Lunedì è stata presentata la guida Touring Alberghi e Ristoranti 2014. Oltre ai Premi Touring sono stati assegnati alcuni premi speciali: De Cecco ha offerto il premio Miglior primo piatto di pasta, Glion per il miglior direttore di sala, la migliore colazione offerta da Rigoni di Asiago e la migliore attrezzatura in cucina offerta da Agenzia Stefano Conti. A seguire una selezione di foto, breve ma intensa.
Cooking for Art
Un lunedì con il botto a Cooking for Art. La finalissima di Chef Emergente ha visto come protagonisti Danilo Vita per il Sud Italia, Alessandro Bellingeri per il Nord e Marco Martini per il Centro. Ad aggiudicarsi il titolo di miglior Chef Emergente d’Italia del 2013 è stato Marco Martini, della Stazione di Posta a Roma. Una vittoria guadagnata grazie alla presentazione di un menu completo ed interessante che ha conquistato la giuria composta da chef stellati ed importanti giornalisti del settore. Ecco una breve selezione di foto.
Una domenica entusiasmante alle Officine Farneto: Cooking for Art ha letteralmente portato la montagna in città. Dalla Carnia alla Val Gardena, da Merano all’Altopiano di Asiago passando per Cortina d’Ampezzo e la Val di Fiemme. La prima parte della giornata ha visto protagonisti esponenti dei vari territori che grazie all’aiuto di rinomati chef hanno deliziato e affascinato il curioso pubblico e non solo.
Un vero e proprio inizio di weekend all’insegna del Trentodoc. Le celebri bollicine di montagna hanno invaso la capitale riscontrando notevole successo. Venerdì sera protagoniste indiscusse da Splendor Parthenopes per un abbinamento Pizza&Trentodoc, all’enoteca Trimani per una mescita e degustazione e all’Enoteca Ferrara per un aperitivo romano tutto targato Trentodoc. Ecco una breve ma esauriente selezione di foto della serata.
A Bocenago ‘smalzadora’ ma, in Trentino, prende anche il nome di ‘smalsera’; in Lombardia ‘penagia’ e ‘penác’; ‘pegna’ o ‘pigna’ in veneto; in Piemonte ‘bürera’ o ‘burlura’; intorno alle rive mantovane, modenesi, reggiane e ferraresi del fiume Po ‘sangul’ o ‘sangla’ e, visto che l’italiano finisce sempre in Toscana, lì la chiamano ‘zangola’, e con tale nome è conosciuto in Italia l’attrezzo per fare il burro.