Ro World, il mondo di Ro è un investimento importante. La parte grossa sarà l’Hotel che aprirà con il nuovo anno, ma già sono stati aperti i servizi di ristorazione. Fronte strada è il grande e bel bar pasticceria che si avvale della consulenza dell’esperto Antonino Maresca coadiuvato da Carmen Peluso, mentre sul retro con ingresso anche separato troviamo il ristorante. A gestire è Giuseppe Tufano con a fianco l’inseparabile (sono cresciuti insieme) chef Francesco Franzese, giovane intraprendente esperto. La brigata è già imponente rispetto ai canoni italiani, sia in cucina dove Franzese è coadiuvato da Vincenzo Ruggiero, sia in sala affidata ad Alfredo Manzoni con Giuseppe Galasso sommelier, Yumi Nuzzolo e Mario Vinciguerra assistenti. La brigata di cucina si muove con scioltezza e dà spettacolo dietro la grande vetrata e anche il servizio di sala si muove elegantemente in una sala lucida, d’effetto, un pò da discoteca, ma funzionale ed accogliente. La cucina di Franzese punta dritto verso un “confort food” impreziosito dalla buona materia prima utilizzata, dalla cura portata nella presentazione, da qualche tocco ad effetto che in genere riesce nello scopo. Più che l’umami si avverte una frequente rincorsa del sapido (che non è il massimo da un punto di vista salutistico), ma è comune nella zona. Da lodare il gran pane, il bello e articolato benvenuto iniziale, ma tutta la sequenza è su un livello apprezzabile con solo il granchio un pò troppo sbilanciato sul dolce e a proposito dei dolci, sono buoni, ma un pò troppo da pasticceria.
Antonino Maresca
A causa di una defezione all’ultimo momento, la selezione Emilia Liguria è più sottile: solo 3 concorrenti in gara: Pietro Montanari della Cesoia di Bologna, Christian Fava della Magnolia di Cesenatico, Jorg Giubbani dell’Osteria Capocotta di Sestri Levante. Tutto sommato se la giocano bene e vince per pochi voti Christian Fava grazie soprattutto ad un elegante rigatone ripieno con salsa al pistacchio.
Il riflesso del neon copre un poco l’ Ipad incastonato nello speciale “piatto di supporto” che sostiene il dessert. Il video racconta illustra e spiega il non semplice dessert che Antonino Maresca, il bravissimo pasticciere del Mosaico, ha preparato e servito accanto all’Ipad.
E in piedi siamo anche noi ad applaudire una pasticceria che non teme confronti. Occhio a Antonino Maresca, giovane di 30 anni, pasticcere al Mosaico sotto l’ occhio attento di Nino di Costanzo. Una sequenza emozionante: