Tradizionale cena delle 3 forchette con alcune novità. La prima riguarda la location, la grande sala dello Sheraton che cerca (e non ci riesce) di farci dimenticare la sede storica della Città del Gusto. La formula è innovativa, non più la cena placèe, ma i piatti ce li andiamo a prendere direttamente dagli chef che cucinano lungo il perimetro della grande sala. Una formula che velocizza il ritmo della cena, permette di scambiare qualche chiacchera con gli amici capitati ad altri tavoli, i piatti vengono raccontati dagli chef in prima persona e vengono anche facilmente digeriti grazie ai chilometri che si fanno. Due annotazioni, l’enorme palco è rimasto a lungo tristemente vuoto, e non capiamo perchè, gli assaggi erano tutti di buona o ottima fattura, ma il kiwi di Pier Giorgio Parini (siamo stati fortunati, abbiamo inziato da lui) ci ha aperto i polmoni con le sue note balsamiche e rinfrescanti che ci hanno accompagnato in dolce ricordo fine alla fine, bravo Pier Giorgio.
Antonia Klugmann
Due chef al femminile completamente diverse hanno reso ancora più intrigante la serata: la tecnica di Liù, attenta come pochi agli aspetti salutistici e agli equilibri dietetici delle ricette, e la passione di Antonia per i prodotti poveri dei suoi campi che raggiunge gli stessi obiettivi con la sua spontanea predilezione per l’armonia delle cose semplici e buone. Una bella serata accompagnata da ottima musica e buone bollicine.
La cucina di Antonia Klugmann
Venite tranquilli a scoprire quest’angolo di natura circondato da colline e vigne famose, ma soprattutto da un silenzio completo e dalla serenità del verde. Siamo ad un chilometro dal confine con la Slovenia ed è una bell’Italia quella che si presenta a chi arriva da fuori. Civile ed educata, come la bellezza pacata di questa saletta di pochi tavoli con cucina a vista dove Antonia e Romano Vi accoglieranno. Prima di loro scavalcherete l’orto, base concreta e dichiarata della cucina che declina verdure, fiori, erbe e tuberi ad ogni ricetta. Antonia la conosciamo da quando è nata (in questo settore), da quando ha improvvisamente abbandonato l’Università per intraprendere il nuovo percorso di cucina, da quando è capitata proprio qui vicino, a Ipplis, nell’elegante Baldovino, come semplice aiuto in cucina. Un’ascesa rapida e oggi per larga parte della critica è tra le donne chef più interessanti e di sicuro avvenire. Oggi che ha il “suo” locale, come Lei e Romano desideravano, eccola proporre il suo bel menù leggero e intrigante che con soavità originalità e finezza ci porta attraverso sapori, ricordi, accostamenti fortemente legati al territorio e alle scelte di Antonia. Lei non è vegetariana, nel menù la maggioranza di ricette contempla la presenza della carne o del pesce. Ma spesso è “presenza” da comprimario e non da protagonista. Pensiamo ai piatti con la rapa rossa, con il cetriolo, con la zucchina dove è sempre il componente vegetale che la fa da padrone. Piatti che meritano la citazione? Tanti, ma almeno ricordiamo zucchina e scampi, risotto e asparagi, topinambur e baccalà, friggitello e pompelmo, agnello e fragole. Ultimo plauso a Romano che ci ha deliziato con una serie di vini poco conosciuti di ottima beva, dal friulano di Sirch al Sacrisassi, dal riesling alsaziano Martin Schaetzel al pinot nero Antico Broilo.
La colazione di Antonia Klugmann
L’Argine di Antonia Klugmann non è solo un ristorante, ma anche camere e prima colazione. Le camere sono solo 4 al momento e due occupate dal personale. Semplici, fatte con un investimento misurato ma intelligente, sono gradevoli e aperte verso la natura che è intorno. La prima colazione è ben servita e curata, non c’è un dettaglio che non vada bene, ed è assolutamente da provare. Camera e prima colazione a 85 euro, è la migliore scelta che potete fare per scoprire, oltre alla cucina di Antonia, le bellezze del Collio che sono intorno a Voi.
