La presentazione della guida Michelin è sempre una grande festa. Le stelle che cadono purtroppo non fanno notizia, mentre è gran festa per i nuovi arrivi. In larga parte sono giovani e quasi tutti transitati nel nostro premio Emergente Chef, motivo di più per sentirci orgogliosi.
Abbracciamo così tanti giovani che vedono coronare la loro carriera, da Franzese a Cilenti, da Bellingeri a Giubbani, da Biafora a Manduria e altri ancora.
Due doppie stelle, sempre troppo poche secondo noi rispetto alle aspettative di tanti bravi monostellati, ma almeno sono di quelle pesanti e ambedue meritate: Iannotti al Kresios e Giovanni Solofra a suggellare il trionfo della Campania.
Felici loro, ma un pochino anche noi, per i tanti riconoscimenti che i nostri giovani emergentei hanno raccolto.
Antonio Santini
E Paul Bocuse amava radunare intorno a se i migliori chef del mondo, ed ogni volta in occasione del Bocuse d’Or si rinnova l’invito e accorrono da tutto il mondo. Quest’anno ricorre il 30 anniversario del Bocuse d’Or e l’evento ha grande risalto. Sono circa 200, da tutto il mondo, con la Francia ovviamente in prima fila, e in queste occasioni sfoggia tutta la sua grandeur. L’Hotel de la Ville è addobbato a festa, sei chef coordinati da Michel Guerard hanno l’onore di cucinare per i Grandi Chef convenuti e tra questi è Riccardo Monco dell’Enoteca Pinchiorri, un bel privilegio davvero. Notiamo che ognuno di loro ha una sala a dipsosizione per la preparazione e qui si cucina tranquillamente anche tra velluti e specchi, altro che in Italia! Cena per 320 ospiti nel grande salone tra candelabri e continui e suggestivi cambi di colore. Chapeau!
E? sempre un bel momento conviviale quello della cena dell 3 forchette che non manchiamo mai (o quasi). Sia per rispetto ai colleghi del Gambero Rosso, sia perchè la formula è azzeccata: non un’interminabile cena di gala, ma il divertimento di girare tra la decina di postazioni affacciate sulla grande sala per scegliersi i piatti evitando le code. Visto i nomi dei presenti è poi difficile sbagliare, ricordiamo almeno, tra i piatti assaggiati, il gran pane di Valeria di Caino, l’ostrica di Taverna Estia e l’ottima pasta e ceci di Pascucci.
Bella festa quella organizzata in cantine Bellavista per festaggiare i 70anni di Enzo Vizzari, una vera icona della critica gastronomica, un personaggio a tutto tondo che da oltre 30 anni è uno dei pilastri di questo misconoscuto mestiere. Una serata dove tutto è stato eccellente: la rosa degli invitati, ben calibrata su un numero giusto, il buon (anzi ottimo) bere grazie all’immensa disponibilità della cantina privata di Enzo, la sfiziosità delle ricette preparate per l’occasione da chef di calibro consolidato. Insomma siamo stati più che bene, grazie Enzo!!!
Curioso vedere tanti cuochi che parlano della sala, ma è indubbio che avvertono il problema e sanno che è lì che si gioca il futuro dell’alta ristorazione (in quella media o bassa secondo noi il problema ormai non si pone nemmeno più). A convocare tanta bella gente ci ha pensato le Cantine Ferrari con la sua scelta di creare un premio specifico nel quadro delle classifiche internazionali dei 50 Best. Una serie di interventi interessanti che spaziano dalla Bocconi al Clovis Club di Londra e che si chiudono con l’intervento di Gualtiero Marchesi. Applauditissimo Antonio Santini, sarà lui a vincere per primo? Se lo meriterebbe a furor di popolo.
“La ristorazione è un settore portante dell’intera economia italiana” queste le parole di Lamberto Mancini dal palco di Cooking for Art di fronte ad una platea gremita di chef e ristoratori. L’ultima giornata di Cooking for Art ha fatto registrare un pienone da mattino alla sera grazie alla grande risposta della ristorazione del nord. Sono venuti in tanti, da Sella Nevea, Malga Montasio, che ringraziamo per la forma di formaggio, a ristoranti noti in tutto il mondo e qualcuno lo vedete nelle immagini seguenti. Un momento particolare? Paolo Lopriore con i due giovani chef, top di domani: Marco Ambrosino e Oliver Piras. Altro momento particolare: Antonio Santini con Raffaele e Massimiliano Alajmo che ci hanno parlato del progetto “tavola trasparente!
Si inaugura il Padiglione del Vino coordianto dal Vinitaly con anche un convegno dedicato al vino nella ristorazione. A parlare 4 noti chef, come Beck, Oldani, Santini, Romito e alcuni colleghi. Presenta Riccardo Cotarella, che presiede il comitato scientifico del padiglione, conduce il dibattito Enzo Vizzari. Dai Cantarelli ad oggi da Colombari al vino italiano nel mondo, si affrontano i vari temi con una carrellata di interventi sintetica e ben descrittiva,
Cooking for Art Milano ha occupato il nostro sito facendo slittare alcuni altri avvenimenti ai quali abbiamo partecipato. Proprio la sera prima del nostro evento si sono festeggiati i 60 anni della Michelin, che oggi andiamo a riproporVi. La serata praticamente perfetta è andata in onda alcune sere fa per festeggiare i 60 anni della guida Michelin. Un’ambientazione coinvolgente, champagne e brunello in abbinamento ai piatti presentati de visu in 8 box direttamente da tutti gli 8 tre stelle d’Italia per la prima volta insieme a cucinare. Un grande evento svolto ad alto ritmo, senza inutili attese, con la possibilità di scambiare opinioni e commenti. Una bella lezione di stile da parte della Michelin.
30 anni di Soste e in 30 anni l’Associazione ha indubbiamente rappresentato il meglio della ristorazione italiana. Ne hanno fatto parte praticamente tutti, anche se magari qualcuno è entrato ed uscito. In questi trentanni forse si sarebbe potuto fare qualcosa in più per valorizzare la cucina italiana, ma almeno questa volta si presentano con un libro completo ed originale che fotografa al meglio lo status attuale.
Un Gaja rilassato e in vacanza ci ha fatto trascorrere una simpatica e informale serata maremmana. Per scoprire anche che in Maremma eravamo proprio in tanti in questo agosto.