Siamo nel quartiere top di Pechino, di fronte è il Four Seasons (dove tra l’altro lavora Aniello Turco, ottimo chef italiano), accanto il miglior ristorante di Pechino, Xin Rong Ji, tre stelle con un ottimo rapporto prezzo qualità. Il Bulgari Hotel è elegante, non massiccio come altri alberghi, contenuto (per la Cina) nelle dimensioni, solo un centinaio di camere e un ristorante, Niko Romito, come per altro negli altri alberghi Bulgari in giro per il mondo. Grande è l’eleganza del contesto, minimale la mise en place, curato il servizio, bellissimo il bar con un banco degno di lode, e ben attrezzato, dove conosciamo il giovane e bravo direttore: Antonio Saponara. Il menù ripropone alcuni piatti classici di Niko (come ad esempio l’antipasto italiano) e si concede con misura qualche libertà. La linea è quella del “confort food”, piatti classicheggianti, ma ben eseguiti, basati su ottime materie prime, privilegiando quelle che piacciono comunque a tutti (astice, caviale, gamberoni ecc..). Il tutto ben eseguito, visto anche comunque le difficoltà dell’ambiente che ha le sue regole (esempio pasta non troppo al dente e senza sale, cotture non troppo spinte cercando di evitare caramellizzazioni e così via) da Riccardo Delgrossi e Antonio Borriello che abbiamo appunto conosicuto per l’occasione. Il piatto migliore? I sontuosi spaghetti con gamberi rossi, direte che è facile, ma comunque erano buonissimi. Meno ci ha convinto invece un dessert alle castagne un pò monotono e senza contrasti evidenti.
Attilio Marro
Epicurea è un’intelligente rassegna di chef stranieri, scelti da Andrea Petrini tra i più giovani, interessanti e creativi. Una vera occasione per conoscere stili e tendenze di cucina di tutto il mondo, una rassegna voluta da Attilio Marro, uno dei nostri migliori direttori d’albergo. Sere fa è stata la volta della cucina peruviana, sicuramente tra le più interessanti in senso assoluto, e protagonista il suo chef forse più rappresentativo, Virgilio Martinez del Central di Lima, quotatissimo nella 50 Best Restaurants, che da qualche tempo opera anche a Londra. Siamo all’Hotel Bulgari di Milano, nella bella sala con vista sul parco, tra bella gente e qualche collega. Ad assistere Virgilio e la piacevole moglie Pia, la brigata dell’albergo guidata da Roberto Di Pinto. Proprio Roberto apre il menù con una buonissima ostrica con granita, e poi scorrono i piatti di Virgilio, ricette eleganti, leggere, molto colorate, piene di sapore. Ricetta dove a volte l’ingrediente principale va in secondo tono un pò coperto dal contesto, ma dove il gusto complessivo è molto ben centrato. I piatti migliori? l’avocado brasato con quinoa e la carne wagyu, il meno brillante a nostro parere il dessert al cacao.
Serata elegante all’Hotel Bulgari con un bel parterre e soprattutto l’occasione di assaggiare i piatti di uno chef italiano bravo e poco noto: Luca Fantin. E’ a Tokyo da 5 anni, ha preso la stella Michelin, forse se ne merita due, ma si sa che questa guida con noi italiani è particolarmente severa. In trasferta, e nella piccola cucina dell’Hotel Bulgari è un’impresa fare altissima qualità, ma Luca ce la mette tutta e alcuni dei suoi piatti sicuramente meritano l’applauso. Interessante la serie degli appetizers iniziali, buona la sequenza cucinata con l’insalata di verdure e la carne in primo piano.
L’albergo è affascinante e anche l’aria che si respira all’interno, a cominciare dal bar, uno dei migliori del genere, dove tra stuzzichini e volteggi di bicchieri si passa una mezzora elegante e frizzante al tempo stesso. Il ristorante sembra quasi andare in controtendenza, con una proposta volutamente semplice, quasi disadorna (a volte un pò troppo, pensiamo al pur ottima tartare), che punta alla sostanza, alla leggerezza, alla solidità della tradizione italiana. Obbiettivo raggiunto ad esempio nei deliziosi totanetti e puntarelle, un pò meno in un pesantissimo risotto con bisque, mentre le tagliatelle al ragù di capriolo proprio leggere non sono, ma travolgono piacevolmente con la loro opulenza.
L’hotel Bulgari, presente a Bali Londra e Milano (e altre aperture sono in programma), ha una vocazione internazionale e lo vuole sottolineare anche in cucina. Qui c’è il bravo e ancora poco noto ((perchè è arrivato da pochi mesi) Andrea Ferrero e forse anche per farlo conoscere meglio in autunno si organizzeranno una serie di serate con alcuni chef emergenti ma già noti provenienti anche da lontano. “Epicurea” questo il nome della rassegna che si avvale del Knowhow di Andrea Petrini, il critico italiano forse più esperto a livello di cucina internazionale. Ieri a Milano la presentazione dell’evneto con tre dei 6 futuri protagonisti.
Cioccolatini preparati al momento ed altre squisitezze preparate da Elio Sironi, chef dell’ Hotel Bulgari a Milano, hanno allietato la presentazione della guida Metedivine. Sono venuti in tanti, segno che Metedivine incuriosisce davvero!
Cena in omaggio ad Alain Ducasse giunto a Milano per partecipare a Identità Golose. Elio Sironi, chef del ristorante, si è ben destreggiato con una serie di “piccoli morsi” , in realtà crudità di pesce, che accontentano un pò tutti in queste occasioni , e sfoderando poi come piatto forte uno straordinario maialino sardo.