Doveva essere un aperitivo e alla fine abbiamo avuto un lungo menù degustazione non disponibile in genere al wine bar, ma solo al ristorante gourmet (Molin a Cavalese). Una serie di assaggi di assoluto livello che confermano non solo la valenza dello chef, ma anche l’interessante evoluzione: sempre più presente il territorio con le sue erbe muschi e sentori, sempre più intrigante il risultato. Tutto più che buono con la coda in basso e lo straordinario gelato alla corteccia a chiudere la bell’esperienza. Bravo Gilmozzi, una delle migliori cucine dell’intero arco alpino.
Bruno Felicetti
Emozionante ritrovarsi in questa VIP Lounge sospesa sulla pista del salto dal trampolino in val di Fiemme! E mentre alle nostre spalle gli atleti si esibiscono con salti e velocità da capogiro (quasi 100km all’ora), chef e campioni dello sport si alternano ai fornelli per dimostrare a tutti che anche la cucina, come lo sport, unisce.
Due settimane di sci di fondo in val di Fiemme. Nelle gare andiamo male, ma ci riscattiamo a tavola: alla sera il villaggio di Campagna Amica della Coldiretti viene preso letteralmente d’assalto, si alternano nelle due settimane le regioni d’Italia offrendo un bello spettacolo di varietà di prodotti e ricette tipiche. Non semplice la gestione del tutto, il merito è sicuramente di tanti, e lode in particolare a Graziano Lozzer che si è veramente impegnato al riguardo.
Si presentano a Roma i mondiali di sci che si terranno nel prossimo inverno in val di Fiemme. Verranno sportivi e giornalisti da tutto il mondo, speriamo che sia anche una buona occasione per presentar loro un assaggio dei prodotti e delle ricette del nostro bel Paese. Il buffet preparato dal giovane e bravo Stefano Tait era sicuramente da lodare.
E dopo il breve showcooking degli aperitivi, ecco la cena di gala in prigione. Si, nelle segrete della Casa della magnifica Comunità dove si è svolto l’evento, sono stati posizionati i tavoli e serviti i piatti. Le prigioni hanno vissuto da vicino la Controriforma successiva al congresso di Trento come racconta la targa che ci ricorda le orribili stragi della Caccia alle Streghe. Oggi con la serenità di questa valle e la bellezza del palazzo si fa fatica a pensare a quei tempi bui e ci godiamo invece le comodità e gli scorci suggestivi di questo luogo. 4 chef per 4 piatti presentati due a due, con un ottimo ritmo e un finale tutto dolce di deliziosi dessert accompagnato dalle birre e dalle grappe a chilometro zero.
Sullo sfondo lo scenario delle montagne e sul palco sfilano i territori. C’è molta affluenza, ordinata, il pubblico segue le prenotazioni e le presentazioni dei vari territori. La montagna attrae e avvince, è sinonimo di natura, di pulizia di vita, di qualità sociale e per noi anche di qualità gastronomica. Cooking for Art al Palazzo delle Esposizioni Open Colonna ieri oggi domani.