Una bella giornata quella di mercoledì scorso all’Academy IRCA. Questi i giovani talenti in gara: Arianna Perotti di Senso Ristorante Hotel Eala*****L a Limone sul Garda (BS), Irene Tolomei già Villa Crespi** a Orta San Giulio (NO), Maicol Vitellozzi del ristorante Del Cambio* a Torino, Alessandro Moretto del ristorante Ottocentodieci Hotel Eridano San Nazzaro dei Burgundi (Pv), Marta Biccai del Caveau di Tradizioni (Mi), Gabriele Palumbo di Paca Ristorante a Prato (Po), Debora Vella del Dolce Locanda Perbellini (Verona), Corinne Colacicco del Ristorante Giudice (Torino). 5 ore di preparazione nell’attrezzatissimo laboratorio dell’Accademia, poi i dolci sono stati presentati alla giuria. Questi i 3 finalisti: Irene Tolomei, Maicol Vitellozzi, Debora Vella. Il vincitore assoluto sarà comunicato il 7 dicembre. Ringraziamo IRCA per la perfetta organizzazione, e i vari sponsor del bere e del food: Acqua Egeria, Marchesi De Cordano, Mongioia, Club Kavè, Armatore, Consorzio del parmigiano reggiano, Malandrone di Minnelli, Sant’Orsola, Marco D’Oggiono e ancora Edoardo Freddi e Fabio Birondi di IRCA per come hanno seguito e supportato i vari ragazzi. L’evento si è concluso a Villa Vinciguerra, la splendida struttura aperta alla ristorazione di Ilario Vinciguerra che ha proposto una serie di fingers salati che si sono aggiunti ai fingers dolci dei concorrenti.
Consorzio del Parmigiano Reggiano
Sara Scarsella è la terza finalista della Selezione Centrosud di Emergente Chef
Sara Scarsella di Sintesi ad Ariccia vince la terza batteria e sarà quindi finalista alla FInale di Emergente Chef (che si svolgerà ad inizio 2022). Le sue ricette: tubetti rigati affumicati con sedano rapa e nasturzio e dumpling di maiale con sedano fermentato e brodo di guanciale. Non è stata facile in quanto a ridosso è arrivato Onofrio Pagnotto di Tenerumi del Therasia Resort alle isole Eolie con due eleganti ricette. Gli altri e comunque bravi concorrenti sono stati: Mattia Di Cori di Acqua Bulle un nuovo ristorante a Nemi, Claudia Capparella di Aroma a Palazzo Manfredi a Roma, Daniele Senis di Cucina Eat a Cagliari, Maicol Pasquali di Da Sebastiani a Ortezzano nelle Marche. Presente in giuria anche Alma, scuola di cucina internazionale alla Reggia di Colorno dove il 9 ed il 10 ottobre verrà disputata la Selezione Nord di Emergente Chef.
Prima giornata della Selezione Emergente Chef Centrosud a Vinoforum. Nella prima batteria (il Sud) Vince Francesco Lorusso di Bramea a Palazzo San Gervasio con due bei piatti (i lumaconi di Pastificio dei Campi nappati e il riso Passiu con tamarindo china e cinghiale). Ma bravi anche gli altri partecipanti: Danilo Stinga di Casa Mele a Positano, Pietro De Martino del Relais Blu a Massalubrense, Michele Lauria di Ricordi di Salerno, Franesco Cardace di Hyle di San Giovanni in Fiore che ha ricevuto una menzione speciale. Nella seconda batteria (il Centro) vince Matteo Morbini con le candele spezzate olio al sedano e alici e le costine di mangalika con miso ai fagioli. Matteo è lo chef di un nuovo ristorante a Lucca, Olio su Tavola. Gli altri partecipanti: Alexandru Nicolae Iuga di Mater a Moggiona, menzione della giuria, Nicola Gargani del Giglio di Lucca, Giuseppe Amato di Caino e chiude Roberto Di Crescenzio di Andreina a Loreto. Questi ultimi due chef hanno presentato belle ed eleganti ricette. Oggi terza batteria, il Lazio
Un’idea originale: far giudicare una volta tanto i clienti dallo chef invertendo così le parti. Un gruppo di sponsor di altissima qualità che hanno con entusiasmo sposato l’idea: in primis il Pastificio dei Campi e Tartuflanghe e man mano si sono uniti la Smeg, il Caffè Moak, i vini della Tenuta Setteponti, e per la Finale il Consorzio del Parmigiano Reggiano con il caseificio Montecoppe, Olitalia, Sommet Education, Villa Franciacorta. Un successo dovuto agli chef protagonisti dei sei incontri: Daniele Lippi de L’Acquolina, Francesco Franzese del RO World, Nikita Sergeev de L’Arcade, Pasquale Palamaro dell’Indaco, Daniel Canzian dell’omonimo ristorante a Milano, Matteo Metullio del Piccolo di Trieste. Tutti