Sala Cavour, stavolta ci sono tutti o quasi per assistere alla presentazione ufficiale degli Ambasciatori del Gusto. La parola “Italiani” è sparita, in compenso è arrivato il nuovo logo. Tante belle parole e tanti progetti, l’importante, come ha sottolineato giustamente Carlo Petrini, è che una volta usciti dalla bella sala, non finisca subito la voglia di fare. Non sarà facile, perchè i personaggi sono tanti e con tante storie differenti da raccontare. Ma è anche vero che nella vita bisogna provarci e anche noi ci proveremo.
Carlo Petrini
Confortata da un clima perfetto, è andata in onda la manifestazione perfetta: tutta la cttà coinvolta e la risposta è stata eccezionale in termini di numeri e partecipazione. C’era ovviamente la parte “mercato” che sapeva a volte un pò di sagra, ma mille erano iniziative legate ai temi di Terra Madre un pò ovunque. Un grande sforzo di tanti, ma anche un bel successo davvero.
Dino De Bellis è da anni noto ai golosi romani per il buon lavoro fatto a L’Incannucciata, ora è qui da un paio di anni dove l’ha raggiunto il giovane Mirko. Il locale è raccomandabile per vari aspetti: l’insolita location all’interno di un grande negozio di mobili collocato dentro un finto Castello che si fa notare anche dai più distratti passanti, un arredo accattivante che è anche in vendita e in effetti spesso si rinnova, una piccola carta di vini dove prevalgono i vini estremi, un menù abbastanza corto ma che riesce a dare vari percorsi alternativi. Insomma un locale intelligente e in linea con i tempi ed infatti è pieno, altra cosa purtroppo insolita. Hanno voglia di emergere e crediamo se lo meritino pure, i piatti escono puliti, con uno stile attuale, di buona fattura. Manca ancora un quid, a volte un tantino di rischio, a volte un abbinamento che non torna, a volte una carenza tecnica, ma Dino è attento e Mirko spinge con la sua giovane età: li terremo d’occhio, penso che si daranno da fare. Il piatto migliore? un buon baccalà in sapiente brodo di prosciutto, il meno convincente? i tortelli affogati nel caciucco e un millefoglie frettoloso.
Era tempo che non lo sentivamo parlare e devo dire che non ha perso lo smalto. La sua presentazione dell’evento Salone del Gusto Terra Madre è stata esemplare, l’unico peccato, di fronte a poche persone convenute nella sala conferenze della Stampa Estera a Roma. Uno che si è inventato e ha portato avanti due idee come Slow Food e Terra Madre, ha un posto nella storia e nel cuore di chi ama questo mondo.
Si presenta a Roma la nuova guida dei vini di Slow Food, con tutto lo staff dirigenziale presente a cominciare dal suo storico e carismatico fondatore: Carlo Petrini.