Si presenta Taste of Rome che si svolgerà dal 17 al 20 settembre con un calendario di eventi notevole dove spiccano i 12 chef presenti e una serie di lezioni di cucina aperte al grande pubblico. Siamo alla Stazione di Posta allietati dai finger food di Marco Martini.
Ezio Zigliani
Prima giornata al Salone, e ogni metro c’è un prodotto o una persona che ti viene incontro. E sono quasi tutti incontri ravvicinati che fanno piacere. Ma alla fine si è stanchi morti! Oggi alla ribalta le antiche varietà di mele che hanno rallegrato lo stand del Trentino.
Taste piace sia per la gran quantità di cose belle (e qui ne riportiamo una piccolissima selezione dei nostri assaggi più interessanti) sia per la bellezza del contesto. Merito della Stazione Leopolda ma indubbiamente anche di Pitti Immagine che sa dare un tocco di eleganza alla manifestazione: un sapiente matrimonio tra gastronomia e design.
10 anni di sparkling, storia di un evento piccolo, ma di successo. Merito di tanti ma in primo luogo della famiglia Bianchi Pizziol che tanto si è impegnata per fare di questo evento qualcosa di diverso e comunque piacevole e interessante. Merito del lavoro di tanti, della bontà dei loro Franciacorta che scandiscono tempi e ricette, della partecipazione spontanea e convinta di tanti nostri colleghi con i quali è un piacere ritrovarsi. Poi c’è la gara, un concorso serio, ma dove vince chi partecipa anche se alla fine, come è giusto sia, c’è anche un vincitore. Questa volta, meritatamente, Enrico Bartolini.
Sport e natura sono sempre andati d’accordo. Il cibo e il vino un pò meno, fino alla scoperta che invece il benessere può essere a tutto campo. In tal senso molto dobbiamo all’Alta Badia che dai primi anni novanta ha cercato di valorizzare l’alta ristorazione. Ci godiamo lo spettacolo delle gare di sci tra cuochi e appassionati per poi brindare al caldo della tenda con tanti amici.