Una dozzina di anni fa abbiamo visto nascere questa bella struttura, un recupero lungo e minuzioso dell’antico Palazzo Angiolieri. Elisa Balzano con grande passione, determinazione e costanza pur non essendo del settore ne ha fatto un riferimento importante e prezioso per la zona. Oggi può ritenersi soddisfatta, la struttura è bella e funzionale e, soprattutto, può ormai contare su un giro ampio di turisti che vengono anche da molto lontano per godersi la bellissima vista, il confort dell’albergo, e la cucina che è sempre stata un punto di forza. Qui sono passati parecchi chef, tutti in genere bravi, in particolare Vincenzo Guarino che ora è in Toscana. Poi nelle ultime stagioni il cambiamento si è un pò accelerato, ma speriamo che si ritrovi quella continuità di persone responsabili che in genere assicura uno standard affidabile. Cosa che avviene già per la sala ben gestita da Giovanni Starace e Carlo Esposito. In cucina da qualche tempo è arrivato Mimmo De Simone, proviene dal vicino Bikini, conosce quindi bene il territorio. Inoltre è con lui la sua fedele brigata, fedele anche perchè sono quasi tutti dello stesso nucleo familiare. E la sua cucina infatti è tutt’altro che deludente, soprattutto quando non si allontana troppo dalla linea più aderente al territorio. La sua “acqua pazza” (con l’ombrina e non con la pezzogna) è la migliore assaggiata da noi negli ultimi tempi, e anche le conchigliette in brodetto vibrano di gusto. Meno convicente , ma comunque sempre sulla buona sufficienza, quando tenta di lanciarsi su una linea più tecnica e avventurosa (vedi gli antipasti). Buoni anche i dessert finali.
Domenico De Simone
Conferenza stampa al mattino per ringraziare gli sponsor e presentare i destinatari dei contributi raccolti. La buona notizia è che questi contributi ogni anno aumentano grazie al sempre maggiore afflusso dei visitatori. E sono tanti soldi che portano a tanto “bene”, accanto all’Ospedale Santobono, usuale beneficiario, altre importanti iniziative sono state messe in atto. Alla fine ci si ritrova per il rpanzo degli Chef Emergenti nel ristorante di Gennaro Esposito alla Torre a Seiano e l’evento si chiude con la grande cena alle Axidie. Peccato che noi la salteremo per rientrare a Roma, dove manchiamo da oltre 10 giorni.
La bellezza del Bikini è fuori discussione: siamo in un contesto naturale quasi unico (con Capo la Gala, che è accanto), una piccola cala, una bella spiaggia e la costa che scende ripida e si chiude a mezzaluna offrendo scorci bellissimi. E’ un teatro naturale ed è anche un teatro per gli eventi, primo fra tutti la Festa a Vico che qui viene ogni anno regolarmente ospitata. Tanti anni fa la famiglia Scarsella ne ha sviluppato l’ospitalità con il padre Riccardo e ora il figlio Giorgio aiutato dalle sorelle. In attesa di futuri e promettenti sviluppi, ci godiamo la vista, il sole e anche la cucina del Bikini, che è affidata a Domenico De Simone aiutato dal cugino Antonio De Simone. Una cucina di buona fattura, non priva di qualche ambizione. Punti di forza il buon fritto (su tutti i fagottelli iniziali), e due ricette tipiche del luogo: la pasta ai “limoni di mare” che vengono pescati sulla scogliera, e le tracchie, ricetta tradizionale di terra. Il resto scorre bene con qualche concentrazione eccessiva e qualche contaminazione di troppo.