C’era grande attesa per Emergente Sala e crediamo che il risultato sia stato più che positivo. Lorenza Vitali aveva selezionato con cura i 5 concorrenti (tutti del Nord), e la scaletta è stata ben rispettata: prima una prova orale, con interventi a tema libero ed obbligato, poi la prova della carta dei vini con vari errori inseriti da decifrare, poi la prova pratica al ristorante Lume dove i 5 concorrenti hanno servito al tavolo e hanno affrontato ostacoli programmati. Successo anche per la presenza di ospiti e giurati di grande caratura: da Luca Gardini a Ivano Antonini, da Roberta Schira a Alessandra Veronesi e tanti altri che hanno contribuito a creare un’atmosfera di viva partecipazione all’esame in atto. Un plauso ai 5 concorrenti: Alessio Sberna del la Lepre a Desenzano, Stefano Panzeri de La Terrazza del Gallia di Milano, Elisa Giachino di Piazza Duomo di Alba e ai due vincitori, Carmilla Cosentino di La Rei del Boscareto e Luis Diaz del Seta del Mandarin di Milano. Grazie dovuto agli sponsor: Cecchi, Kimbo, Consorzio del Morellino, La Granda. Un grazie al contributo di Toscobosco per il tartufo e Philarmonica per lo champagne e soprattutto alla brigata del Lume coinvolta in un evento che forse non si aspettavano così complesso.
Claudio Amadori
Il locale è bellissimo con gran vista sulla vallata, ampio ed elegante, si presta anche come sede di eventi. Si è sempre mangiato bene, prima con Omar Casali e adesso con Gianluca Gorini, miglior chef emergente del centro Italia lo scorso anno, da qualche mese arrivato qui in Romagna. Gianluca è un gran lavoratore di ottime basi tecniche, è probabilmente il miglior allievo di Paolo Lopriore e si è poi ulteriormente maturato con Bracali. Qui ancora deve approfondire la conoscenza del territorio, ma già offre un menù indubbiamente complesso e articolato che ne evidenzia le qualità, la conoscenza di un ampio ventaglio di prodotti, la varietà di temi e combinazioni che è in grado di affrontare. In alcuni casi abbiamo avvertito un eccesso di condimento o qualche contrasto un pò sfuggito di mano, ma l’impressione finale è più che buona. I piatti migliori ci sono sembrati i calamari, l’incisiva salsiccia con cremoso di parmigiano e il buon dessert al rabarbaro, mentre meno convincenti le linguine troppo intense, il coniglio e le triglie un pò sovrastate dalle varie salse.
Si moltiplicano, ed è un bel segno, le iniziative di solidarietà ai terremotati, in particolare ai ristoranti che sono stati danneggiati. Oggi è il gran giorno di Bologna, dove al ristorante Leoni si alterneranno molti chef giunti da ogni parte, specialmente dall’Emilia. Venerdì sera si è svolta la cena romagnola organizzata dalle Giare di Montiano, che vi raccontiamo nelle immagini a seguire, con Parini, Raschi, Liuzzi, Agostini, Casali. Martedì 17 luglio sarà la volta degli chef della Capitale, da Beck a Troiani, da Genovese a di Giacinto che cercheranno di raccogliere fondi negli ampi spazi di Atlas Coelestis.
Grande senso estetico, supportato da una solida base tecnica: Omar Casali,lo chef de Le Giare a Montiano, è ancora motlo giovane, ma di interessante potenzialità se saprà proseguire con la giusta misura. Godetevi queste due ricette, non solo sono bellissime da guardare, ma anche molto buone.
Non sappiamo se questo cotechino sia più bello o più buono. Ma anche il successivo crudo convince per il lato estetico e per la sua bontà. Autore Omar Casali, che se continua così, andrà sicuramente lontano. Ristorante Le Giare a Montiano.