brillante, fatta di pochi elementi (tre o quattro, diversi per colore e sfumature sensoriali) che direttamente arriva nel palato e lo conquista per la sua franchezza. Andrebbe fatta assaggiare agli studenti perchè è un perfetto esempio di cucina didascalica, ma anche qualche noto chef imparerebbe qualcosa. Insomma non ci sarà forse il piatto memorabile ma è difficile alzarsi non lodando la sequenza piacevole che arriva sulla tavola, anche per il prezzo assolutamente corretto. Dopo tante lodi, segnaliamo il piatto secondo noi meno riuscito: i buoni tortelli di coniglio sovrastati da un condimento troppo forte e troppo abbondante.
21simo congresso dei JRE con una bella esposizione dei programmi ed eventi svolti, che ha toccato il punto più alto nella descrizione delle varie iniziative dedicate alla solidarietà. Poi è arrivata la presentazione della guida particolarmente apprezzata per il taglio divertente delle fotografie (anche se la diffusione è rimandata al numero di AD di aprile, dove sarà allegata). Ultimo atto ufficiale la presentazione del nuovo JRE: un JRE a tutto tondo, Paolo Trippini e il convegno di sole donne, tema l’imprenditoria femminile, che probabilmente è carente, ma forse al maschile andiamo pure peggio in questi momenti. Poi tutti nello splendido Palazzo Lana per la cena di gala organizzata con tema: il pranzo di Babette. Anche qui sole donne chef con grembiule e crestina, e gli uomini a servire al tavolo. Tutto sotto l’occhio vigile delle due Cristine al comando: Cristina Ziliani padrona di casa e Cristina Parizzi perfetta organizzatrice. Insomma un Congresso veramente al femminile.
Congresso JRE: la prima serata è quella che preferiamo, informale e allegra come si conviene tra giovani professionisti. Allietati dalla musica e dai vini, si assaggiano alcuni stuzzichini preparati da Paolo Trippini, nuovo ingresso nei JRE e da Grazia e Maurizio Rossi dell’Osteria della Villetta di Palazzolo, 4 generazioni di osti e la quinta (Jacopo) è in arrivo! che ci deliziano con delle ottime polpette e uno stracchino da ricordare. Grazie d’obbligo alla padrona di casa, Cristina Ziliani, che ha accolto con grande ospitalità la comitiva (compreso Ganache che ha debuttato con una pipì al centro del salotto!) e grazie a Cristina Parizzi al solito infaticabile organizzatrice.
Si entra nel vivo nella seconda giornata con il Congresso dei JRE, la presentazione dei nuovi associati: Alessandro Dal Degan, Leonardo Vescera, Giuseppe Iannotti, Pier Giorgio Siviero. Poi la sera a Guado al Tasso con i vini della splendida azienda degli Antinori e una cena toscana, preparata da Tomei, Stabile, Trovato, e Saporito, nella magia della pineta di Bolgheri al traamonto.
Bella idea quella dei JRE di fare una festa sulla spiaggia domenica sera, e sono stati anche fortunati nell’azzeccare la serata perfetta, per clima e serenità. Ben organizzata e gestita, con un grande lavoro da parte soprattutto della coppia Parizzi con Cristina infaticabile, si sono bevuti con grande allegria i vini di Antinori (quelli più leggeri e piacevoli, mentre per i grandi rossi è prevista la serata del lunedì). Momento emozionante quello del volo delle lanterne cinesi e poi ancora brindisi fino a tarda notte. E’ indubbio che i JRE si dimostrano forse l’unica associazione a resistere nel tempo e ad avere la forza di proporre contenuti che trovano largo consenso.
Ce lo ricorderemo questo generoso stuzzichino servito con un flute. Un vero dripping di gamberi di riviera, piccoli ma saporiti come non mai, con foglie di sedano a colore. Alessandra e Andrea Sarri da poco alla testa dei JRE, succedono al bravo e concreto Emanuele Scarello che ha ben lavorato per dare sostanza e affidabilità all’Associazione. Vedremo cosa questa elegante coppia saprà fare, tanti sono i progetti e qualcuno li riguarda anche da vicino: Agrodolce ad Imperia.
Emanuele Scarello e Andrea Sarri si passano oggi ufficialmente le consegne. Andrea, chef del ristorante Agrodolce di Imperia, guiderà per qualche anno quella che è comunque l’ associazione di cuochi più vivace d’Italia. Potrebbero fare di più? sono troppi o troppo pochi? è troppo nordista? sono mediamente troppo anziani? Sono tante le domande, ma alcune risposte arrivano: tra i nuovi JRE aumentano ad esempio le donne (Klugmann e Vitale) , che comunque sono sempre poche non solo nei JRE ma nell’universo della cucina professionale.