chef che in passato sono passati per Emergente Chef quando non erano ancora così noti. Ad ogni incontro lo chef protagonista ha scelto 5 suoi clienti premium che si sono messi in gara realizzando un piatto di pasta con gli ingredienti da noi mandati (ed altri di libera scelta). Abbiamo avuto così 6 vincitori e nel frattempo in questi mesi per fortuna la pandemia ha avuto un decorso favorevole.Così abbiamo pensato di fare la Finale in presenza e ci siamo ritrovati ieri al St Regis di Roma con 5 finalisti: Elena Joan, Filippo Passariello, Andrea Pedeferri, Lucia Barletta, Roberta Canfora e una sola defezione, il cliente abbinato a Canzian di Milano. Ci siamo divertiti, in un pranzo di assaggi che è stato festoso ed interessante con i finalisti che hanno presentato ricette sensate ed alcune anche ben presentate. La giuria composta da Daniela Amadei, Andrea Pascalucci, Riccardo Squillace ha premiato Andrea Pedeferri da Trieste (selezionato da Matteo Metullio) con una premiazione che si è svolta nella bellissima Show Room romana della Smeg. Si chiude così un piccolo ciclo che ci ha accompagnato in questi tristi mesi, con un forte segnale di ripartenza e fiducia. Grazie ancora a tutti, chef, sponsor, clienti che l’hanno sostenuto per arrivare al brindisi finale. Visto il successo, di sicuro ci riproveremo!
E’ forse il prodotto più conosciuto e amato nel mondo, simbolo dell’eccellenza dell’agroalimentare italiano, ed è quindi logico che si punti in alto, come in questa terrazza di Aroma, del Palazzo Manfredi, che guarda da vicino il Colosseo. Per l’occasione un tavolo importante, e una serata particolare dove il parmigiano reggiano ha dato vita ad un menù utilizzando tre stagionature differenti: 42 mesi per l’antipasto, 36 per il primo, 24 per l’agnello in una serie di ricette ben presentate dal bravo Giuseppe Di Iorio. Una serata arrivata in un momento delicato, con gli alberghi di lusso che soffrono per la carenza del turismo che viene da lontano, ma con alcuni, come questo, che hanno riaperto e con coraggio danno il buon esempio. Noi siamo poi legati ad Consorzio di anni di collaborazione e ci ha fatto veramente piacere ritrovarci tutti qui a brindare con ottimi vini e grandi prodotti in un posto così iconico per la città.
IL CONSORZIO DEL PARMIGIANO REGGIANO A FAVORE DEI PICCOLI PRODUTTORI ( e anche degli utenti finali)
Al nostro fianco da anni con gli eventi Witaly, il Consorzio Parmigiano Reggiano in questo periodo di difficoltà, lancia un piano per sostenere il riequilibrio delle condizioni di mercato.
In sintesi il messaggio sotto riportato del Consorzio del Parmigiano Reggiano è chiaro: un ritiro massiccio di forme stagionate 12 mesi, quindi di qualità base, per immetterle nuovamente nel mercato dopo 12 o 24 mesi con ulteriore affinamento a beneficio della qualità finale del prodotto. Una decisione che dà non solo respiro economico ai produttori, ma che di fatto riposiziona ancora più in alto il parmigiano reggiano. Ci complimentiamo per questa scelta che va nella giusta direzione in un momento delicato e sensibile come questo.
” Quali sono le proposte del Consiglio di Amministrazione del Consorzio per reagire alla crisi? Le misure sono sostanzialmente tre. In primo luogo, il Consorzio acquisterà dai suoi 335 caseifici ben 320mila forme, così da riequilibrare il mercato. Le forme saranno conservate nei magazzini, fatte stagionare più a lungo e reimmesse progressivamente sul mercato quando sarà possibile ottenere una remunerazione adeguata al prodotto. Non è la prima volta che il Consorzio interviene per ritirare le forme al fine di alzare le quotazioni: era già successo nel 2014-2015. La novità è che ora il Consorzio non si limiterà a ritirare le forme dal mercato, ma limiterà ulteriormente le quote di produzione che sono stata stabilite per il triennio a venire. “
” Mai come oggi è importante che le nostre aziende siano coese: avremo modo di confrontarci sulle prospettive per il futuro durante l’Assemblea dei consorziati che si terrà il prossimo 24 giugno”, Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.
