Grande cena di gala con alcune decine di chef appartenenti all’Associazione schierati in varie file nei due saloni dell’albergo. Istituzioni, Produttori Giornalisti e invitati hanno arricchito l’evento e in certi momenti si faceva veramente fatica a passare. Ma la formula di tante postazioni affiancate è sempre la più funzionale per riuscire a smaltire senza troppi intoppi le aspettative. La presenza di Cannavacciuolo e Scabin è stata festeggiata dall’inesauribile gruppo di chef isolani che si sono mostrati sempre allegri, coesi e propositivi. Insomma una bella serata che ha dimostrato che la qualità della ristorazione siciliana c’è, ed è più ampia di quanto si possa pensare grazie ai molti giovani chef che stanno seguendo le orme dei conclamati maestri.
Damiano Ferraro
Una giovane e bella coppia ha investito e non poco in questo piccolo Relais che offre un comodo e confortevole rifugio sulla stra da Agrigentoa Sciacca. Se il paesino è francamente brutto, il Relais fa contrasto ancora maggiore con la finezza dei suoi spazi e la cura dell’arredo. Damiano è chef esperto, basterebbe citare la sua esperienza a Londra al Dorchester e a Le Gavroche. Qui fa cucina di territorio a prezzi irrisori visto l’ambiente e il servizio, offrendo comunque spunti di classe come nella cupoletta di spatola (non in foto), nel fagottino di spada e nel dessert finale, mentre ci è meno piaciuto il risotto ai gamberi e mandarino.
Siamo a Montallegro, tra Agrigento e Ribera, un paesino tristanzuolo che non merita il nome che ha.