In occasione di Emergente Pastry il team di IRCA guidato da Edoardo Freddi ci ha portato (i concorrenti e noi) in un semplice ma piacevolissimo bistrot, anzi possiamo dire Bacaro, in quanto prende nome e stile da Venezia. Assaggi di cose semplici con qualche piatto più rifinito e soprattutto un’ottima selezione di vini che merita la citazione. Ci sono anche tante selezioni di buoni prodotti che fanno colore ed allegria. Insomma ci si sta bene, l’ambiente giovanile e le chicche non mancano, perfino le moleche in stagione! Poi ricordiamo ancora la bella villa di Ilario Vinciguerra che ci ha ospitato più che degnamente la successiva serata. Gallarate: una cittadina con alternative completamente diverse, e diversamente interessanti.
Emergente Pastry
Ultimo evento dell’anno di Emergente è Emergente Pastry. Quasi un debutto. In relatà un numero zero lo facemmo al Sigep 2019, poi la pandemia bloccò quella che doveva essere la prima edizione.
Ora siamo finalmente pronti. Domani, mercoledì 17 novembre a Gallarate, sede dell’IRCA Academy, questi saranno i concorrenti in gara: Arianna Perotti di Senso Ristorante Hotel Eala*****L a Limone sul Garda (BS), Irene Tolomei di Villa Crespi** a Orta San Giulio (NO), Maicol Vitellozzi del ristorante Del Cambio* a Torino, Alessandro Moretto del ristorante Ottocentodieci Hotel Eridano San Nazzaro dei Burgundi (Pv), Marta Biccai del Caveau di Tradizioni (Mi), Gabriele Palumbo di Paca Ristorante a Prato (Po), Debora Vella del Dolce Locanda Perbellini (Verona), Corinne Colacicco del Ristorante Giudice (Torino).
I candidati, come d’abitudine, sono tutti professionisti under 30 e dovranno realizzare due elaborati (un dolce tradizionale al forno e un dessert alcucchiaio) di fronte ad una giuria di noti Maestri pasticceri e giornalisti di settore. Main Sponsor è l’Azienda IRCA che ci ospiterà nella sua funzionale Academy. Poi verso le 18 andremo nel vicino ristorante Ilario Vinciguerra, una location elegante, uno chef di grande fama, per la Premiazione ed il brindisi finale ed un buffet dove i fortunati invitati potranno assaggiare alcuni elaborati preparati dai concorrenti per quest’importante occasione.
Emergente Pastry avrà in autunno il suo primo evento in presenza. Nel frattempo abbiamo realizzato il secondo incontro via web dedicato al dessert in delivery (il primo era stato realizzato prima di Natale scorso). In gara sette pasticcieri:
• Irene Tolomei di Villa Crespi** a Orta San Giulio (NO),
• Aniello Iervolino del Ristorante Indaco* presso l’Albergo Regina Isabella a Lacco Ameno (NA),
• Maicol Vitellozzi del ristorante Del Cambio* a Torino,
• Maria Novella Salani di Peter Brunel Ristorante Gourmet*ad Arco (TN),
• Laura Polato di Tenuta Le Cave a Tregnano (VR),
• Diego Borgonovi di DanielCanzian * Ristorante Milano
• Andrea Cingottini di Acquolina Restaurant* a Roma.
che hanno realizzato 2 elaborati di pasticceria: uno moderno ed uno da forno che sono stati recapitati ad altrettanti giornalisti. A giudicare il tutto, da remoto, quindi non per decretare il miglior dessert in assoluto, due giudici d’eccezione: Emanuel Mugnier dell’Ecole Ducasse, e Rory Bruce co-owner di Babington’s un affascinante locale storico a piazza di Spagna. fondato a fine ottocento e da allora sempre appartenuto alla stessa famiglia. E qui abbiamo brindato e assaggiato la torta della Regina Vittoria, preparata dalla giovane Flavia Maddalena, dedicata alla Regina Vittoria.
La rubrica di Emergente Pastry: Ilaria Caneva, pastry chef del Ristorante Cracco a Milano
In questo periodo abbiamo intervistato i nostri Emergenti Pastry per sapere come passano il tempo libero ma soprattutto per conoscerli ancora meglio, raccontandoci la loro passione più grande : la pasticceria. Ilaria Caneva, pastry chef del Ristorante Cracco a Milano, risponde così alle nostre domande:
Perché hai scelto questo mestiere? Fin da piccola il mio posto preferito della casa era la cucina: passavo i pomeriggi a guardare mia madre fare torte e non vedevo l’ora che finisse perché io ero pronta con il cucchiaino a pulire tutta la bacinella dall’impasto.
