E’ stato bello anche in una piovosa giornata invernale, figuriamoci nella bella stagione. Palazzo Petrucci da qualche mese ha lasciato solo la pizzeria (e la cantina) a San Domenico, mentre il ristorante si è trasferito qui, a Posillipo, subito prima di Palazzo Donn’Anna, in una struttura moderna a più livelli che permette anche di fare qualche evento. Il ristorante vero e proprio è prospiciente la spiaggia, una sala moderna e curata senza troppi orpelli. In cucina è sempre Lino Scarallo, un bel talento, infaticabile (basti vedere la ricchezza e la varietà di quanto proposto). Il nostro giudizio è più che positivo, si mangia bene con una cucina moderna e intelligente di territorio che ricerca il senso del gusto, ha la soddisfazione del cliente come suo obbiettivo principale e non si lascia tentare da astruse complicazioni. Qualcosa in più però la vorremmo avere, magari sul lato degli stuzzichini iniziali (buoni, ma un pò banali), o nella parte finale (i dessert erano anche questi un pò debolini). Ma di certo tra stracotto di maiale, triglia e spaghettoni con i friarielli, cioè la parte centrale del pranzo, è difficile scegliere il piatto migliore.
Edoardo Trotta
Edoardo Trotta ha provato a circordare la bellissima piazza con i suoi locali. Su Scaturchio ha dovuto fare marcia indietro, ma è andato avanti con questa pizzeria che affianca e completa l’offerta gastronomica di Palazzo Petrucci. Qui l’alternativa è più semplice e tradizionale e inoltre si propone una buona pizza napoletana secondo tutte le migliori regole che ormai hanno cambiato (in meglio) il settore. Molto gradevole è l’ambiente con il plus unico della spettacolare terrazza che domina la piazza.
La città vede l’avvicinarsi di Vitigno Italia e Cooking for Wine con tanti piccoli eventi ed iniziative un pò ovunque. Qui siamo a Palazzo Petrucci a brindare con Edoardo Trotta e con Maso Martis, un trentodoc, per poi andare da Sorbillo dove Villa Matilde presenta il suo rosato, passare dall’amico Mario Avallone nella sua Stanza del Gusto e chiudere con un gelato abbianto ad un liquore nell’antica gelateria della Scimmia da poco rinnovata.