Una grande serata che Massimo ha voluto condividere con chi comunque l’ha fortemente voluta: Davide Di Fabio, il suo fedelissimo e bravo braccio destro che è nato due colline dopo Civitella. Una serata che è durata tanto, fino alle 2 di notte, ma che poteva durare anche di più. C’erano, al centro e motivo conduttore, i piatti di Massimo, ma c’erano anche altre suggestioni di arte cinema e musica prima e dopo. E tornando alle note gastronomiche, i piatti presentati pur essendo ben noti, non finiscono mai di stupire. Anzi per noi che cerchiamo sempre le novità è un piacere riassaggiarli per capire che non invecchiano, che quello che è buono veramente, è buono forse per sempre. E complimenti infine a Daniele Zunica e Gino Natoni che sommando gastronomia e cultura ci hanno regalato qualcosa che ricorderemo a lungo.
Daniele Zunica
E torniamo dopo qualche anno a Civitella, su alla Fortezza, per una grande serata. Non è la prima volta e speriamo che non sarà l’ ultima. E’ uno dei luoghi più belli e particolari d’Italia, con una vista che spazia dal Gran Sasso al mare, e la suggestione di ripercorrere spazi e pietre che hanno visto e fatto la storia. Una serata nata da un’idea di Daniele Zunica, il noto ristoratore di Civitella, supportata da Davide Di Fabio, il secondo di Bottura che è nato poco distante da qui e sposata alla fine da Massimo Bottura che non si tira indietro quando c’è da fare del bene. Una serata all’insegna dei grandi piatti di Bottura, ma con una cornice artistica intrigante. Massimo bottura ama l’arte moderna, e qui trova la Baronessa Durini e Gino Natoni che non sono da meno. Tra l’altro in Abruzzo ha operato Joseph Beuys, un artista al quale Massimo è molto legato. E si è aggiunto anche Mark Kostabi, pittore e musicista molto legato a Civitella che è stato anche protagonista del film di Bruno Colella My Italy che viene proiettato in una saletta a parte. (per coincidenza siamo elgati a Bruno e suoi estimatori). Arte e solidarietà: il ricavato andrà a favore di Agave, l’onlus di Sant’Egidio a favore dei bambini handicappati e delle loro famiglie.
Pranzo di Natale da Zunica, rattristato dalla morte di un parente, ravvivato da una nascita di una nipotina. Pranzo ben concepito e realizzato con piatti leggeri e in linea con la giornata di festa (da lodare in particolare la caciottina e il brodo di cappone) e da lodare anche l’ottimo rapporto prezzo qualità. Daniele si conferma un gran professionista. Auguri a tutti!
Tanti gli avvenimenti della seconda giornata. Continua la selezione degli chef e passano il turno Luca Caviola del ‘Chimpl della val di Fassa, e Oliver Piras dell’Aga di San Vito di Cadore, al temrine di una sfida di ottimo livello con gli altri due chef veneti: Alberto Basso e Andrea Rossetti. In parallelo continua la gara della pizza e si aggiungono le premiazioni del Touring Club: è la volta degli alberghi, oggi lunedì è il turno dei ristoranti. Un ringraziamento dovuto al numeroso pubblico che nonostante l’inclemenza del teempo è accorso numeroso.
Appuntamento ormai obbligato, ma non per questo meno piacevole. C’erano quasi tutti i protagonisti del mondo della ristorazione alla Leopolda per la presentazione della nuova edizione della Guida dell’Espresso a dimostrare che poi alla fine qualcosa contano sempre (le guide stampate). tanti saluti ma anche tanti assaggi degli ottimi vini presentati nella grande degustazione aperta alla fine delle premiazioni. Tra i vini vince il trebbiano di Valentini, tra i ristoranti vincono in tanti, ma è Bottura (assente giustificato) quello che svetta da solo.
Il primo maggio l’Abruzzo celebra il suo piatto più celebre: le Virtù e da tanti anni Zunica propone il suo seguitissimo menù che deve essere prenotato con largo anticipo. Sono tante le virtù di questo menù e sono tante anche quelle di Zunica che negli ultimi tempi puntando sui giovani ha affinato la sala e la cucina, ha approntato un menù che pur seguendo il solco tradizionale, ha acquistato in gradevolezza e leggerezza, senza fronzoli puntando sulla semplicità e sulla centralità del gusto. Pensiamo al risotto alla pizzaiola, ai dessert. A volte è fin troppo semplice, ma si evitano errori grossolani, a volte c’è pure il piatto che vale il viaggio, l’ultima visita era il pollo, questa volta l’anguilla. Noi venendo pochi giorni prima ci siamo persi le Virtù, Voi siate furbi e prenotate il pranzo del 1° maggio, per quelli ancora più furbi consigliamo la sera, quando Zunica propone le Virtù avanzate, che come spesso accade, sono anche più buone.
Che fatica il Vinitaly! Alla fine si è veramente stremati, perchè tanti sono gli incontri gli assaggi le impressioni scambiate. Le immagini aiutano a rimettere a fuoco i momenti salienti, dal nuovo spumante dei Fratelli Berlucchi dedicato al pinot bianco anche se si chiama Freccianera, alle straordinarie bollicine biodinamiche di Premiere, dalla purezza dello zero infinito di Poier per concludere con i grandi baroli di Cavallotto e di Vajra. E tante altre cose ancora!
E’ quasi un anno, dalla magnifica serata che ha segnato la fase finale delle degustazioni dei Vini Buoni d’Italia. Quest’anno sarà Buttrio la nuova sede della Finale, ma certo che per noi e tanti altri (crediamo) sarà difficile dimenticare la magia di quella sera sulla Fortezza di Civitella del Tronto.