In meno di due mesi Elena Balzano e Gerardo Gargiulo , i titolari del bellissimo hotel Angiolieri, hanno creato un piccolo capolavoro di pizzeria: doppio ingresso, dall’albergo e autonomo, una suggestiva veranda all’aperto, una sala interna allungata moderna dove una brigata di giovani pizzaioli lavora sotto i Vostri occhi con un bellissimo forno maiolicato ad onda. E’ la pizzeria come la vogliamo: pulita, moderna, senza vecchi fronzoli stantii di vernacolo fuori dal tempo, con un servizio competente, una piccola carta di vini e di birre sensate e ovviamente una pizza fatta con i crismi. A contorno il curioso crocchettone e qualche dessert. Citiamo almeno due giovani: alla pizza Mariano Mennella, in sala Pietro Azzarita.
Elisa Balzano
Accanto all’Angiolieri di Seiano
Una dozzina di anni fa abbiamo visto nascere questa bella struttura, un recupero lungo e minuzioso dell’antico Palazzo Angiolieri. Elisa Balzano con grande passione, determinazione e costanza pur non essendo del settore ne ha fatto un riferimento importante e prezioso per la zona. Oggi può ritenersi soddisfatta, la struttura è bella e funzionale e, soprattutto, può ormai contare su un giro ampio di turisti che vengono anche da molto lontano per godersi la bellissima vista, il confort dell’albergo, e la cucina che è sempre stata un punto di forza. Qui sono passati parecchi chef, tutti in genere bravi, in particolare Vincenzo Guarino che ora è in Toscana. Poi nelle ultime stagioni il cambiamento si è un pò accelerato, ma speriamo che si ritrovi quella continuità di persone responsabili che in genere assicura uno standard affidabile. Cosa che avviene già per la sala ben gestita da Giovanni Starace e Carlo Esposito. In cucina da qualche tempo è arrivato Mimmo De Simone, proviene dal vicino Bikini, conosce quindi bene il territorio. Inoltre è con lui la sua fedele brigata, fedele anche perchè sono quasi tutti dello stesso nucleo familiare. E la sua cucina infatti è tutt’altro che deludente, soprattutto quando non si allontana troppo dalla linea più aderente al territorio. La sua “acqua pazza” (con l’ombrina e non con la pezzogna) è la migliore assaggiata da noi negli ultimi tempi, e anche le conchigliette in brodetto vibrano di gusto. Meno convicente , ma comunque sempre sulla buona sufficienza, quando tenta di lanciarsi su una linea più tecnica e avventurosa (vedi gli antipasti). Buoni anche i dessert finali.
Vico è cittadina felice e fortunata e la Festa della Ristorazione dura tutto l’ anno grazie all’ accumulo di luoghi piacevoli dove si mangia ad alto livello, dal gelato alla pizza, dal babà alla cena completa.