Dobbiamo dare atto a Emanuele Canonico, titolare del locale, di credere e puntare sui giovani. Andato via il bravo Simone Cipriani, ecco qui altri giovani: Gabriele Andreoni e Gianluca Somigli in cucina, Giacomo Pettineo in sala. E rimane un piacere visitare questo ristorante che ha tante qualità: la location, conveniente, il prezzo interessante, l’ambiente suggestivo, l’atmosfera accattivante. Aggiungiamo la buona scelta e competenza del vino, l’utilizzo di ingredienti di qualità ricercati con passione e una cucina che si fa valere. I piatti sono puliti, la mano leggera, i sapori equilibrati. Certo magari gradiremmo un pò più d’inventiva, di evitare nel menù liberamente servitoci di ripetere due volte il maialino e servire piatti come i tortelli visti in giro così tante volte.
Emanuele Canonico
Non siamo ai livelli del Santo bevitore, ma anche questo (relativamente) nuovo locale di Firenze va forte. Merito anche qui della formula scacciacrisi che hanno i due locali in comune: ambiente recuperato caldo e piacevole, servizio veloce e informale (e preparato), menù non banale ma senza alcuna inutile astrattezza, dove la maggioranza dei piatti vanno tra i 9 e i 12 euro.