Si estende la catena di ristoranti Daruma e assume sempre maggiore identità. Evoca il Giappone, ma non dimentica l’Italia e cerca di fondere i due generi non dimenticando la qualità degli ingredienti e non scivolando nella confusione di stili. Ad agevolare l’operazione è il talento indubbio di Bruno Barbieri, che forte di 35 anni di esperienze culinarie di vario genere può con disinvoltura affrontare l’impegno. Godibile il salmone, un pò troppa arachide nel tonno, e decisamente buoni gli spaghetti freddi alle alghe che hanno avuto solo la sfortuna di essere mangiati in una giornata di maggio che pareva di essere a novembre.
Bruno Barbieri
Giovani cuochi in gara provenienti da varie regioni d’Italia, ed ovviamente la cosa ci attrae ed eccoci in Giuria al Palafiori di Sanremo. La gara è organizzata in coincidenza e contemporaneità del festival per ricordare a tutti che il buon cibo rimane sempre un punto di riferimento quotidiano importante.
Anno di cambiamenti per gli ex del Trigabolo. Bruno Barbieri ha lasciato Villa del Quar (diretto in SudAmerica?), Igles Corelli lascia le Tamerici per la Toscana (a Pescia, aprirà ATMAN in piazza Roma con Paolo Rossi), anche i fratelli Leoni (Marcello qui sopra nella foto) si muovono (di poco, rispetto ai primi due). Lasciano il Sole di Trebbo per la nuova struttura dell’ Unipol a via Stalingrado, poco distanti dalla Fiera e dalla tangenziale. Si chiamerà, ovviamente: I LEONI! Auguri.
Qui sopra le (ottime) lumache di Enrico Bartolini, un tempo al ristorante Le Robinie.
“Papà non faccio più giurisprudenza, divento invece cuoca”. Non sappiamo cosa il padre le abbia risposto, sappiamo solo che alle parole seguirono subito i fatti.