Quando d’estate andavamo a trovare i parenti, passavo molto tempo con mia nonna in cucina e credo che da lì sia nato tutto. Quando ho dovuto scegliere l’istituto superiore da frequentare senza troppi dubbi mi sono iscritta alla scuola alberghiera e già immaginavo il mio futuro dietro ai fornelli. Inizialmente ero proiettata verso il mondo della cucina, frequentavo la scuola e in contemporanea seguivo stage scolastici presso strutture alberghiere, ma sentivo che mancava qualcosa.. un pomeriggio, scorrendo canali tv mi sono soffermata su un programma con Luca Montersino: ha totalmente rapito la mia attenzione. Ho incominciato a documentarmi, comprare libri, andare a corsi extra-scolastici con lo stesso Luca Montersino ed altri professionisti del settore, e tra crema pasticcera, fruste, panna montata e mousse ho capito che il mio posto era sicuramente lì, in pasticceria, non in cucina. Subito dopo essermi diplomata, ho frequentato per 7 mesi il corso superiore di pasticceria di Alma, promosso da Gualtiero Marchesi, perché sentivo di non essere ancora pronta ad entrare nel mondo del lavoro con così poche nozioni acquisite, mi piaceva –e mi piace tutt’ora- studiare quindi in quel mondo sommerso di libri e sac a pochè mi sentivo proprio a mio agio.
Questo mestiere è sicuramente tosto, ma nulla mi rende più felice.
Il tuo dessert preferito? Tendenzialmente sono proiettata su gusti in contrasto tra loro, ma in questo caso non fa testo.. il mio dessert preferito è la cassata siciliana. Ho passato diversi mesi a Palermo per uno stage e me ne sono completamente innamorata. E’ semplicità, tradizione e stupore.
Cosa ti aspetti da Emergente Pastry? Sono molto legata alla tradizione e alla cultura che caratterizzano il nostro Paese, perché è da lì che è nata la pasticceria. Da Emergente Pastry mi aspetto proprio questo: mettermi a confronto con altri giovani professionisti del settore che arrivano da diverse zone d’Italia per conoscere le loro tradizioni che legano cibo e territorio, è una cosa che personalmente mi affascina molto.
Conoscevi già l’azienda Irca? Come ti sei trovata con i loro prodotti? Si, conoscevo già l’azienda Irca. Per la partecipazione al concorso ho richiesto la composta di pere e il cioccolato fondente 75%. Mi sono trovata bene con entrambi i prodotti ricevuti, in particolar modo con il cioccolato: ha un ottima profumazione e intensità.
Quale è la tua più grande ambizione? Bella domanda. Per adesso non ho grandi ambizioni, o una in particolare. Sono giovane, e voglio sfruttare questa cosa per crescere quanto più possibile sotto il profilo professionale, in particolar modo vorrei studiare e imparare le tecniche della pasticceria francese da grandi professionisti del settore, e arricchire quanto più possibile il mio bagaglio.. poi si vedrà. Per il momento non voglio pormi un obiettivo preciso. Sono dell’idea che se si fa un percorso quanto più lineare e pulito poi le cose vengono da sole..
Il tuo motto? “Non c’è limite al successo personale, se non per la mancanza di intenti o la debolezza dei propositi”.
E’ il nostro motto di squadra. Ogni tanto lo ripetiamo in coro per ricordarci che ogni nostra vittoria o sconfitta personale è dettata solo ed unicamente da noi stessi.
Che impatto ha avuto Il Coronavirus nella tua vita? Questo momento storico che stiamo vivendo mi sta aiutando molto a riflettere sull’importanza che diamo alle cose.
Molto spesso diamo per scontato che le persone a cui teniamo ci saranno sempre, molto spesso rimandiamo a un altro momento abbracci, sorrisi, carezze, scuse o perdoni, un po’ per mancanza di tempo, un po’ perché siamo convinti che tanto di tempo ce ne sarà. Però succede che un giorno ti alzi e le cose non sono più come prima, succede che non puoi più uscire di casa, che non puoi più andare in palestra, al parco, al cinema, a trovare quell’amica a cui continuavi a posticipare il suo invito a cena, o molto semplicemente non puoi andare più recarti a lavoro.
Succede che un tuo conoscente, collega, amica, parente o semplicemente il portinaio di casa, contrae il Virus, si ammala e non ce la fa.. e allora è da qui bisogna ricominciare, da zero.
Si dice che “capisci il valore di qualcosa nel momento in cui la perdi”- niente di più vero. Sono dell’idea che questo periodo serva un po’ a tutti, a me in primis, per ristabilire le proprie priorità e dare meno per scontato “cose” apparentemente scontate: la libertà e la vita.