Nuova edizione di Taste, ancora più grande con il nuovo spazio esterno sul retro dove si svolgono i dibattiti. All’interno centinaia di espositori messi con grande stile, quello di Pitti Immagine. Ed in effetti è una bella immagine quella che ne viene fuori.
Angelo Troiani
Grande clamore pubblicitario e ovviamente grande folla per questa nuova edizione di Taste of Rome che ha sicuramente il merito di avvicinare al grande pubblico gli chef di più prestigio della Capitale. C’è anche una scuola di cucina, l’enoteca per vini anche importanti, mentre alcuni espositori sembrano lì solo per vendere e fare cassetta, motivo encomiabile certo, ma che stride con la sbandierata qualità dei contenuti.
L’area gourmet di Cooking for Art ha visto grandi chef stellati, esponenti dei JRE, chef che operavano nella Cucina Creativa e altri alla Cucina Tradizionale, il tutto affiancato da un corner dedicato alla pizza, una zona per la pasticceria e una per il gelato. Un vero e proprio giardino di cristallo dove si potevano gustare prelibatezze e conoscere segreti degli chef. Ecco una breve selezione di foto.
10 anni di Vinoforum e complimenti a Emiliano e Maurizio De Venuti che ogni anno propongono sempre nuove cose. La formula è collaudata e piacevole grazie anche alla primavera romana che sembra finalmente assestarsi. Siamo qui per presentare i 10 anni di Pandolea, l’associazione delle Donne dell’Olio portata avanti con determinazione e grinta dall’infaticabile Loriana Abbruzzetti. Un momento di allegria e poi in giro a salutare qualche amico.
Si apre una nuova scuola di cucina, un chiaro segno che il settore tira nonostante l’economia in crisi. A parlare e insegnare il cibo ci saranno chef bravi e famosi dell’ambiente romano, con in testa Angelo Troiani, un professionista bravo e serio, probabilmente oggi sottovalutato dopo l’ inizio folgorante, anni fa, e che trova ora forse la sua dimensione ottimale in questa ambiziosa struttura: oltre 800 mq alla collina Fleming di Roma. Siamo per altro a soli cento metri dall’Acquolina, guidata in tandem con Giulio Terinoni, anche lui coinvolto nella nuova avventura. Tra pochi giorni si aprirà anche Eataly all’Ostiense, così il panorama della Capitale nel settore sarà veramente articolato e importante (ricordiamo almeno la storica presenza della potente Ais romana e del Gambero Rosso).
Stessa famiglia di Urbana 47, con un pizzico di creatività in più. Siamo vicini a Ponte Sisto, in via delle Zoccolette, donde il nome: Zoc. Anche qui la lunga mano di Angelo Troiani e Giulio Terinoni in cucina, ma il progetto è ancora in gestazione, mentre l’ ambiente direi di no: vario, piacevole, casalingo, sicuramente riuscito e la formula è sempre la stessa: tutto è in vendita. La qualità dei prodotti analoga e i prezzi contenuti.
Via Urbana (e dintorni) è ormai diventata un punto classico del golavagando romano. Merito soprattutto di Tricolore, bar sfizioso e scuola di cucina, e di questo locale che ha acquisito subito fama per via dell’originale arredo (tutto è in vendita). Poi negli ultimi tempi, grazie soprattutto alla consulenza di Angelo Troiani e Giulio Terinoni, anche la cucina è migliorata.
Su iniziativa di Francesco Apreda (Imago di Roma) tantissimi cuochi stellati ( e non) si sono ritrovati sulla Scalinata simbolo della Capitale per vivere un momento comune e brindare ai 150 anni dell’Unità d’Italia. La ristorazione romana crediamo viva un ottimo momento, probabilmente non si è mai mangiato così bene negli ultimi 150 anni, è bene quindi farlo sapere in giro, e queste iniziative aiutano di sicuro!