Bella, elegante, una galleria d’arte con i quadri di Gianpaolo Atzeni alle pareti: così si presenta W37 la nuova location scelta da Cooking for Art a Milano. Spettacolo completato dai tanti espositori, dall’angolo della pizza, dai convegni e dai lunch di Luigi Taglienti nel prestigioso ristorante del Lume, del quale parleremo a parte. Noi abbiamo seguito le gare, le esibizioni dello chef della Baviera, di quello della NIC Nazionale Italiana Cuochi. Il primo giorno ha visto in campo la Lombardia e il Piemonte. Una sfida appassionante di alto livello, che alla fine ha visto passare il turno Stefano Bacchelli e Davide Caranchini a pari merito per la Lombardia e Niccolò Cappelli per il Piemonte.
Eckbert Dauer
Due giorni in giro per la Baviera e gran finale con i 5 chef al Kounge, una bella e funzionale sala privata con cucina a vista, per preparare il menù di prodotti bavaresi, ognuno improvvisando secondo il proprio stile, con l’aiuto prezioso di Josef Hartl, lo chef della Baviera, bravo e disponibile. Tavola con le Autorità locali (il Ministero della Baviera e la Camera di Commercio Italo-Tedesca) che hanno pensato e realizzato l’evento, e con loro giornalisti di ambedue i paesi. Tutti i nostri cinque chef hanno dimostrato grande coesione (e nessuno di loro si conosceva prima di questo evento) e grande professionalità muovendosi con eleganza, preparando i vari piatti con ritmo giusto e anche sequenza rispettata di sapori e ingredienti. E non era facile dovendo comunque cucinare in trasferta con materie prime obbligate e in gran parte poco note. Ne è uscito un menù piacevole, molto leggero rispetto ai canoni locali, di bell’effetto e anche giocoso (nel caso della rosticciada). Gli applausi sono stati spontanei e i giornalisti tedeschi hanno veramente apprezzato e si sono a lungo complimentati con i nostri ragazzi. Ultima sorpresa: le orecchiette di Domenico Cilenti che hanno chiuso la serata, d’altronde gli italiani non possono far mancare la pasta a tavola.
Si chiude così questo breve viaggio in Baviera, originale per la sua impostazione, azzeccato per il risultato positivo e il riscontro che ha avuto: Speriamo che non rimanga un episodio.
Nel centro direzionale della BMW c’è anche un ristorante che non è di certo una mensa aziendale: l’ESS Zimmer ha alti punteggi su tutte le guide e due stelle michelin. Merito di Kofer, la famosa azienda di catering che lo gestisce e merito di Booby Brauer, chef che vi si dedica totalmente. Ci andiamo con il gruppo di chef e giornalisti italiani in visita in Baviera e siamo ricevuti dalle Autorità locali con la presenza di Eckbert Dauer, alto dirigente locale che si rivela non solo simpatico e alla mano, ma anche esperto di vini. E non sarà un caso che assaggiamo qui i vini migliori di questo viaggio. Il menù è sicuramente di alto livello, soprattutto la sequenza degli appetizers convincente, un pò forse troppo affollati di ingredienti i piatti di portata dove comunque si distingue l’ottimo fegato.