La vista dal terrazzo di Assisi, della Rocca e dell’Hotel è di quelle da ricordare, come per altro l’albergo che tra giardino e spa, confort e servizio è tra i migliori boutique hotel dell’Italia centrale. Il ristorante ha avuto un percorso non facile, prima un pò sacrificato nella streutttura dell’Albergo, poi decentrato nella dimora successivamente acquisita che appunto gode di una bella vista. E’ cambiato lo chef, ed infine è arrivato Emanuele Mazzella. Il suo è un curioso percorso: nasce ad Ischia da famiglia che ha la cucina nel DNA (è cugino di Nino Di Costanzo), ma la sua vera formazione l’ha avuto da Norbert Niederkofer con il quale è stato molti anni, infine la stella l’ha presa all’Hotel Seneca, altro gioiello dell’ospitalità umbra. La sua bravura è fuori discussione, e infatti il menù che ci ha dato lo conferma con un percorso misurato preciso, senza troppi rischi, ma senza cadute (buoni gli atuzzichini, le cozze, il piccione e i dessert, manca un pò di sprint all’orto e alle linguine), che si fa apprezzare nel complesso. Qualcosa da migliorare comunque c’è, dal nome francamente fuori luogo, a a qualche dettaglio dell’ambiente e del servizio. Ma almeno in cucina c’è gente che vale e non è poco.
Emanuele Mazzella
Interrompiano gli eventi di Zurigo e Vienna (che riprenderemo domani) per una parentesi importante: il momento topico per i guidaioli, ovvero la presentazione della nuova guida Michelin. E’ sempre l’occasione per ritrovarsi, confrontarsi, cercare di capire i differenti punti di vista nel rispetto reciproco che sempre deve esistere. E’ una guida fatta da gente preparata che ha alle spalle tanta esperienza. Quest’anno relativamente poche sono le novità, soprattutto nella zona alta della classifica: due sole nuove 2 stelle (ma praticamente una sola, al bravissimo Peter Girtler dello Stafler di Mules, in quanto Perbellini già l’aveva, anche se a un differente indirizzo) e nessun nuovo 3 stelle. Insomma quasi calma piatta in alto. Anzi andiamo perfettamente in pari con la stella persa di Scabin, che facciamo fatica a capire perchè. Lo chef è geniale, e per giunta completato di una formidabile brigata dove spicca Giuseppe Rambaldi, uno dei migliori souschef d’Italia che garantisce la continuità. Più numerosi ovviamente i nuovi stellati. Siamo personalmente contenti di ritrovarne tanti felicemente passati da Emergente: Federico Belluco del Dopolavoro di Venezia, Edoardo Fumagalli della Locanda del Notaio, Oliver Piras de l’Aga ultimo vincitore, Cristoforo Trapani alla Magnolia, Cristian Torsiello all’Arbustico, Andrea Cannalire del ristorante Il Cielo, inserito nel Relais La Sommità di Ostuni, Alessandro Dal Degan del ristorante La Tana, Antonia Klugman del ristorante l’Argine…. Un plauso a tutti loro. Chiudiamo con le stelle perse. Alcune sono scontate, due sono da commentare, la Gallina a Gavi, un bellissimo ristorante con uno chef capace e per finire Paolo Teverini. Paolo fa parte della vecchia guardia, è un vero peccato, speriamo sappia reagire con la forza d’animo e la saggezza che lui sa avere nei momenti difficili: stiamogli vicini.
La struttura che la famiglia Bianconi ha creato e ora ben avviato a Norcia è veramente notevole e merita ogni elogio. Anche il ristorante è sempre stato bello e funzionale, ma non ci aveva nel passato pienamente convinto. Ora è arrivato Emanuele Mazzella, giovane con lunga esperienza da Norbert Niederkofer, ma in realtà ischitano e parente di Nino Di Costanzo. Uno chef potenzialmente completo che in effetti si dimostra già in questi primi mesi di attività capace e dotato. Dalle Alpi agli Appennini, non sarà un caso ma ci convince a pieno con i due piatti di carne, inoltre dimostra attenzione a tanti dettagli (pani, grissini, frivolezze) e anche i dessert sono sopra le righe. Da affinare e rendere più interessante la fase iniziale e i primi. Però il livello si è alzato ed è più in linea con le giuste ambizioni del Relais&Chateaux che si confermano anche nell’ottima prima colazione del mattino. Il piatto migliore ci è sembrato l’agnello, il peggiore la trota con i gamberi.
I Relais&Chateaux puntano sempre di più nella valorizzazione della cucina, e la cosa non può che farci piacere. In occasione del loro 60° anniversario organizzano una serie di serate gourmet e questa vede Palazzo Seneca ospitare la prestigiosa cucina dell’Entoeca Pinchiorri. E’ anche un’occasione per presentare il nuovo chef: Emanuele Mazzella, lunga esperienza da Norbert Niederkofer e sceso dalle Alpi agli Appennini, …… e pensare che è nato a Ischia ed è cugino di Nino Di Costanzo! La cena è a dir poco piacevole, per la bellezza del contesto, gli ottimi vini e ovviamente la serie dei piatti preparati dalle due brigate. Auguri quindi a loro e in particolare a Emanuele che ha il compito di elevare all’eccellenza che l’ambiente richiede la ristorazione di Palazzo Seneca e complimenti ai fratelli Bianconi per il loro lavoro continuo teso a migliorare ogni dettaglio.
Siamo stati un pò travolti dalla gente e dai tanti contenuti dell’evento. Un susseguirsi di chef bravi che pochi si aspettavano perchè perlopiù poco noti alla gran parte della gente. Ci siamo anche divertiti e questo è un bel segnale.
L’effetto partita (nel vicino Stadio Olimpico) ha complicato un poco la giornata, che comunque ha avuto un pubblico attento che ha apprezzato straordinari protagonisti, una serie di ricette belle ed eleganti, a conferma che la cucina di montagna oggi è molto più evoluta di quello che la gente pensa.
Il Nives a Selva di val Gardena
Un nuovo albergo che è venuto su con la realizzazione della nuova piazzetta di Selva. Poche camere spaziose e grande spazio alla ristorazione con un’area bar e ristorante semplice che si apre sulla piazzetta, dietro c’è anche un piccolo wine bar, e sopra il ristorante per le camere e un’area gourmet. Qui opera Emanuela Mazzella, già con Lo Basso e al Gardena.