Per la finale nazionale del premio Emergente Chef 2019 ,ecco Giuseppe Torcasi, uno degli otto finalisti in gara il 28 Ottobre al Festival della Gastronomia di Roma alle Officine Farneto
Lo Chef Giuseppe Torcasio, classe ’95, ha fin da piccolo avuto un legame particolare con il mondo della gastronomia. Un ricordo nitido in testa da sempre : la mamma intenta a preparare un’insalata di pomodori rossi. Lo stare insieme a tavola come la classica famiglia del sud e condividere le specialità culinarie della propria terra, ha fatto scoprire al giovane chef questa passione per la cucina. Già da bambino una profonda consapevolezza delle emozioni che si sprigionano costruendo una ricetta, anche la più semplice. Tra i suoi ingredienti preferiti troviamo la liquirizia, il basilico e il limone.
Frequenta il Master della Cucina Italiana, osservando da vicino la sapienza manuale di Corrado Assenza, l’importanza della tradizione della famiglia Santini, la genuinità di Mauro Uliassi, la fantasia di Paolo Lopriore. Stringe un legame particolarmente intenso con la filosofia culinaria di Massimiliano Alajmo e il suo grande rispetto per la materia prima.
Raggiunti questi obiettivi e posizionandosi tra i 4 finalisti di Emergente Chef selezione centro-sud, ora Giuseppe è pronto per mettersi in gioco con nuove idee. Ambizione, paura, volontà e aspirazione hanno fatto si che questo giovane chef arrivasse a raggiungere traguardi importanti soprattutto grazie alle proprie forze. Come disse un suo collega calabrese : “ jamu e vinciamo”, iniziando cosi una nuova avventura nell’arte culinaria.
Seconda giornata con esame finale alla presenz adi una scheira di giurati eccellenti. Poi il proseguio con un buffet preparato ad arte e presentato nel bellissimo Chiostro del Podestà. Ultimo atto, la premiazione nella sala delle Lupe. Vince il premio “empatia” Carlotta Ciorra, vincono la selezione e li rivedremo a Roma: Carlotta Cenedese di Materiaprima Osteria Contemporanea di Pontinia, e Gianmarco Panico del Mirabelle di Roma. Ma il lungo applauso che ha salutato tutti i concorrenti sta a testimoniarne l’ottimo valore.
Tanti i concorrenti in gara, ma tanto in gamba, ricordiamoli: Francesco Aldieri Sommelier del Ristorante Acquolina a Roma, Samuele Bartolini di Osteria di Passignano a Badia a Passignano (FI), Carlo Brunetti chef de rang e barman del Relais&Chateaux Il Falconiere a Cortona (AR), Carlotta Cenedese chef de rang di Materiaprima Osteria Contemporanea a Pontinia (LT), Camilla Ciorra chef de rang de La Bottega del Buon Caffè a Firenze, Alessandro Farinelli chef de rang di Konnubio a Firenze, Achille Grande responsabile di Sala al Ristorante All’Oro di Roma, Emanuele Riccardi junior di sala dell’Osteria Da Giovanna ad Arezzo, Giacomo Scatolini Head Sommelier de Il Convivio Troiani a Roma, Michele Serva commis de rang de La Trota a Rivodutri (RI), Claudio Storniolo sommelier e Chef de Rang al Ristorante Albergaccio di Castellina in provincia di Siena, Alessandro Incocciati chef de rang di Al 43 a San Gimignano (SI), Gianmarco Pànico di Mirabelle Restaurant di Roma, Steven Vergara Arenos chef de rang di Enoteca La Torre Villa Laetitia nella capitale ed infine Stefano Zanette del Ristorante Novecento a Castelnuovo Berardenga (SI). Nella prima giornata molte le prove, dalla falsa carta dei vini dove dovevano riconoscere gli errori, alla prova del parmigiano reggiano con stagionature differneti. Poi si sono presentatidi fronte ad un pubblico di quasi cento studenti di 7 Isituti Alberghieri della Toscana per rispondere alle domande dei Professori. Infine la spettacolare prova pratica: il servizio della cena di beneficenza a Santa Maria della Scala in uno scenario di straordinaria bellezza alla presenza del Sindaco di Siena Luigi De Mossi e dell’assessore Alberto Tirelli, . Ringraziamo il Comune di Siena che ci ha permesso l’utilizzo di questa bellissima sala.