In perfetta concidenza con Juventus-Napoli ci ritroviamo al Pinturiccchio 40, nuovo locale della Capitale dove per l’appunto opera Salvatore Izzo, con la consulenza di Eduardo Estatico del JK di Capri. Un locale piacevole, con un arredo funzionale e rassicurante che sa di casa. Ospite della serata Peppe Guida, leggendario (soprattutto sui primi) chef campano. Ed il tema è “pastificio dei Campi”, come dira la grande pasta di Gragnano. Che qui viene coniugata con una delicata frittata (senza uova) di linguine e una possente mischiata di candele spezzate a mano con sugo di mare di grande intensità. Prima e dopo la sorpresa della perfetta e geniale tuile di cornicione bruciato, e una delicatissima e riuscita cernia di fondale. Si brinda alla serata e si brinda al Napoli che vince sul campo e sulla tavola.
Eduardo Estatico
Cala il sole, cala il caldo, ma non cala la qualità. Tra pizzaioli, lato gourmet e area di gara c’è l’imbarazzo della scelta. La seconda parte della giornata vede ancora in scena la Campania con 4 agguerriti giovani chef, vince il bravo Luigi Salomone di Marennà con due piatti complessi che denotano tecnica e maturità. Affiancherà Cristoforo Trapani ed oggi andremo a scegliere gli altri due finalisti.
Le pendici del Vesuvio sono ancora un territorio tutto sommato vergine per la ristorazione di qualità, eppure storicamente da Pompei alle ville del miglio d’oro, non è mai mancata la qualità della vita. Ancora oggi qui a Bellavista sono numerose le belle dimore a testimonianza di un passato fastoso. Il presente è meno brillante, ma le potenzialità ci sono tutte. In pochi chilometri c’è una popolazione pari a quella delle grandi città senza una ristorazione che vada oltre la pizzeria, salvo le poche eccezioni di Viva lo Re, e il Poeta Vesuviano.
Un locale quasi unico da non perdere. Qui l’ equilibrio tra i grandissimi prodotti (acquistati, selezionati, affinati, confezionati ecc…) e le ricette (appena elaborate e sempre rispettose) è altissimo.