Una bella serata allietata dallo champagne, dalla bella clientela che ha aderito e dai piatti di 4 donne chef che non si conoscevano a inizio serata e che ahnno subito solidarizzato con allegria e professionalità. Ogni mese una di loro sarà protagonista con Liù qui allo Sporting per una serata a 4 mani fino ad ottobre. Brava Lorenza che ha organizzato il tutto, a me è toccato l’arduo compito di occuparmi dello champagne!
ANDOS, associazione nazionale donne operate al seno, punta al pieno recupero delle donne colpite da questa purtroppo diffusa malattia. Il momento iniziale della serata è a loro dedicato, con un riuscito incontro e i primi assaggi delle donne chef, Maria Probst della Tenda Rossa di Cerbaia, Antonia Klugmann de L’Argine di Vencò, Giuliana Germiniasi del Capriccio di Manerba oltre a Liù chef ospitante.
Venissa con la a, al femminile come il suo vino e la sua cucina. Prima Paola Budel ora Antonia Klugmann, due donne del nordest, ambedue brave e determinate nel seguire la propria strada. Antonia è forse più forte di carattere e vedremo se saprà gestire da novembre il suo nuovo ristorante sul Collio e in contemporanea sovraintendere Venissa dove rimane la brava Arianna. Il posto è da favola, ideale per una fuga a due e per dimenticare il quotidiano. I vini di Bisol scandiscono una sequenza di piatti che ci conferma le doti di Antonia: una cucina di grande ricerca sui profumi dell’orto, anche di quelli meno conosciuti, che difficilmente va in sovraesposizione alla ricerca dei contrasti, ma tende più spesso ad offrire una sequenza di sfumature. Una cucina naturalmente elegante, aggraziata ma non ricercata nella presentazione, pervasa inoltre da una diffusa originalità di pensiero, cosa ormai rara in giro. Non sempre c’è il colpo d’ala che rende il piatto indimenticabile, però è anche difficile trovare quello non riuscito. Questa volta sugli scudi mettiamo il fiore di zucchina, i garusoli, la gallinella e il gelato alla camomilla, il segno meno alle triglie e alle animelle un pò dolciastre, e alla meringa finale un pò stancante.
Grandi chef questa estate a Les Paillottes, il bel ristorante sulla spiaggia di Pescara con Davide Pezzuto in cucina e Andrea La Caita in sala. Grazie alla volontà di Filippo Antonio De Cecco si è potuta realizzare una sequenza di grande prestigio: venerdì scorso ha iniziaito Heinz Beck e ora a seguire ogni venerdì di luglio e agosto: Gennaro Esposito, Moreno Cedroni, Antonia Klugmann, Valeria Piccini, Lorenzo Cogo, Davide Pezzuto, Salvatore Tassa, Mauro Uliassi e concluderà nuovamente Heinz Beck con una serata di gala domenica 1 settembre.
Mettere in fila Heinz Beck, Gennaro Esposito, Moreno Cedroni, Mauro Uliassi ed altri ancora
Heinz Beck sarà il prima, venerdì 28 giugno, poi a seguire: Gennaro Esposito, Moreno Cedroni, Antonia Klugmann, Valeria Piccini, Chicco Cerea, Lorenzo Cogo, Davide Pezzuto, Salvatore Tassa, Mauro Uliassi ogni venerdì, nell’ordine, di luglio e agosto. Chiuderà nuovamente Heinz Beck domenica 1 settembre. Queste cene d’estate sull’elegante spiaggia delle Paillottes, saranno precedute da un incontro con lo chef all’ora di pranzo. Non è stato semplice mettere in fila tanti chef così famosi, ma alla fine ci siamo e la settimana prossima si inizia. Ieri mattina conferenza stampa di presentazione del progetto.
L’effetto partita (nel vicino Stadio Olimpico) ha complicato un poco la giornata, che comunque ha avuto un pubblico attento che ha apprezzato straordinari protagonisti, una serie di ricette belle ed eleganti, a conferma che la cucina di montagna oggi è molto più evoluta di quello che la gente pensa.