Non amiamo in genere questo tipo di locali, e ce ne sono ormai tanti, che propongono pesce crudo a volontà, spesso (ma non sempre) anche fresco e buono, ma dove la cucina è ridotta al minimo e si punta solo sulla quota nobile del pescato. Però il San Lorenzo ci è invece sempre piaciuto per vari motivi: la materia prima è eccelsa e viene in larga parte tutta da Ponza, da un’area di mare ben definita, c’è molto pesce nobile, ma anche spesso ottime alici e pesce azzurro. C’è il crudo, ovviamente, ma se si và sul cucinato ecco che ti arrivano primi di grande sapore e ottima fattura, e infine ci sono loro, Elena ed Enrico, gran professionisti della sala. Qualcuno si lamenta del prezzo, ma sono quelli che vorrebbero andare a Parigi con il biglietto del tram.
Elena Lenzini
Un aperitivo al San Lorenzo non si può mai respingere, il posto è gradevolissimo, il pesce freschissimo ed è un piacere intrattenersi al banco. Questa sera l’occasione sono le nuove bollicine del Barone Pizzini. “Animante”, un’etichetta di vino biologico, chardonnay e pinot nero, ben bilanciata anche tra dolcezza iniziale e la mineralità e sapidità finale. Colpisce la morbidezza, si beve con grande piacere, soprattutto con questo pescato che è di fronte ai nostri occhi.
Si corre dal Trentino, per i vini di montagna abbinati alle ricette di Diego Rigotti, all’Oltrepò per il lancio del Distretto di Qualità di una terra che di qualità ne fa tanta, ma pochi poi la percepiscono. E prima e dopo i mille incontri che avvengono al Vinitaly che comunque resta la più grande fiera del mondo del settore. Bel finale , leggero e stimolante nell’elegante Hotel Victoria, con i manicaretti di Carmine Calò e la potenza espressiva del Winston Churchill, uno dei più grandi chamapgne del mondo, Pol Roger importato da Heres.