C’è grande fermento al Cibus, e in genere tanta soddisfazione. I numeri dell’agroalimentare italiano sono tutti positivi e l’ottimismo trapela in quasi ogni stand. L’agricoltura da cenerentola della nostra economia è diventata una locomotiva che sembra procedere sicura. Speriamo che continui e intanto brindiamo (con Pommery) nell’originale party di fine giornata di Olitalia (che si presenta con un nuovo look spigliato ed allegro delle sue linee di oli dedicati e gourmet) animato da Pasquale Torrente e da uno scatenato Cristiano Tomei.
Domenico Raimondo
Indubbiamente un successo LSDM, perchè non sarebbe stato facile ottenerlo nemmeno in una grande città, e a maggior ragione in una località bella, ma non comodissima come Paestum. Abbiamo iniziato con le loro foto, di Barbara e Albert, i due organizzatori, ma indubbiamente grande è stato l’apporto di Luciano Pignataro con la forza della sua comunicazione. Un altro indubbio vincitore è Peppino Pagano, imprenditore e titolare dell’Azienda San Salvatore e dell’Hotel Savoy che ha rischiato appoggiando l’evento, e che penso stia cominciando a raccoglierne i frutti. E poi una carrellata dei tanti sponsor, molti ben noti, tutti di livello.
Il tempo incerto ci ha alla fine graziato ed quasi in contemporanea con l’inizio dell’evento è uscito il sole! Un buon segnale per le donne di Tacco 12 e bollicine che si sono ritrovate sulla spiaggia elegante di Les Paillottes a ricordare il grave problema della violenza sulle donne e a confermare la volontà di rimanere unite e rispondere a loro modo, anche con un tacco 12 e con le bollicine. Presente una rigorosa e significativa selezione di aziende sensibili e vicine a questo mondo, presenti le associate di Pandolea, e tante rappresentanti del giornalismo rosa. Una bella apertura questa sulla spiaggia e poi alla sera si continuerà con la cena e il buffet tutto al femminile.
Si apre oggi il quarto Salone della Mozzarella di Bufala. Un evento sempre più significativo, specie quest’ anno con la nuova location dentro l’ area archeologica.
proprio come descriveva Goethe, nel suo viaggio in Italia, quando si fermò estasiato tra i templi di Paestum, sorpreso nel vedere i bufali pascolare tra le rovine